domenica 20 novembre 2016

LA RIEVOCAZIONE STORICA RALLY ACI VARESE E’ ANCORA DI LEVA E GIUGNI



La Rievocazione Storica del Rally Aci Varese vede ancora in trionfo Marco Leva ed Alexia Giugni che dopo il successo del 2014 hanno timbrato anche l’edizione di quest’anno con una prova impeccabile e in crescendo nella quale sono riusciti a scavalcare i tre avversari che li precedevano nella graduatoria fino a tre prove dalla conclusione. Dopo i dodici stage il driver 54enne della Milano Autostoriche, coadiuvato sul sedile di destra dalla moglie Alexia Giugni, ha totalizzato 91 punti.
Partiti da Busto Arsizio nella giornata di ieri e rientrati alla base nel mezzogiorno di oggi, domenica 20 novembre, i concorrenti che hanno preso parte alla gara indetta dalla Asd Laghi si sono dovuti confrontare con strade difficili rese ancora più impervie dal meteo che con pioggia e nebbia ha condito il già probante scenario sportivo autunnale.

“Abbiamo corso per otto mesi su una Alfa Gtv per poter ripristinare al meglio questa Lancia Fulvia e devo dire che a parte qualche problemino prevedibile, è andato tutto molto bene: le strade varesine sono sempre molto affascinanti e non è stato facile cimentarsi in queste condizioni.”


A prevalere sono stati dunque i milanesi Marco Leva ed Alexia Giugni che sulla Lancia Fulvia HF 1.6 numero 21 hanno preceduto i bravi bresciani Gian Paolo Cavagna ed Angelo Seneci anch’essi su Lancia Fulvia ma in versione 1.3 S, venuti per la prima volta a Busto e nelle valli varesine: “abbiamo trovato una corsa davvero affascinante - racconta il driver lumezzanese classe 1962 – e chiudere addirittura secondi è motivo di orgoglio”. Angelo Seneci, il valente copilota di Cavagna, è un noto giornalista sportivo bresciano molto conosciuto nel settore delle auto da competizione. I due cittadini della Leonessa hanno completato la gara con 113 punti, pochi meno rispetto all’emiliano Maurizio Aiolfi, già vincitore assoluto un anno fa. Anche in questa edizione il pilota nonché delegato sportivo dell’Aci Piacenza, ha gareggiato in solitaria sulla Golf Gti del 1981.


Oltre alla vittoria assoluta e di raggruppamento 5, Leva e Giugni si sono aggiudicati i trofei intitolati a Alfredo Ghittoni ed Antonio Parini, capostipiti dell’Automobil Club Varese e “motori” del rally rievocato in questo fine settimana.

Di rilevanza i ritiri maturati nella giornata di ieri e che hanno colpito alcuni dei principali favoriti al successo: Perfetti-Kessel (Alpine A110) hanno abbandonato dopo una serie di errori ai controlli orari; Fontanella-Giafusti (Fiat 128) hanno dovuto arrendersi ad un problema ai freni; Schon-Orlandi Contucci (Lancia Beta Montecarlo) si sono ritirati per problemi agli strumenti mentre Aghem-Conti (Lancia Fulvia HF) per uscita di strada.



Classifica assoluta

1) Leva-Giugni (Lancia Fulvia HF) pt. 91; 2) Cavagna- Seneci (Lancia Fulvia 1.3S) pt.113; 3) Aiolfi-X (VW Golf Gti) pt.118; 4) Gandolfo-Amato (Mini Cooper) pt.124; 5) Palazzi-Palazzi (Opel Kadett Gt/E) pt.138; 6) Bergamaschi-Tarenzi (VW Maggiolino) pt.146; 7) Ginesi-Ginesi (Porsche 914-6 GT) pt.163; 8) Roveta-Roveta (Fiat 124 Spider) pt.165; 9) Seno-Bertuzzi (Alfa Romeo Gt Junior) pt.166; 10) Regalia-Costadoni (Lancia Delta) pt.262

I vincitori dei raggruppamenti:
5° Raggr. 1) Leva-Giugni; 2) Ginesi-Ginesi; 3) Seno-Bertuzzi.
6° Raggr. 1) Cavagna-Seneci; 2) Gandolfo-Amato; 3) Bergamaschi-Tarenzi.
7° Raggr. 1)Aiolfi; 2) Palazzi-Palazzi; 3) Pretti-Giammarino.
9° Raggr. 1) Regalia-Costadoni; 2) Ceffoli-Ceffoli; 3) Riva-Gambini.


Nella particolare graduatoria per gli equipaggi senza strumenti la vittoria è andata ad Alessandro e Tommaso Ceffoli su Lancia Delta Evoluzione; con 293 punti hanno preceduto Ennio De Goivannetti e la figlia Serena su A112 Abarth (595 pt.) e Davide Sartoris e Fuilvio Arcuri su Peugeot 205 Rallye (2004 pt.).


Il trofeo di Euroceramiche Fuoco che premiava le migliori tre inversioni sulla PM di Casale Litta è stato vinto da Valerio Gheller in coppia con Luca broglia su Ford Escort MKII del 1976. Secondi Palmisano-Bonifacio (Opel Manta) e terzi Chiodo-Chiodo (Opel Corsa).

- foto di Loddo e GianPiero Cardani