martedì 25 febbraio 2014

AYRTON SENNA TRIBUTE 1994 – 2014: Ezio Zermiani, Mauro Coppini, Cesare Fiorio, Leo Turrini

Ayrton Senna Roland Ratzenberger Tribute 1994 / 2014
Imola, 1 4 maggio 2014
Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari

Sono passati vent'anni da quel lungo week end di paura ad Imola. Da quel Gran Premio che non riuscisti a completare. Da allora, ogni giorno abbiamo parlato di te, con i tuoi record che vengono raggiunti, con quelli che vengono superati (...se però ci fossi ancora, chissà!), con le pole strappate all'ultimo minuto, con i tuoi sorpassi calibrati, con la tua maniacale precisione, i tuoi sorrisi tristi e i progetti per il dopo con la tua Fondazione. C'è ancora tutto questo nei nostri pensieri. Che ne dici se il primo week end di maggio ci troviamo ad Imola con le tue macchine, i tuoi amici, i tuoi sogni?
Ezio Zermiani, Curatore Ayrton Senna Tribute 1994 / 2014

Fragile, come gli eroi
Avrà tanti difetti la Formula 1 di oggi, ma è innegabile la sua vocazione a mettersi in gioco. Dopo la stagione 2013, nella quale la massima espressione della tecnica automobilistica si era pericolosamente identificata con il monomarca più costoso della storia, ecco il brusco cambio di rotta con il campionato 2014. Una vera e propria rivoluzione. 
E allora quale miglior momento per ricordare Ayrton Senna a 20 anni della sua scomparsa? Perchè se la Formula 1 é ancora capace di rivoluzioni, lo deve a lui. Venti anni fa solo il sacrificio del “migliore” avrebbe potuto avviare alla soluzione del problema della sicurezza.
Perché la sua morte non lasciava spazio a quegli alibi che avevano reso vano, solo ventiquattro ore prima, il sacrificio di Roland Ratzenberger.
Passione fredda quella di Ayrton Senna, perché la ricerca della velocità parte da una emozione per trasformarsi subito dopo in una lucidità spietata che confina nel superfluo qualunque altro obiettivo. Non c‟è posto per quelle difese che possono salvare la vita, ma solo a prezzo di rimandare l‟abbraccio con il demone o forse l'angelo, della velocità. Senna ci ha ricordato una cosa: la velocità è il regno degli uomini fragili. E Dio sa se lui lo era. Vuole essere accarezzata da uomini teneri, non da Superman. Senna non era un Superman, aveva debolezze come le nostre, trasformate in motore di coraggio e passione. Fino al sacrificio. Oggi noi non ricordiamo Ayrton Senna per guardare al passato, ma per esplorare il futuro.
Mauro Coppini, Direttore F1Passion.it

“Ayrton Senna rappresenta per me il più grande rimpianto di tutto il periodo della mia vita passato in Formula Uno. Rimpianto umano, per la grande perdita dell'automobilismo e di tutto il mondo sportivo. E rimpianto professionale per non essere riuscito a condurre in porto, a causa della mia partenza dalla Ferrari, quell'accordo con quello che considero il più grande pilota di tutti i tempi, che entrambi avevamo fortemente voluto e che, probabilmente, avrebbe cambiato il suo destino. E forse anche il mio.”
Cesare Fiorio, Direttore Scuderia Ferrari 1989-1991

“Si dice che la Formula Uno sia come il Far West. Alla fine del film L’uomo che uccise Liberty Valance, un giornalista dice a un senatore: tra la verità e la leggenda, qui vince sempre la leggenda. Forse è così anche per la storia che circonda l‟unica mancata qualificazione di Ayrton alla partenza di un Gran Premio. Accadde proprio a Imola, nel 1984. Senna guidava una Toleman. Qualcuno racconta che, prendendo atto della eliminazione, il brasiliano reagì così: “d’ora in poi, qui farò sempre la pole position”. Immagino non sia vero, ma è bello crederci lo stesso. Dal 1985 al 1991, ininterrottamente, Ayrton fu sempre il più veloce in pista, nel sabato del Gran Premio di San Marino. Accadde ancora il 30 aprile 1994, quando appunto e purtroppo la Storia, con la maiuscola, stava per trasformarsi in Leggenda. Tu chiamale, se vuoi, emozioni.”
Leo Turrini, Giornalista