domenica 20 novembre 2022

VITTORIA ASSOLUTA PER BIELLA CORSE CON ROSSETTI–MORI AL RALLY CITTA’ DI SCHIO



Primo posto assoluto, a Schio (provincia di Vicenza), per l'equipaggio Biella Corse Luca Rossetti ed Eleonora Mori. E' questa la prima, bellissima notizia di quest'altro weekend di gare della Scuderia biellese, impegnata oggi, domenica 20 novembre 2022, anche al Rally 2 Laghi di Baveno e al Rally Ronde Valli Imperiesi di Imperia.

Il 31° Rally Città di Schio, rally nazionale valido per la Coppa Italia IV zona, si è corso invece ieri, sabato 19 novembre, e si è concluso a sera con la seconda vittoria assoluta della stagione 2022 di Biella Corse. Rossetti-Mori, infatti, alla guida di una Hyundai I20 N Rally2 (gruppo RC2N, classe R5/Rally2) dello Hyundai Rally Team Friulmotor di Manzano (Udine), hanno avuto la meglio su di un parterre di partenti di tutto rispetto.

Sono balzati in testa alla gara segnando il miglior tempo nella seconda prova e poi hanno non solo "controllato la situazione" ma lottato per mantenere la leadership prova su prova. Hanno infatti ancora vinto la quinta e la sesta, chiudendo la gara con una manciata di secondi sui più diretti inseguitori. Un bel rally e davvero una gran bella vittoria.

"Sono veramente molto molto contento" ha commentato al termine il "Team Manager" di Biella Corse, Alberto Negri. "L'ho detto più volte, il mio obiettivo personale, come Scuderia, è vincere una gara all'anno. A oggi, con Rossetti, ne abbiamo già vinte due e questo, per noi, è un grande risultato. E non è finita qui: sabato prossimo saremo alla Grande Corsa di Chieri con Davide Negri e Loretta Casagrande, nuovamente in gara con la Subaru Legacy dei Fratelli Balletti e speriamo che vada come nel 2021, quando Davide, già allora con le insegne Biella Corse, portò a casa un bellissimo primo posto assoluto".

Va ricordato che l'altra vittoria assoluta che figura nel "Palmares 2022" di Biella Corse, è stata ottenuta dall'equipaggio Rossetti-Fenoli al 28° Rally Internazionale del Taro, seconda prova dell'IRC (International Rally Cup) 2022, campionato che Rossetti ha poi chiuso, una decina di giorni or sono, al secondo posto assoluto. 
( Massimo Gioggia )



Le moto protagoniste del Trofeo Inverno al Levante Circuit


Il Trofeo Inverno ha emesso i suoi verdetti al Levante Circuit. Esaltante vittoria per Simone Corsi su Yamaha in 600 Super Fast, il protagonista della Moto 2, ha sfoderato l’esperienza di 300 GP con miglior tempo di giornata in 47”347 di categoria in gara 2. Successo nel Trofeo Inverno di classe 1000 per Ciacci, sempre nella 1000 gara 2 a Delbianco, recordman del tracciato su Aprilia in 46”265, poi Fenu in 600 Fast, Moretti in 300 Fast, Tragni e Marino in 300 SS e Iannini tra gli Scooter.
Sfide mozzafiato hanno entusiasmato il pubblico in tribuna lungo i 1577 metri della pista barese gestita da Safe & Emotion dove si è svolta la classica di fine stagione organizzata dal Moto Club Ralph De Palma con il supporto della Sezione Puglia della Federazione Italiana Motociclismo, in partnership con Co.re Puglia Fmi, Polini ed Emg Eventi.

La superiorità di Simone Corsi è emersa chiaramente nella classe 600 Super fast dove il pilota della Moto 2 ha vinto dopo 21 anni il Trofeo Inverno ed ha mantenuto la promessa di esaltarsi in gara, lo ha fatto chiedendo ed ottenendo molto dalla Yamaha con cui ha dominato le due gare anche con due best lap, dopo delle prove di attento studio del tracciato, che ha definito “Bello e divertente”. In gara 1 seconda posizione per il poleman Agostino Santoro, anche lui su Yamaha che ha preceduto Andrea Giombini su Triumph e Maurizio Bottalico, entrambi attestati nelle posizioni di partenza. Sempre Santoro in gara 2 davanti a Bryan D’Onofrio su Kawasaki, che precede Andrea Giombini ed un sempre protagonista Bottalico costretto a partire dai box.

Protagonista assoluta la classe 1000 Super Fast che ha decretato la vittoria in gara 2 di un superlativo Alessandro Delbianco, il rider riminese Vice Tricolore Superbike, protagonista su Aprilia autore del miglior tempo di giornata in assoluto in 46”265, grazie ad una attenta strategia e ad una azzeccata scelta di pneumatici che ha affermato -“Speriamo di abbassare il record nel 2023!”-. Trofeo Inverno a Francesco Ciacci che su Ducati ha vinto gara 1 e si è classificato 3° in gara 2 alla fine di un coinvolgente duello con Jarno Iovello su Kawasaki, 2° in entrambe le sfide dove è stato ottimo primo attore. Sul podio di gara 1 anche Angelo Raffaele Rubino su Yamaha. In classe 1000 Fast gara 2 fotocopia di gara 1 con Salvatore Sallustro su Yamaha davanti a Michele Manzo su BMW e Michele Ortuso su Ducati.

Nella gara della 600 Fast il successo è stato per la Kawasaki di Claudio Fenu, dopo il 2° posto in gara 1. Sul podio anche Giampiero Piergianni che sulla Honda ha ottenuto il best lap in 50”620 ed ha tagliato il traguardo davanti a Cosimo Ciccarone su Yamaha che ha preceduto a sua volta Giuseppe Lisi anche lui sulla Yamaha e 3° in gara 1. Top five completata dal vincitore di gara 1 Alex Perelli su Yamaha.

Doppia gara della 300 Super Fast in gara 1 Raffaele Tragni su Yamaha, moto protagonista delle serie internazionali, davanti ad Emiliano Ercolani su Yamaha e Samuele Marino su Kawasaki. Nella seconda sfida partita alle 13.38 ha vinto Samuele Marino che ha preceduto Joannis Peristeras e Giacomo Zannoni. Solo ai piedi del podio Tragni.

Francesco Moretti su Kawasaki si è riscattato in 3000 Fast e dopo il 2° posto di gara 1, ha vinto gara 2 ed anche il monomarca Dunlop con il miglior tempo in 53”586. Podio della mattinata completato da Patrick Pascota e Leonardo Romano su Yamaha

Emozioni senza fine dalla gara del Polini South Cup, doppietta per Giuseppe Iannini con una vittoria al fotofinish in sella allo Zip, costruita con determinazione ed intelligenza tattica decisa sugli ultimi metri dopo un esaltante testa a testa e scambio al comando con Franco Colucci. Terzo Angelo Fontana che dopo una buona partenza non ha tentato ulteriori attacchi al vertice.

Durante le pause hanno sfilato lungo il tracciato di Binetto anche un congruo numero di moto Turismo, che ha fatto da cornice all’intensa giornata di gare, davanti ad un numeroso ed appassionato pubblico.
Tante le iniziative in autodromo nel week end, tutte volte allo sport e alla sicurezza in strada promosse da Safe & Emotion, professionale staff coordinato da Ivan Pezzolla che è già al lavoro sull’intenso calendario di impegni in pista e fuori del 2023. (ErregiMedia)

AL RALLY 2LAGHI-RALLY DELL’OSSOLA CAFFONI (SKODA ) PARTE A RAZZO



Baveno (VCO), 20 Novembre 2022 - Davide Caffoni e Massimo Minazzi sono al comando dell'8° Rally 2Laghi-Rally dell'Ossola dopo le prime tre prove percorse.

Tre successi parziali in altrettante "piesse" sono state il ruolino di marcia finora impressionante del duo ossolano che gareggia a bordo di una Skoda Fabia Rally2 Evo del team Balbosca. Il vantaggio sui secondi, i conterranei Fabrizio Margaroli e Andrea Dresti (id. PA Racing) è di 13"3 mentre i terzi, gli svizzeri Gregoire Hotz e Pietro Ravasi, sono staccati di 21"1.

I distacchi maggiori sono arrivati dalla Aurano dove per un buon tratto di strada gli organizzatori hanno dovuto spargere il sale per via di alcuni tratti ghiacciati nella notte. Caffoni è passato veloce ed indenne dalle avversità incontrate mentre altri hanno pagato dazio: ad alzare il coefficiente di difficoltà, per parecchi concorrenti si è aggiunto il sole che, spuntato da poco sopra le montagne, ha reso difficoltosa la vista.

Il milanese Tortorici (Skoda D'Ambra) si è girato mentre Bondioni ha sbattuto il posteriore in Ps1 perdendo oltre 40". Sfortunato il giovane comasco Gianluca Luchi in coppia con Federico Mauri che nonostante uno strepitoso secondo tempo sulla Panoramica, hanno picchiato il fianco proprio in prossimità della fotocellula: erano terzi nella generale. Out per incidente- senza conseguenze per l'equipaggio- anche Max Rolando e Gabriele Ciocca: la loro Skoda ostruiva la strada e la Ps3 è stata temporaneamente sospesa per permettere agli organizzatori di rimuovere la vettura. Tutte le vetture successive sono state mandate in trasferimento.

Il varesino Re Barsanofio (VW Polo Balbosca) con la moglie Monica Luca è quarto a 26" mentre in quinta piazza vi è il domese Marco Laurini insieme alla cugina Clarissa Chiacchella (Skoda MFT). Da Comparoli (6°) in avanti, tutti gli altri concorrenti accusano un distacco superiore al minuto.

Molto buoni i rilievi del vicecampione italiano Damiano De Tommaso, su Renault Clio Rally4 (GIMA): è undicesimo dopo due prove (in attesa dei tempi imposti della PS3). Benissimo anche Dipalma, al debutto con Toyota Yaris Gr: è dodicesimo.

Tra gli altri ritirati vi sono Greco (N3) out per un guasto al cambio così come il locale Borghini (N2); anche Sarli, tra i favoriti della N2, è fermo a seguito di un incidente.

La gara si concluderà con la cerimonia di arrivo sul palco di piazza IV Novembre a Baveno alle ore 16.11.

sabato 19 novembre 2022

Al 31° Rally Città di Schio vittoria di Rossetti-Mori (Hyundai i20 Rally2). Tra le storiche successo di Sbalchiero su Lancia Delta Integrale.


Schio (Vicenza), 19 novembre 2022 – Era stato detto che con molta probabilità questa sarebbe stata la più bella edizione del Rally Città di Schio sinora disputata e le previsioni non hanno disatteso. Il 31° Rally Città di Schio, partito già con un alto numero di adesioni (148) e di “grandi firme”, con i motori accesi e le infuocate sfide ispirate da un percorso “da master”, ha nuovamente soddisfatto i palati più fini, con la vittoria di un “nome”, quello del friulano di Pordenone Luca Rossetti, tornato dopo due anni a far di nuovo coppia con Eleonora Mori, al volante di una Hyundai i20 Rally2 del Team Friul Motor.

Per la prima volta “Rox”, pilota blasonato pluricampione continentale e nazionale, ha dunque firmato l’albo d’oro della competizione scledense organizzata per il terzo anno da Power Stage, con la collaborazione dell’Automobile Club Vicenza.
La vittoria di Rossetti è maturata dalle prime battute di gara: la prova speciale di avvio, il primo giro sulla celebre “Santa Caterina” l’aveva vinto il veloce sloveno Bostjan Avbelj (Skoda Fabia R5), fresco di titolo IRC, per poi dover abbandonare la sfida perché fermato dalle Forze dell’Ordine, dopo aver terminato la prova stessa, per infrazione al Codice della Strada rilevata durante il trasferimento precedente.
Da quel momento, Rossetti, che intravedeva un rinnovato duello con il pilota di oltr’alpe come fatto durante la stagione appena conclusa (ha finito secondo nell’IRC), ha preso in mano le redini del gioco, cercando l’allungo tallonato però con decisione da diversi competitor.

L’intero arco della gara, sette prove speciali, è stato frizzante, ricco di fermento, trascorso per tre quarti con il tentativo di fuga da parte di Rossetti e con la forte resistenza di più di uno, generando alle spalle del pordenonese una bagarre spettacolare, davanti al pubblico delle grandi occasioni, come tradizione vuole, confortato peraltro da una bella giornata soleggiata.
Con il leader che nel finale ha allungato sensibilmente verso la bandiera a scacchi, la lotta per il resto del podio è stata da cardiopalma, sul filo dei secondi: un dualismo tra il locale Efrem Bianco, con Lamonato alle note su una Skoda Fabia R5 ed il trevigiano di Asolo Rudy Andriolo, con alle note Menegon, anche loro con una Skoda. Recordman di vittorie nella gara casalinga (ben sei), Bianco era riuscito a insediarsi in seconda posizione, ma dalla sesta prova Andriolo è riuscito a sopravanzarlo con decisione per soli 3”7, arrivando così a giocarsi il tutto per tutto nella prova di epilogo, il terzo ed ultimo passaggio della “Santa Caterina”, corsa con il buio.

Alla fine, la moneta “d’argento” l’ha messa in cassaforte Andriolo, andato a vincere anche l’ultima chrono, suggello di una giornata sugli scudi e Bianco ha dunque finito sul gradino più basso dell’attico della classifica, con Manuel Sossella, con al fianco il fido Lele Falzone (Hyundai i20 Rally2), che si era avvicinato pericolosamente prima di affrontare l’ultima fatica competitiva, a soli 2”. Il driver di Torri di Quartesolo è sempre stato tra i primattori della competizione con ampio merito, finendo perciò al quarto posto.

Top five firmata poi dall’inossidabile Alessandro Battaglin, con Selena Pagliarini, anche loro su Hyundai, in una gara che però non li ha mai visti andare in zona podio in tutte le prove disputate e rilevante la settima posizione finale di Andrea Scalzotto, quest’anno protagonista nel Trofeo Renault Clio Trophy Italia, alla sua seconda gara in carriera con una top car, in questo caso una Citroen C3 Rally2, sulla quale era affiancato dal fedele copilota Nicola Rutigliano.

La gara “storica” è andata alla Lancia Delta integrale di Nereo Sbalchiero, in coppia con Elia Molon. Un dominio netto, per loro, che hanno vinto anche il 4. Raggruppamento infliggendo pesanti distacchi parziali ai rivali, ai quali ha concesso davvero poco. E’ loro, il successo nel Quarto Raggruppamento, con il podio assoluto completato da Bianco-Valerio e la loro Ford Sierra Cosworth e da Giorgio Costenaro con Lucia Zambiasi, su vettura analoga, staccati di ben oltre il minuto dalla testa. Terzo Raggruppamento andato in mano a Baghin-Sbabo (Alfa Romeo GTV) ed il Secondo Raggruppamento è stato conquistato dalla affascinante Lancia Stratos di Deserti-Ferrari.

L’evento scledense, è stato anche la classica chiusura del cerchio della avvincente stagione del Trofeo Rally ACI Vicenza, avendo peraltro il coefficiente maggiorato di 1,5.
Una consuetudine, oramai, avere la “diretta” streaming della competizione, anche quest’anno curata dallo staff di Bandw.tv. Per i due passaggi della Prova Speciale simbolo della gara, la “Santa Caterina”, con la conduzione del giornalista Niccolò Budoia gli appassionati di rally hanno potuto seguire l’evento anche da casa.
Un’abitudine che ha conosciuto un nuovo successo, visti i tanti collegamenti ottenuti.

CLASSIFICA FINALE (TOP TEN): 1. Rossetti-Mori (Hyundai I20 N Rally2) in 42'35.0; 2. Andriolo-Menegon (Skoda Fabia) a 9.6; 3. Bianco-Lamonato (Skoda Fabia) a 19.6; 4. Sossella-Falzone (Hyundai I20 N Rally2) a 30.2; 5. Battaglin-Pagliarini (Hyundai I20 N Rally2) a 48.7; 6. Toffano-Gambasin (Skoda Fabia) a 1'08.0; 7. Scalzotto-Rutigliano (Citroen C3 Rally2) a 1'26.7; 8. Pozza-Zortea (Skoda Fabia) a 1'30.8; 9. Romagna-Addondi (Skoda Fabia) a 1'44.2; 10. Nodari-Nodari (Skoda Fabia) a 1'49.4.

(foto di Fabrizio Buraglio/Actualfoto)

 

ACI: Guida con prudenza, non distrarti

I protagonisti dell'Adriatic Champions Race - Attilio Bettega Tribute


Sette campionati italiani e un titolo europeo. È questo il parterre de roi della prima edizione dell’Adriatic Champions Race, la gara che andrà in scena il 26 e 27 novembre nell’Arena Sparco Circuit ricavata attorno alla Pineta di Jesolo. Oltre al campione italiano in carica Andrea Crugnola (nella foto) e al vicecampione del mondo WRC2 Junior Nikolay Gryazin, al via ci saranno anche i due titoli italiani conquistati nel 2000 e nel 2005 da Piero Longhi e i tre campionati nazionali conquistati fra gli anni Settanta e Ottanta da “Tony” Fassina, che competerà nella gara riservata alle vetture storiche per festeggiare il quarantesimo anniversario del suo titolo europeo.

Nella gara moderna non mancherà Rachele Somaschini, la pilota e testimonial della ricerca contro la fibrosi che sarà in gara con una Citroen C3 Rally2: la sua francesina e quella di Crugnola saranno le uniche in un elenco che vede al via quasi solo Skoda Fabia evo Rally2. Reduce dalla vittoria al Rally delle Marche, il vicentino Alberto Battistolli assicurerà spettacolo lungo gli 1,75 chilometri del circuito jesolano al pari del sammarinese Paolo Diana, al via per la prima volta su una Rally2. Oltre a loro hanno assicurato la loro presenza il vincitore dell’International Rally Cup 2022, lo sloveno Bostian Avbelj, il vicecampione italiano Damiano De Tommaso e il bergamasco Alessandro Perico. Daranno il tutto per tutto anche il bellunese Nicola Sartor, l’emiliano Luca Tosini e il vicentino Simone Romagna, ma dovranno guardarsi dagli assalti dell’asolano Rudy Andriolo, dello zerino Fabio Callegaro e del bresciano Marco Rizza.

Nella competizione storica il grande favorito appare l’ex campione italiano ed europeo “Tony” Fassina, al via della corsa con una Lancia Stratos come Dino Tolfo. Grande attesa è riservata anche per la Porsche 911 RS di Bernardino Marsura e per la Fiat 131 Abarth di Marco Bianchini. Il gruppo B verrà rappresentato da due Lancia Rally 037, quelle di Edoardo Valente ed Enrico Bonaso, mentre per il gruppo A non mancheranno la Lancia Delta Integrale 16V di Paolo Maria Baggio e la BMW M3 di Nicola Ferrato.

Spazio anche per quattro dei piloti che hanno partecipato al trofeo GR Yaris Rally Cup 2022. A Jesolo non mancherà il campione in carica Thomas Paperini, che però dovrà vedersela dagli attacchi di chi vorrà prendersi una rivincita dopo il dominio dimostrato in campionato: gli sfidanti saranno Marco Gianesini, Jacopo Facco e Alessandro Ciardi. Tutti guideranno una Toyota GR Yaris.


(comunicato ufficio stampa Adriatic Champions Race)

foto Claudio Pezzoli - New Reporter Press

Il Rally del Brunello alla chiamata del Campionato Italiano Rally Terra: Pieve a Salti, La Sesta e Badia Ardenga analizzate da Alberto Battistolli


Montalcino (SI), 19 novembre 2022 - Cresce l’attesa intorno al Rally del Brunello, appuntamento conclusivo del Campionato Italiano Rally Terra e del “Tricolore Terra Storico”: due distinti confronti – in programma da venerdì 9 a domenica 11 dicembre – che coinvolgeranno la provincia di Siena con Montalcino elevata a cuore pulsante dell’evento, organizzato da Scuderia Etruria Sport in sinergia con Deltamania Montalcino. Pieve a Salti, La Sesta e Badia Ardenga: tratti che verranno ripetuti fino al raggiungimento di sessantanove chilometri totali e che caratterizzeranno il confronto finale tra gli interpreti della massima espressione su fondo sterrato dedicata alle vetture moderne. Tre prove speciali - da ripetersi fino ad un totale di sette passaggi cronometrati - analizzate da Alberto Battistolli, pilota che ha primeggiato nell’edizione inaugurale della manifestazione al volante di una Lancia 037 condivisa con il copilota Simone Scattolin.

PIEVE A SALTI, Km 11,19

“È la prova speciale più lunga della gara, molto tecnica perché parte dal largo della salita per poi proporre una discesa fino alla strada statale. Nel tratto successivo risale sulla collina, vedendo stringersi la carreggiata ma rimanendo - allo stesso tempo - veloce. C’è poi un cambio di ritmo con presenza di asfalto nella sua fase centrale. Credo sia questa la prova che farà la differenza in termini cronometrici, essendo anche la più selettiva”.

LA SESTA, Km 7,18

“Sette chilometri di grande contenuto tecnico, veloci e molto complessi dal punto di vista dell’impostazione in traiettoria. Una prova speciale che presenta diverse curve esposte; si tocca il limitatore nella fase centrale della prova, su un rettilineo che sembra non finire. Anche questa, come Pieve a Salti, può fare la differenza”.

BADIA ARDENGA, km 10,58

“Una prova molto bella, viene riproposta in un formato diverso da quello adottato negli anni precedenti, termina con un salto finale, molto scenico. Il fondo è sempre duro con un tratto che si differenzia, nei pressi di un bivio, diventando più scivoloso in caso di vento sfavorevole. È una prova mediamente veloce, soprattutto nella sua parte finale, richiederà massima concentrazione”.

Un grande evento, il Rally del Brunello, che nella sua prima giornata “di ostilità” renderà protagonisti gli esemplari del Campionato Italiano Rally Terra Storico, con la sua manche in programma nell’intera giornata di sabato. Oltre settanta chilometri che chiameranno all’agonismo gli esponenti del Tricolore sui fondi sterrati delle prove speciali Pieve a Salti, Castiglion del Bosco e Badia Ardenga. Un palcoscenico prestigioso, quello proposto dalla provincia di Siena, impreziosito dal coinvolgimento di importanti realtà locali come il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, Caparzo, Banfi, Casanova di Neri - che ospiterà la sede di verifica ante gara - Mastrojanni e Val di Suga. Particolarità, quelle garantite dagli sterrati senesi e dal territorio circostante, che garantiranno agli appassionati una degna conclusione delle due espressioni agonistiche proposte da Aci Sport, il Campionato Italiano Rally Terra ed il Campionato Italiano Rally Terra Storico.

Le iscrizioni al Rally del Brunello saranno accettate fino a mercoledì 30 novembre, termine ultimo fissato dagli organizzatori. Tutte le informazioni sono disponibili all’indirizzo http://www.scuderiaetruria.net

Nella foto di Aci Sport: Alberto Battistolli, in azione nel Campionato Italiano Rally Terra.

( giemmepress )

La Scuola Federale ACI Sport festeggia 40 anni con il 19° Supercorso




La stagione sportiva si avvicina al capolinea e arriva puntuale il Supercorso Federale ACI Sport. L'appuntamento di fine anno, organizzato dalla Scuola Federale ACI Sport "Michele Alboreto" come momento rappresentativo del Progetto Giovani dell'Automobile Club d'Italia, si prepara a dare il via alla diciannovesima edizione di un evento che assume stavolta un sapore speciale. Nelle giornate dal 22 al 25 novembre a Vallelunga si festeggeranno infatti anche i 40 anni dell'Università dell'Automobilismo presso l'Autodromo Piero Taruffi, tradizionale ospite dell'evento e sede originale della Scuola Federale.


I PILOTI | Alle quattro giornate di stage nel circuito romano sono stati invitati a partecipare sei piloti giovanissimi, tutti selezionati dal settore karting. Quattro talenti italiani scelti dallo staff coordinato dal Direttore Raffaele Giammaria, ovvero Cristian Bertuca (2006 – Milano), Matteo De Palo (2007 – Roma), Riccardo Ianniello (2007 – Marino RM) e Nicola Lacorte (2007 – Pisa); più due profili internazionali, Rashid Al Dhaheri (2008 – Emirati Arabi Uniti) e James Egozi (2007 - USA), selezionati tramite la Ferrari Driver Academy, che anche in questa stagione ha rinnovato la sinergia con la Federazione e con ACI, nell'obiettivo comune di trovare i campioni del futuro.


Gli allievi avranno la possibilità di misurarsi con un contesto professionale, attraverso un programma ricco di attività che serviranno da strumento di valutazione utile alla commissione della Scuola Federale per scegliere il vincitore. La giornata di martedì 22 novembre è dedicata alle valutazioni psico-fisiche ad opera di Formula Medicine, struttura viareggina specializzata in medicina dello sport, sempre presente nelle recenti edizioni. Mercoledì i ragazzi inizieranno a muoversi in pista, a partire dalle vetture a ruote coperte sulle Renault Clio RS, portate a Vallelunga attraverso Fast Lane Promotion e preparate da Progetto E20.


Le ultime due giornate saranno invece interamente dedicate alle Formula 4, le monoposto Tatuus con le quali si corre anche l'Italian F.4 Championship, sotto la gestione tecnica di Iron Lynx. Come ogni anno sarà Pirelli il fornitore unico degli pneumatici. La parte pratica, sviluppata sia al volante che fuori dall'abitacolo, verrà alternata alle lezioni teoriche. Ogni allievo avrà a supporto un Istruttore Federale a lui dedicato, oltre agli specialisti della sezione Ricerca e Formazione della Scuola. Nel pomeriggio di venerdì 25 novembre, dopo la simulazione di gara, verrà premiato il miglior pilota del Supercorso mentre al ragazzo che si sarà distinto per passione e sportività verrà consegnato il Premio Cristiano del Balzo, dedicato a "Gero" storico Direttore della Scuola Federale.



In quasi mezzo secolo di storia, la Scuola Federale ha rappresentato il trampolino di lancio per tanti campioni italiani ed internazionali, nell'epoca moderna passati anche dal Supercorso. L'obiettivo, anche attraverso l'affiancamento di FDA, resta sempre quello di trovare e lanciare nuovi talenti e proprio per questo sono stati selezionati piloti molto giovani e tutti provenienti dal settore karting. Per qualche allievo infatti il Supercorso arriva a completamento di un programma formativo, che sempre più spesso inizia dal Kart Summer Camp, dedicato ai bambini di 6 anni, e prosegue poi sui campi di gara dove i piccoli piloti vengono osservati e monitorati da vicino dagli scout federali. I migliori vengono invitati anche a Maranello, negli ACI-FDA Camp e alcuni di questi allo step successivo, nello Stage Karting ACI Sport. Solo i migliori arrivano al Supercorso Federale, prima di lanciarsi nelle massime serie tra le monoposto.


In questa 19^ edizione del Supercorso sarà presente anche un esempio della filiera federale. Andrea Kimi Antonelli parteciperà come Reference Driver al fianco dello staff della Scuola Federale. Il ragazzo bolognese che ha iniziato dal campus estivo nel Kart Summer Camp è arrivato nel 2021 a vincere il Supercorso, prima di trionfare quest'anno con una pioggia di titoli, nell'Italian F.4 Championship con il record di vittorie e nella F.4 tedesca, fino alla ciliegina messa con la vittoria ai FIA Motorsport Games.


Credits: Acisport,it; Claudio Pezzoli/New Reporter Press



venerdì 18 novembre 2022

Il Club ACI Storico protagonista della prima giornata di Milano AutoClassica


Milano, 18 novembre 2022 - Questa mattina è entrata ufficialmente nel vivo la dodicesima edizione di Milano AutoClassica dal padiglione 7 che ospita l’imponente stand di ACI Storico.

Il taglio del nastro è avvenuto davanti alle “tre regine” ovvero le Ferrari 312 B3 “Spazzaneve” del 1973, la 312 T4 del 1979 e la 126 CK del 1980, presenti in onore dell’Ingegnere Mauro Forghieri, ricordato anche dal Presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani, che subito dopo l’inaugurazione, ha presieduto un tributo all’importante progettista nell’Area incontri del Club ACI Storico, a cui è intervenuto in collegamento live, l’Ingegner Piero Ferrari figlio del Drake.

Poco dopo sono saliti sul palcoscenico al fianco del Presidente dell’Automobile Club d’Italia Giuseppe Redaelli - Presidente dell’Autodromo Nazionale di Monza, Geronimo La Russa - Presidente Automobile Club Milano, Roberto Giolito - Head of Stellantis Heritage e Alessandro Ravera - Heritage Special Vehicle Operations Manager, per il dibattito “Tributo di Abarth Classiche ai 100 anni del Circuito di Monza”, durante il quale è stata presentata per la prima volta al pubblico la Abarth Classiche 500 Record Monza '58. Una vettura celebrativa dedicata al centenario dell’Autodromo di Monza, il “tempio della velocità” italiano in cui il marchio Abarth ha collezionato innumerevoli successi.

Il circuito brianzolo è rimasto sotto i riflettori anche in occasione del secondo incontro, dedicato alla presentazione del libro “Granturismo & Monza” in cui sono intervenuti il Presidente La Russa, che ne ha curato la prefazione, l’autore Ugo Vicenzi e l’editore Stefano Nada, i quali hanno ripercorso alcune delle gare GT più importanti che si sono disputate sul tracciato lombardo.

Successivamente lo spazio dedicato ai dibattiti di ACI Storico ha introdotto il volume “Classic Car Auction Yearbook 2021-2022”, la più autorevole pubblicazione sul mercato internazionale delle aste, illustrata dal suo autore Adolfo Orsi che ha trattato svariate tematiche legate al mercato che vede attualmente in testa la realtà americana e con prezzi in forte crescita in particolar modo nei confronti delle instant classic.

Nel pomeriggio l’attenzione del pubblico è stata rivolta sulla Rievocazione Storica della Coppa Milano-Sanremo 2023, nonché uno degli appuntamenti di maggior rilievo del Campionato Italiano Grandi Eventi di ACI Sport, che è stata presentata dagli organizzatori della Equipe Grand Prix, il Presidente Maurizio Cavezzali ed il CEO Gianpaolo Sacchini, i quali hanno ripercorso anche il successo dell’edizione di quest’anno.

La giornata si è conclusa con gli interventi “In Viaggio nel Mondo Auto di Sara” e “ACI Global Servizi - gli specialisti per il Motorismo Storico: trasporti, assistenza, certificazioni”. Quest’ultimo ha visto la presenza del Direttore Generale di ACI Global Servizi Enrico Colombo che ha illustrato nel dettaglio tutte i servizi rivolti alle vetture e alle moto d’epoca.

"ACI crede in questo evento e penso possa crescere molto in futuro, anche se dovrebbe distanziarsi maggiormente da Auto e Modo d'Epoca di Padova, che migrerà a Bologna dal prossimo anno. - ha dichiarato il presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani - Ci sono le condizioni per fare bene a partire dalla location: una fiera importante e molto grande, aiutata dai collegamenti che offre Milano. Ben venga tutto questo e sono molto contento che si vedono tanti giovani".

F1 Academy, nuova serie dedicata alle donne


F1 Academy, la nuova categoria dedicata alle donne debutterà nella prossima stagione agonistica. Lo hanno annunciato i vertici della Formula 1 che intendono rendere disponibile un nuovo trampolino di lancio verso la W Series e le più prestigiose serie del motorsport.
Il campionato utilizzerà le monoposto di Formula 4 di nuova generazione, le Tatuus F4T-021, equipaggiate con motori Autotecnica da 172 cavalli e pneumatici Pirelli. Organizzatore del campionato sarà Formula Motorsport Limited di Bruno Michel, che già si occupa di F2 e di F3.
Per quanto riguarda la divisione dei costi del nuovo campionato, F1 contribuirà con un importo fino a due milioni e 250.000 euro per schierare 15 monoposto, le concorrenti si faranno carico di una somma fino a 150 mila euro e la parte rimanente dei costi di gestione sarà a carico dei team, scelti tra quelli già impegnati in F2 e F3. Il calendario 2023 prevede sette eventi con tre gare ciascuno, con 15 giornate dedicate ai test collettivi. Un round dovrebbe essere inserito in un weekend in cui corre la Formula 1.

"Tutti dovrebbero avere l'opportunità di seguire i propri sogni e realizzare il proprio potenziale e la F1 vuole fare tutto il possibile per creare una maggiore diversità e percorsi in questo incredibile sport" - ha dichiarato il CEO e presidente della F1 Stefano Domenicali - "Ecco perché sono lieto di annunciare la nascita di F1 Academy che offrirà alle giovani donne pilota la migliore possibilità di realizzare le loro ambizioni attraverso un programma completo che supporta le loro carriere agonistiche e offre loro tutto ciò di cui hanno bisogno per passare alla Formula 3 e, si spera, alla F2 e poi l'apice della F1. Più opportunità ci sono, meglio è e questo è stato progettato per fornire ai piloti un altro percorso verso il successo”.

La F1 Academy non andrà a sostituire la W Series anche se quest’ultima attraversa un momento non facile ed è stata costretta ad interrompere in anticipo la stagione 2022.

Nella foto di Claudio Pezzoli/New Reporter Press, Laura Camps Torras, diciassettenne pilota spagnola della Ferrari Driver Academy, che ha debuttato quest'anno in F4 con il Team Iron Lynx/Iron Dames e che potrebbe approfittare dell'iniziativa presentata dalla F1.


ACI ricorda Mauro Forghieri




Milano, 18 novembre 2022 - In occasione della apertura di Milano AutoClassica, il presidente dell'Automobile Club d'Italia Angelo Sticchi Damiani - in quel momento affiancato dall'Ingegner Piero Ferrari, figlio del Drake - ha voluto ricordare con calore la figura di Mauro Forghieri, recentemente scomparso. 

"Un  genio. - sono state le parole del numero uno del club degli automobilisti - Un tecnico progettista, eclettico, professionista della Formula 1 e non solo, avendo lavorato anche nel Gran Turismo e nei rally. Un genio straordinario che ha contribuito alle vittorie della Scuderia Ferrari: 4 titoli piloti e 7 costruttori con lui. Ho avuto l'onore di conoscerlo e il piacere di frequentarlo quando insegnava alla facoltà di ingegneria dell'Università di Lecce. Il mio ricordo è quello di un uomo piacevole, a volte brusco, ma sempre sincero e passionale".


(Ufficio Stampa ACI Storico)






L’Heritage Stellantis svela la Abarth Classiche 500 Record Monza ’58 a Milano AutoClassica

 


Torino, 18 novembre 2022 - L’Heritage Stellantis è uno dei protagonisti della dodicesima edizione di Milano AutoClassica (Fiera di Milano, 18-20 novembre), il salone dedicato all’auto classica e sportiva che costituisce un punto di riferimento per appassionati, collezionisti, Musei e Club del settore.

La manifestazione è infatti l’occasione per mostrare al pubblico per la prima volta la più recente realizzazione del team Heritage, la Abarth Classiche 500 Record Monza '58, una vettura celebrativa dedicata al centenario dell’Autodromo di Monza, il “tempio della velocità” italiano in cui il marchio Abarth ha collezionato innumerevoli successi. Tra i più significativi, proprio i sei record di velocità e durata ottenuti in una settimana nel febbraio 1958 a bordo della prima Fiat 500 elaborata dalla Casa dello Scorpione, sotto l'attenta supervisione di Carlo Abarth in persona.
Da qui il nome di questo esemplare unico, creato intervenendo su una Fiat 500 del 1970 con specifici trattamenti estetici e meccanici e presentato al salone milanese proprio in virtù della vicinanza con il leggendario autodromo. Il colore esterno "Monza '58" riecheggia il tono di verde che caratterizzava la vettura che si cimentò nei record a Monza ed è lo stesso che Abarth ha utilizzato nel 2019 per la moderna Abarth 695 70° Anniversario: una scelta che testimonia quanto sia ancora attuale la liaison tra la 500 Abarth e Monza.
La Nuova 500 elaborata da Carlo Abarth per i record del 1958 è di ispirazione non solo per le livree esterne della vettura tributo, ma anche per gli interni, che riprendono lo stesso tessuto e i cadenini a contrasto della prima serie di 500 prodotte dal 1957. Lo stesso contrasto cromatico caratterizza anche i pannelli e i fianchi del singolo sedile racing (un ulteriore omaggio alla 500 del record che, per essere più leggera, adottava un singolo sedile).

La strumentazione è completissima e propone, oltre al volante in legno e al cruscotto Jaeger tipico delle Abarth storiche, anche un prezioso orologio con carica di otto giorni della stessa marca, che ricorda proprio quella impegnativa settimana passata a Monza a inanellare record incredibili.
Di chiara evocazione corsaiola anche il trattamento a nudo dei pavimenti e l’aereodinamico tettino rigido al posto della consueta capote, oltre alla coppia di proiettori supplementari.
Anche la meccanica è speciale: l'auto è caratterizzata da un assetto particolarmente sportivo ed è equipaggiata con il motore bicilindrico della Fiat 500 portato a una cilindrata di 595 cc utilizzando la Cassetta di trasformazione Abarth Classiche 595, riprodotta con le più moderne tecnologie ispirandosi a quella realizzata dalla Casa dello Scorpione nel 1963. In particolare, il propulsore è proprio quello utilizzato dal team Heritage per testare i componenti della moderna Cassetta di trasformazione.
I badge - compreso quello ‘Record Monza’ montato in esclusiva su questo esemplare unico - completano, come una vera e propria parure, una vettura davvero speciale, degno tributo a un'istituzione come l’Autodromo Nazionale Monza.
Questa Abarth one-off fa parte del progetto Heritage denominato “Reloaded by Creators”, ed è in vendita come un altro limitato numero di vetture classiche dall'autenticità certificata e riportate alla bellezza originaria grazie alla cura e al know-how del team d'esperti all'interno delle Officine Classiche. Per tutte le informazioni sull’acquisto, è possibile scrivere all’indirizzo: heritage@stellantis.com.

A fianco dell’ultima nata, sullo stand fa bella mostra di sé la sua progenitrice, la Fiat Nuova 500 elaborata Abarth "Record" del 1958. Al suo lancio, nel 1957, la Fiat Nuova 500 si configura come vettura utilitaria dotata di prestazioni non certo da auto da corsa: il suo "motorino" con due soli cilindri era infatti troppo piccolo e non abbastanza potente per ambire a grandi risultati sportivi. Ma Carlo Abarth è convinto della qualità e della potenzialità della vettura e decide di trasformarla in un'auto da record. La 500 da lui elaborata, con un motore che sviluppa 26 CV e capace di spingerla alla velocità massima di 118 km, corre nell'autodromo di Monza per 168 ore consecutive collezionando 6 record internazionali. Anche la conquista di questi importanti risultati contribuirà al successo della Nuova 500 facendone una delle più famose vetture mai prodotte.
La vettura in esposizione - che è proprio quella utilizzata a Monza - è anche il primo esemplare in assoluto di Fiat 500 elaborata da Abarth ed è stata riportata alla sua configurazione originale dopo un accurato intervento di restauro conservativo. Si tratta di una vettura dal valore storico inestimabile e rappresenta una vera pietra miliare nella storia del marchio Abarth e dell'automobile.

L’esposizione sullo stand che, per questa occasione speciale, abbandona la tradizionale livrea Heritage per “vestirsi” solo dei colori Abarth Classiche, viene completata da un altro gioiello contemporaneo, la Abarth Classiche 1000 SP del 2022. Questa vettura rappresenta la reinterpretazione contemporanea della Sport Prototipo del 1966, una delle pietre miliari nella storia agonistica dell’Abarth. Lo stile, le prestazioni e le vittorie conquistate in tutta Europa fecero di questa icona della sportività uno dei modelli più amati della Casa dello Scorpione. Una vettura leggendaria che ha continuato a ispirare i designer del Centro Stile Fiat e Abarth tanto che nel 2009 viene concepita la sua erede. Nel 2021, a 55 anni esatti dal debutto dello storico modello, il progetto viene rielaborato e perfezionato da Abarth Classiche, dando vita a un’auto che conserva e attualizza tutto il carattere della sua gloriosa antesignana.

Nell’Abarth Classiche 1000 SP riecheggiano linee ed elementi estetici caratteristici dell’omonima sportiva degli Anni Sessanta. Il corpo vettura sinuoso – con le superfici morbide dei parafanghi che evidenziano la posizione delle ruote – riprende lo schema della spider a motore centrale. Le geometrie del posteriore della Abarth Classiche 1000 SP sottolineano un’armonia perfetta tra i gruppi ottici e gli scarichi. La livrea è rigorosamente rossa e su tutto il corpo vettura compaiono le caratteristiche prese d’aria, dal cofano anteriore fino agli slot di raffreddamento su quello posteriore. Anche la fanaleria rispetta lo schema minimalista della 1000 SP storica, con proiettori puntiformi sul muso e una sola coppia di fanali posteriori rotondi a sottolineare la notevole larghezza dell’auto dalla vista posteriore. La vettura è equipaggiata con un grintoso motore da 1742 cc, in grado di erogare 240 cv a 6000 giri al minuto.

La vettura è prodotta in un lotto limitato di sole 5 unità, e dopo la presentazione al recente salone di Padova si è scatenata la corsa all’acquisto da parte di appassionati e collezionisti, tanto che è rimasto disponibile un solo esemplare.