giovedì 31 maggio 2018

"Scarfiotti - Dalla Fiat a Rossfeld": dal primo presidente della Casa automobilistica al campione delle corse


L’8 giugno 1968 la Porsche 910 guidata da Lodovico Scarfiotti esce di strada durante le prove del Premio delle Alpi, a Rossfeld in Germania. Incidente fatale per Scarfiotti, che il 4 settembre 1966 aveva vinto su Ferrari all'Autodromo di Monza l’unico gran premio della sua carriera (nella foto). Dopo questa vittoria, solo piazzamenti per i piloti italiani al Gran Premio d'Italia. 

Lulù Scarfiotti, vero gentleman delle corse in auto, diventò molto popolare soprattutto per le vittorie nelle gare in salita, sia in Italia sia all'estero, di cui fu eccellente interprete.
Al momento della sepoltura, nella tomba di famiglia, accanto alle sue sono incise le date di nascita e morte del nonno che, all’inizio del secolo scorso, era stato il primo presidente della Fiat, e con il quale il pilota condivide, oltre al nome, anche il destino di una fine violenta e precoce.
Il libro "Scarfiotti - Dalla Fiat a Rossfeld", di Lilerilibri editrice, ripercorre gli eventi della vita di questi due uomini che hanno lasciato un segno importante nella storia industriale e sportiva italiana ma che ne sono stati, in qualche modo, estromessi. Anello di congiunzione tra le due generazioni e fulcro di questa saga familiare è Luigi Scarfiotti, deputato, industriale, gentleman driver, figlio del primo Lodovico e padre del pilota.
L'opera di Paola Rivolta è un interessante racconto biografico nel quale passioni, affari, sport si intrecciano indissolubilmente attraverso un passaggio di secolo, due guerre mondiali, il fascismo, ripetute crisi economiche e il boom degli anni Sessanta.