martedì 3 dicembre 2013

Monoposto di Formula Junior con le ali? Un'idea del Team Covir per accendere il dibattito sul futuro della categoria che l'anno prossimo festeggerà i 50 anni di attività

Dando seguito ad un’idea che cullava da tempo il Team Covir ha deciso di applicare delle
appendici alari ad una sua Formula Junior. Lo scopo di tale iniziativa è di proporre
all’Associazione di valutare la possibilità di modificare il regolamento tecnico (magari non da subito) e consentire l’introduzione di simili dispositivi. Da sempre la Formula Junior e, prima di lei la F.Monza/Panda/Fire, si è caratterizzata per l’assenza di qualsiasi appendice alare, analogamente alla F. Ford e F. Vee. L’aderenza è solo di carattere meccanico e non aerodinamico. La guida al limite di una simile monoposto richiede una notevole sensibilità e capacità di pilotaggio. Perché allora proporre l’introduzione delle ali ?
L’idea di mostrare una Formula Junior dotata di ali è anche (se non soprattutto) quello di stimolare un dibattito tra gli addetti ai lavori e gli appassionati e nasce, principalmente proprio dall’atteggiamento di quest’ultimi che, spesso, tendono a considerare una categoria di monoposto priva di appendici alari come una sorta di auto-giocattolo non capendo che, proprio perché priva di “gadget” tipici delle vetture moderne, quali gli alettoni, telaio in carbonio, cambio sequenziale e altre “diavolerie” una monoposto di questo tipo è estremamente impegnativa e divertente da pilotare.

Il punto è questo, la Formula Junior è una categoria eccezionale, formativa ed estremamente appagante ma non è considerata. Darle un aspetto un po’ più “F1 style” potrebbe procurarle un po’ più di considerazione ma … è la strada giusta ?

La domanda che rivolgo a tutti è se conta più la forma o la sostanza. Molte categorie di 
monoposto dell’ultima generazione sembrano delle piccole F1, ma poi producono gare estremamente noiose che non mettono in luce il talento dei piloti. In Formula Junior, tralasciando il dominio assoluto di Visconti in questa stagione, le gare sono spettacolari ed economiche. Ha senso modificare (o stravolgere) il suo concetto di base per inseguire il gusto di appassionati poco competenti o è meglio restare fedeli ai principi di base e cercare di far capire che un’auto da corsa vale per quello che è in grado di fare in pista, per il suo contenuto tecnico/agonistico e non per il fatto che tende a imitare il mondo (falsamente) dorato della F1 ? Cosa ne pensate ?

Gianluca Mazzullo
formulajunior.it

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