lunedì 17 maggio 2021

19 maggio: riapertura del Museo della 24 Ore di Le Mans, che festeggia il 60 ° anniversario

In conformità con le direttive del governo, il Museo della 24 ore di Le Mans riaprirà i battenti mercoledì 19 maggio nel rigoroso rispetto di quanto previsto dal protocollo sanitario. 
L'anno 2021 segna il 60 ° anniversario del Museo della 24 Ore di Le Mans, inaugurato durante la 24 Ore di Le Mans del 1961. Un anniversario che verrà festeggiato con la riapertura.
27 pezzi della collezione permanente, veri tesori del museo, saranno al centro dell'esposizione con una scenografia eccezionale che permetterà ai visitatori di immergersi nell'universo delle opere esposte.
La storia del Museo, così come quella dell'automobile, verrà ripercorsa in occasione di questo 60° anniversario. Un fregio cronologico che riporta le principali date storiche del luogo permetterà ai visitatori di fare un tuffo nel passato. Dal 1961, con la creazione del Museo e la sua inaugurazione durante la 24 Ore di Le Mans, al 2016, quando il Museo è stato acquistato dall'Automobile Club de l'Ouest, i visitatori scopriranno la storia di questo luogo unico.

Con due spazi speciali da scoprire:
- Espace Alpha & Omega - Confronto tra il Cart De Dion e la Porsche 919 Hybrid: il modello più antico e il modello più recente della collezione del Museo.
- Espace Bugatti - Uno sguardo alla storia di Ettore Bugatti, delle sue auto, dei suoi oggetti, attraverso una Bugatti Type 40 e il baule di Hermès che gli apparteneva. Un uomo innovativo: "Ciò che è già stato inventato appartiene al passato, solo le innovazioni meritano interesse".

Una nuova attività nel museo, una foto in un'auto d'epoca - una Darracq - consentirà ai visitatori di salire a bordo di questo veicolo, scattare una foto a se stessi come souvenir della visita.

Il Museo della 24 ore di Le Mans è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 19:00.

Tutte le informazioni su: lemans-musée24h.com

MotoGP/ Ducati domina a Le Mans. Seconda vittoria consecutiva di Jack Miller


di Diego Onida

Il secondo successo consecutivo per Jack Miller (Ducati Lenovo) ieri sulla pista di Le Mans e tre Ducati nelle prime quattro posizioni, sono un risultato che fanno respirare aria di soddisfazione nei box della moto di Borgo Panigale. Così Luigi Dall’Igna, direttore generale Ducati: «È stata un’altra bellissima giornata e sono molto felice perché quest’anno abbiamo davvero due grandi piloti – dice – Sia Jack sia Pecco hanno fatto una gara incredibile, complimenti anche a Zarco per un altro podio straordinario». 

“Un sogno che si avvera”; definisce così invece la sua gara l’australiano, che grazie a questo successo si riavvicina alla vetta della classifica: «Essere riuscito ad ottenere questo risultato è davvero straordinario! La gara è stata davvero lunghissima e molto difficile anche mentalmente – dice Miller – Ho cercato di mantenere la concentrazione, continuando a ripetermi di stare calmo. In questo modo, sono riuscito a gestire bene le gomme e a conservarle fino alla fine, amministrando anche il vantaggio su Johann che si stava avvicinando molto. È stata davvero una vittoria fantastica!». 
Ad inserirsi tra la Ducati Pramac di Zarco, secondo al traguardo e alla quarta piazza conquistata da Bagnaia, sale sul terzo gradino del podio la Yamaha ufficiale di Fabio Quartararo, che seppur di un solo punto, si porta in vetta al mondiale proprio davanti al pilota piemontese. 

Per il francese, che solo due settimane fa era stato operato per la sindrome compartimentale, un terzo posto nella gara di casa che vale molto, seppur il campionato sia ancora lungo: «Non mi interessa molto il primato perché mancano ancora 14 gare, ma è comunque positivo perché significa che stiamo facendo un ottimo lavoro – dice – Guardando le condizioni che abbiamo avuto, avevo paura di perdere posizioni, ma ne abbiamo guadagnata una. Nelle prossime gare dobbiamo concentrarci e affrontarle passo dopo passo». 
In effetti, la gara disputata ieri si è corsa in condizioni molto difficili. Al via la pista si presenta in condizioni da asciutto, ma la pioggia caduta dopo solo pochi giri, costringe i piloti ad effettuare il cambio moto previsto dal regolamento. Inizia così la bagarre e tra alcune cadute, alcune delle quali eccellenti, fra tutte Marc Marquez quando si trovava in testa e le due Suzuki, si fa strada la rimonta Ducati con Miller autentico mattatore e Zarco che a sei giri dalla fine, al termine di un lungo inseguimento, supera il connazionale della Yamaha, portandosi al secondo posto. 

Ottima anche la gara di Francesco Bagnaia che scivolato nelle retrovie dopo la partenza, è riuscito a risalire fino al quarto posto. «Non è stato semplice, ma in un certo senso mi sono anche divertito e se all’inizio non mi sentivo completamente a mio agio sulla moto, sul bagnato sono invece riuscito a trovare subito un buon ritmo – dice l’italiano – Chiudere al quarto posto in queste condizioni è davvero un bel risultato e in campionato sono ad un solo punto da Quartararo, perciò sono molto soddisfatto». 
Chi invece sul bagnato ha visto compromesse le possibilità di vittoria è stato Maverick Viñales. L’alfiere Yamaha, decimo al traguardo, dopo aver preso la testa della gara ed essere rientrato in pista al nono posto dopo il cambio di moto, non è riuscito a trovare il giusto feeling sul bagnato, surriscaldando le gomme nel finale quando la pista si è andata ad asciugando.

«Maverick ha fatto una buona partenza e il suo passo nei primi giri è stato davvero notevole – spiega Massimo Meregalli, team manager Yamaha – Peccato che abbia perso la concentrazione quando ha iniziato a piovere ed è andato largo. Inoltre, non ha aiutato il fatto che le gomme da pioggia morbide lo hanno messo in svantaggio quando ha iniziato a formarsi una linea asciutta. È stato un fine settimana molto difficile per tutti, ma quello che abbiamo ottenuto da questo GP è sapere che il nostro ritmo sull'asciutto è molto forte». 
Tra i delusi della gara francese anche Franco Morbidelli, solo 16° al traguardo dopo essere partito con il quarto tempo mentre più ottimista Rossi, undicesimo, tornato in zona punti: «Questo fine settimana è stato positivo, rispetto alle gare precedenti – dice il pesarese – Ho potuto lottare per posizioni migliori ed essere tra i primi dieci. Peccato per le condizioni che abbiamo avuto oggi perché ero competitivo sul bagnato e non così male sull'asciutto, ma ho sofferto nel misto. Forse avrei potuto fare meglio con le gomme da pioggia medie, ma è facile dirlo dopo la gara». 
La MotoGP torna in pista tra due settimane sul circuito del Mugello per disputare il gran premio d’Italia in un weekend che però, alle attuali disposizione in vigore, non prevede la presenza del pubblico.

Classifica piloti:

1 Fabio Quartararo (FRA) pt.80
2 Francesco Bagnaia (ITA) pt.79
3 Johann Zarco (FRA) pt.68
4 Jack Miller (AUS) pt.64
5 Maverick Viñales (SPA) pt.56
6 Joan Mir (SPA) pt.49
7 Aleix Espargaro (SPA) pt.35
8 Franco Morbidelli (ITA) pt.33
9 Takaaki Nakagami (JPN) pt.28
10 Pol Espargaro (SPA) pt.25

Classifica costruttori:

1 Yamaha pt.91
2 Ducati pt.85
3 Suzuki pt.53
4 Aprilia pt.35
5 Honda pt.33
6 Ktm pt.27

Classifica squadre:

1 Monster Energy Yamaha MotoGP pt.114
2 Ducati Lenovo Team pt.105
3 Team Suzuki Ecstar pt.72
4 Pramac Racing pt.65
5 Repsol Honda Team pt.40
6 Petronas Yamaha SRT pt.37
7 Aprilia Racing Team Gresini pt.37
8 Red Bull Ktm Factory Racing pt.30

domenica 16 maggio 2021

La prima edizione del Concorso di Eleganza Città di Trieste


16 maggio 2021 - Si è conclusa la prima edizione del Concorso di Eleganza Città di Trieste organizzato dal Club ACI Storico, l'Automobile Club di Trieste, e l’AAVS - Associazione Amatori Veicoli Storici, con il patrocinio dell’Automobile Club d’Italia, della FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) e della FIVA (Fédération International des Véhicules Anciens).
Tra le auto in concorso, la Ferrari 250 Tour De France del 1957 ha conquistato i favori del pubblico, aggiudicandosi un premio speciale attribuito dagli spettatori triestini.

La giuria, presieduta dal Presidente dell’Automobile Club d’Italia, Ing. Angelo Sticchi Damiani, composta da Lorenzo Boscarelli, Presidente dell’Associazione Italiana per la Storia dell’Automobile, David Giudici, Direttore di Ruoteclassiche, Youngtimer e AutoItaliana, Giorgio Marzolla, esperto e collezionista di auto storiche e affiancata da una commissione tecnica composta da Dino Cognolato, fra i più famosi restauratori a livello mondiale, e Sergio Schiavon, anch’egli esperto restauratore, ha poi attribuito i premi d’onore ai vincitori delle sette classi di età.

Best in Class anni ’10: la Fiat Zero del 1913, tipo di carrozzeria Torpedo Stabilimenti Farina, ritenuta la prima “utilitaria” FIAT.
Best in Class anni ’20: la Diatto 20S del 1924, carrozzeria sportiveggiante tipo Bateau, molto in voga nel decennio, che ricorda le linee di una barca. Costruita da E. Mouche a Lione.
Best in Class anni ’30: l’Alfa Romeo 6C 2300 Mille Miglia del 1938, carrozzeria Berlinetta Touring. Rappresenta l’evoluzione delle linee della carrozzeria Touring sul nuovo telaio a ruote indipendenti.
Best in Class anni ’40: l’Alfa Romeo 6C 2500 S Cabriolet Pinin Farina del 1945. Pinin Farina nel dopoguerra costruisce le auto aperte dell’Alfa. Questo esemplare è un pezzo unico prima della ripresa postbellica.
Best in Class anni ’50: la Lancia Aurelia B24S del 1955, carrozzeria Pinin Farina, nella sua versione Spider cosiddetta “America” munita di hard-top.
Best in Class anni ’60: la Ferrari 275 GTB 6C del 1965. Berlinetta, carrozzeria Scaglietti su disegno di Pininfarina. Questo esemplare è uno dei pochi costruiti in alluminio e munito di 6 carburatori doppio corpo.
Best in Class anni ’70: la Ferrari Dino 246 GT del 1972. La Dino 246 è l’evoluzione finale della Dino 206 costituita come marca nel 1968. Questa Berlinetta a due posti è realizzata dalla carrozzeria Pininfarina.

L’Alfa Romeo 6C 2300 Mille Miglia del 1938 si è aggiudicata anche il Trofeo “Concorso di Eleganza Città di Trieste” come vettura “Best of Show”.

Piazza Unità d’Italia ha visto protagoniste anche le 10 Moto Guzzi che il Club ACI Storico ha selezionato per celebrare i cento anni del marchio dell’aquila. In una speciale cerimonia sono state premiati i modelli: Moto Guzzi Sport 500, Moto Guzzi Sport 15 500, Moto Guzzi V7 Sport 750, Moto Guzzi Motoleggera 65 “Guzzino”, Moto Guzzi Galletto 160/175/192,Moto Guzzi MGX-21 1400.

Credits: Clubacistorico.it

Velocità Salita Autostoriche / Caliceti su Osella vince la 14^ Scarperia - Giogo sotto la pioggia


Scarperia (FI), 16 maggio. Filippo Caliceti al volante dell’Osella PA 9/90 BMW ha vinto la difficile 14^ Scarperia Giogo con il tempo di 5’10”54 realizzato sui i 7,5 Km della SP 503, sotto la pioggia e la minaccia continua di nebbia. L’emiliano alfiere Bologna Squadra Corse e Campione Italiano in carica di 4° Raggruppamento ha firmato la gara organizzata dalla Scuderia Clemente Biondetti e Automobile Club Firenze che in Toscana al Mugello, ha aperto il Campionato Italiano Velocità Salita Auto Storiche. 
Secondo tempo in generale per Natale Mannino su Porsche RS, il palermitano della RO Racing ha vinto il 2° Raggruppamento con la vettura curata della Team Guagliardo. 
Terzo sull’ipotetico podio un altro palermitano, Salvatore Totò Riolo su Stenger BMW, rallentato da una foratura all’anteriore destro nelle fasi iniziali, che unitamente al meteo hanno privato il palermitano di Targa Racing Club di un attacco più deciso verso il vertice di 4° Raggruppamento.


Appena sotto al podio generale Giuseppe Gallusi con la Porsche 911 Sc ha firmato la prima di un 3° raggruppamento, dove per lui la pioggia e la nebbia hanno influito meno dei nuovi pneumatici usati per la prima volta e con fin troppa prudenza sulla prima parte del tracciato. Il reggiano si è imposto e conquistato il pieno di punti, riuscendo a respingere l’attacco di Sergio Galletti, che con il 5° posto generale, a sua volta ha faticato a domare i tanti cavalli della sua 911 SC di Stoccarda nell’estrema versione silhouette. Terza piazza per il il torinese Guido Vivalda, che ha chiuso 7° in assoluto, al suo ritorno al volante della Porsche 911, ha evitato rischi eccessivi in relazione alle condizioni di gara. Sesta piazza generale e seconda di 2° Raggruppamento certamente stretta, per il campione in carica Giuliano Palmieri, il modenese che ha evitato rischi estremi al volante della Porsche Carrera RS, piazzandosi davanti alla gemella del corregionale Idelbrando Motti, ottavo al traguardo, che in prova si era portato in assoluta evidenza. Con il nono tempo in assoluto Andrea Balducchi, alfiere del sodalizio organizzatore, al volante della Bogani SN Alfa Romeo, è salito sul podio di 4° Raggruppamento con il successo tra le sport Nazionali. Ha completato la top ten generale al suo rientro con pieno dominio in 1° Raggruppamento Tiberio Nocentini, che in casa ha fatto il vuoto sulla ritrovata Chevron B19 Cosworth, biposto con cui l’alfiere Team Italia ha guadagnato il pieno di punti tricolori. Mario Rossi su Formula Alfa Boxer ha vinto la classe oltre 1000 cc, ma si è portato davanti a tutti in 5° Raggruppamento, dove a 1”50 si è classificato il campione in carica Stefano Peroni che sulla Martini Mk32 si è anche girato sul bagnato. Terzo Marco Buffoni su Formula Alfa Boxer.
-“Una vittoria certamente impegnativa in una gara già difficile di per sé e resa ancora più insidiosa dalla pioggia e dalla nebbia nel tratto finale - ha dichiarato Caliceti - abbiamo risolto dei problemi al motore dopo le prove, ho preso dei riferimenti che sono stati importanti in gara dove abbiamo azzeccato assetto e pneumatici”-.
-“Gara certamente difficile - ha sottolineato Natale Mannino - il set up scelto con il team Guagliardo mi ha permesso di attaccare e di usare al meglio l’alto potenziale della Porsche. Un successo che ci da molta energia in questo avvio di campionato”-.

-“Il meteo non ci ha aiutato - ha spiegato Riolo - inoltre sin dal primo tornante ho accusato la foratura all’anteriore destro. Comunque il 2° posto di Raggruppamento è molto proficuo e già pensiamo al prossimo round”-.
Tra le auto turismo del 4° Raggruppamento Luca Zoccali ha portato la sua Peugeot 205 1.9 GTI sotto al podio, seguito al 5° posto, dietro Mario Massaglia su Osella, da roberto Scorcione su Renault 5 GT Turbo.
Sotto al podio di 3° raggruppamento gara di casa proficua per Gabriele Tramonti che ha usato bene l’agilità della Fiat Ritmo 75 cn cui si è imposto in classe TC 1600, davanti a Fabio Spinelli che ha potuto contare solo parzialmente sulla spinta del turbo della sua Renault 5 GT ed al trapanese Vincenzo Serse, sempre concreto, che sulla Fiat 127 ha svettato in classe TC1150. Il campione in carica Giuliano Peroni ha accusato le condizioni meteo ed complice un testacoda la secondo tornante, ha dovuto rinunciare ad ogni ambizione al volante dell’Osella PA 8/9.
A ridosso del podio di 2° Raggruppamento Lucio Gigliotti ha vinto la classe TC 1150 con la Fiat 128, come Stefano Roversi ha fatto in TC 700 con la sempre generosa Giannini 650 NP, con il 6° posto di categoria.
In 1° Raggruppamento seconda posizione per un superlativo pesarese Alessandro Rinolfi che al volante della fidata e sempre energica Morris MINNI Cooper S, ha realizzato un eccellente tempo con il primato di classe T1300. Podio di raggruppamento completato da un’altra ottima prestazione, quella di Francesco Tignossini su Abarth 1000 TC, il portacolori Gaetani Racing che si è imposto nella classe T1000. A causa del meteo incerto non ha preso il via in gara il campione in carica Angelo De Angelis su Nerus Silhouette. A ridosso del podio il vincitore delle GTP Matteo Lupi Grassi che con la Austin Healy Sprite ha preceduto sul traguardo l’emiliano Vittorio Mandelli che con il 5° posto di categoria si è aggiudicato il successo tra le GT sulla bella Jaguar E-Type.

Classifiche di Raggruppamento: 1° Raggr. 1 Nocentini (Chevron B19 Cosworth) in 5’47”84; 2 Rinolfi (Morris MINI Cooper S) a 17”53; 3 Tignossini (Abarth 1000TC) a 44”. 2° Raggr. 1 Mannino (Porsche RS) in 5’26”14; 2 Palmieri (Porsche Carrera RS) a 13”45; 3 Motti (Porsche Carrera RS) a 16”18. 3 Raggr. 1 Gallusi (Porsche 911 SC) in 5’29”14; 2 Galletti (Porsche 911 SC) a 1”89; 3 Vivalda Porsche 911 SC) a 12”69. 4 Raggr. 1 Caliceti (Osella PA 0/90 BMW) in 5’10”54; 2 Riolo (Stengere BMW) a 17”75; 3 Balducchi (Bogani SN A.R.) a 35”17. 5 Raggr. 1 Rossi (Formula Alfa Boxer) in 5’52”13; 2 S. Peroni (Martini Mk 32 BMW) a 1”50; 3 Buffoni (F. Fiat Abarth) a 22”03.
Calendario Campionato Italiano Velocità salita Autostoriche: 14-16/5, 14^ Scarperia - Giogo (FI); 21-23/5, 13° Trofeo Storico Scarfiotti Storico Sarnano - Sassotetto (MC); 4-6/6, 24 Lago Montefiascone (VT); 18-20/6, 33^ Bologna Raticosa (BO); 9-11/7, 39^ Cesana - Sestriere (TO); 23-25/7, 55^ Coppa della Consuma (FI); 3-5/9, Trofeo Fabio Danti - 32^ Limabetone (PT); 17-19/9, 6^ Salita Storica Monte Erice (TP); 24-26/9 42^ Coppa Chianti Classico Uberto Bonucci (SI); 8-10/10, 4^ Coppa Faro (PU).

F4 / Kirill Smal e la doppietta di Tim Tramnitz inaugurano la stagione tricolore al Paul Ricard


Le Castellet (FRA) - 16 maggio 2021 - Non sono mancati spettacolo ed emozioni nel primo round dell’ottava stagione dell’Italian F.4 Championship Powered by Abarth Certified by FIA. Sul circuito francese del Paul Ricard le 37 monoposto Tatuus motorizzate Abarth e gommate Pirelli hanno ribadito la validità di un campionato che si pone ai vertici del motorsport internazionale con 18 nazionalità rappresentate da 4 diversi continenti. 17 i piloti esordienti.

In gara 1 è stato il russo di Prema Powerteam Kirill Smal ad aggiudicarsi la vittoria dopo una gara condotta dall’inizio alla fine. Scattati dietro alla safety car con condizioni di pista scivolosa i giovani piloti dell’Italian F.4 hanno dimostrato di essere già molto attenti e preparati. Sul podio con Smal sono saliti Tim Tramnitz (US Racing) e Oliver Bearman (Van Amersfoort Racing). Tra i rookie la vittoria è andata a Conrad Laursen (Prema Powerteam) che ha chiuso la gara in quinta posizione assoluta dietro a Vlad Lomko (US Racing).

In gara 2 l’errore in partenza del poleman Bearman regala a Tramnitz la possibilità di passare al comando sin dai primi metri. Il tedesco mantiene il controllo sino alla bandiera a scacchi davanti al suo compagno di team Luke Browning e al vincitore di gara 1 Kirill Smal. Ai piedi del podio Sebastian Montoya (Prema Powerteam) riesce ad avere la meglio sull’esperto Joshua Durksen (BWT Muecke Motorsport) e su Vlad Lomko (US Racing). Tra i rookie vittoria per Lorenzo Patrese (AKM Motorsport), sul podio con il polacco Kacper Sztuka (AS Motorsport) e il francese Marcus Amand (R-ACE GP).

La terza gara sul difficile tracciato francese regala ancora una gioia a Tim Tramnitz che, grazie alla vittoria, conferma la leadership di campionato. Il tedesco approfitta ancora una volta della partenza non perfetta di Bearman e si invola verso il successo. La battaglia per il podio premia Bearman, aiutato da un errore di Browning al penultimo giro, e Vlad Lomko che conquista il suo primo podio davanti a uno scatenato Leonardo Fornaroli (Iron Lynx) e a Sebastian Montoya. Tra i rookie vittoria per il tedesco Jonas Ried (BWT Muecke Motorsport) che agguanta il successo davanti a Maya Weug (Iron Lynx). La giovane pilota Ferrari Driver Academy è per tre volte vincitrice anche del duello con Hamda Al Qubaisi (Prema Powerteam) per la classifica femminile. A completare il podio rookie è Francesco Braschi (Jenzer Motorsport)

La classifica generale vede al comando Tim Tramnitz con 68 punti davanti a Kirill Smal a 40, seguito da Oliver Bearman a 39. Tra i rookie, invece, è Maya Weug a prendere il comando con 38 punti davanti a Jonas Ried ad una sola lunghezza di distacco e al polacco Kacper Sztuka a quota 32.
Prossimo appuntamento con l’Italian F.4 Championship Powered by Abarth è in programma dal 3 al 6 giugno al Misano World Circuit - Marco Simoncelli.

Foto: Acisport.it; Claudio Pezzoli/New Reporter Press

ELMS / 1AIM Villorba Corse costretta allo stop alla 4 Ore del Red Bull Ring


Spielberg (Austria), 16 maggio 2021. Un episodio sfortunato ha condizionato la "4 Ore del Red Bull Ring" di 1AIM Villorba Corse, impegnata in Austria nel secondo round dell'European Le Mans Series con Alessandro Bressan, Damiano Fioravanti e Andreas Laskaratos al volante della Ligier Js P320 motorizzata Nissan. Dopo l’ottima partenza di Bressan, al giro 2, mentre occupava la quarta posizione, il pilota trevigiano è stato colpito da un avversario che ha perso il controllo del proprio prototipo alla frenata della curva 3. L'uscita di pista e i danni riportati hanno costretto al ritiro il team veneto diretto da Raimondo Amadio, che era stato brillante protagonista delle qualifiche. A conferma dell'efficace lavoro di messa a punto svolto nelle libere, Fioravanti aveva qualificato la Ligier numero 18 in seconda fila nelle condizioni più insidiose, causate dal meteo variabile. Nei presupposti il weekend di 1AIM Villorba Corse sembrava destinato a riservare un'altra lotta per il podio, come nel round inaugurale a Barcellona, invece è terminato con risvolti differenti, che però, malgrado il rammarico, non impediscono alla squadra di guardare al futuro. Occhi e testa sono già puntati al prossimo appuntamento della serie europea dell’Automobile Club de l’Ouest, in calendario il 6 giugno in Francia sul circuito Le Castellet.

Amadio, team principal, dichiara nel post-gara: “Mai arrendersi, puntiamo immediatamente alla rivincita a Le Castellet. Dobbiamo trarre quanto di proficuo abbiamo avuto in questo weekend, nel quale siamo stati sempre efficaci. I riscontri più positivi sono arrivati dalla qualifica di Damiano, purtroppo poi la nostra gara è durata solo due minuti, senza che dipendesse da noi'”. (Agenzia ErregiMedia)

Formula Class Junior / Visconti, Vichi, Pavoni sul podio di Modena


Modena, 16 Maggio 2021 - Un giro per la zampata vincente. Marco Visconti ha sfoderato la grinta dei giorni migliori per assicurarsi la vittoria nella gara di Formula Class Junior disputata oggi all'Autodromo di Modena. 

All'ultimo giro, quando è uscita di scena la safety car - entrata in azione dopo l'incidente tra Giorgi e Prescendi - il portacolori di Stilo Corse è balzato al comando della corsa sorprendendo il leader Massimiliano Vichi, sulla Corsini-Suzuki del Team Polekart, che non è riuscito a tornare al comandodella gara, ma ha conquistato il secondo posto superando un arrembante Nicolò Pavoni con la Reggiani di Sarchio Racing. La classifica assoluta vede quindi nelle posizioni del podio Visconti (primo anche il classe Gold), Vichi (primo in Super Junior) e Pavoni (primo in classe Silver).

Gara ancora una volta spettacolare con Vichi che al semaforo verde passa subito il poleman Visconti. Posizioni in pratica congelate fino all'ingresso della safety car ed alla ripartenza vincente del pilota di Stilo Corse che festeggia con questo successo il passaggio in classe Gold.

Alle loro spalle grande duello tra Nicolò Pavoni e Annalaura Galeati, che ha concluso al quarto posto cercando invano di bissare la vittoria conquistata ieri in gara-1. 
Seguono Dino Panozzo, Marco Brambilla, Giuliano Zecchetti, Tiziano Frattini (che recupera  ben 20 posizioni), Alessandro Vanni e Paolo Collivadino, protagonista di un'altra bella rimonta dalla 26esima posizione di partenza, rimonta purtroppo interrotta dalla safety car.
Anche questo round, il terzo, del Campionato italiano di Formula Class Junior va in archivio con numeri positivi. Due gare affollate e spettacolari che un po' ricordano i tempi d'oro della categoria.

Un fine settimana in pista da dedicare a Paolo De Cristofaro, portato via alcuni giorni fa da un incidente stradale. Paolo è stato grande protagonista del Trofeo Cadetti con il titolo under 23 conquistato nella stagione 1987.

F4 / Tramnitz si impone nella seconda gara al Paul Ricard. Patrese primo rookie


Tim Tramnitz vince e convince nella seconda gara dell’Italian F.4 Championship Powered by Abarth Certified by FIA. Il pilota tedesco di US Racing prende il comando allo spegnimento dei semafori, approfittando di un errore di Bearman e controlla gli attacchi del suo compagno di squadra Luke Browning, costretto anche a difendersi dal vincitore di gara 1 Kirill Smal (Prema Powerteam) che sale sul terzo gradino del podio, conservando la leadership di campionato. Tra i rookie vittoria di Lorenzo Patrese (AKM Motorsport) che conquista la decima posizione assoluta e ha la meglio sul polacco Kacper Sztuka (AS Motorsport) e il francese Marcus Amand (R-ACE GP).

Al via di gara 2 stalla in partenza il poleman Bearman che viene sfilato da buona parte del gruppo con Tramnitz che si porta subito al comando davanti a Luke Browning e Sebastian Montoya. Difficili le prime fasi di gara con 37 vetture molto vicine tra loro, ma i giovani piloti della Formula 4 tricolore sono molto accorti e cercano di evitare contatti che li metterebbero fuori dai giochi. Subito fuori, però, Bence Valint (Van Amersfoort Racing) e Francesco Braschi (Jenzer Motorsport), mentre Hamda Al Qubaisi (Prema Powerteam) e Han Cenyu (Van Amersfoort Racing) rientrano ai box per cambiare l’ala anteriore. Nel corso del quarto giro un contatto tra il danese di Prema, Conrad Laursen, che arriva lungo centrando il francese di R-ACE GP Victor Bernier, costringe l’ingresso in pista della safety car. Alla ripartenza Kirill Smal riesce a passare Montoya poco prima che un contatto tra Sami Meguetounif (R-ACE GP) e Nikita Bedrin (Van Amersfoort Racing) costringa nuovamente la safety car in pista.

Nelle prime tre posizioni resta tutto invariato fino alla bandiera a scacchi, mentre si infiamma la lotta per la top 10. Montoya, Lomko, Durksen si giocano le posizioni dalla quarta alla sesta con il colombiano di Prema che conserva il quarto posto davanti a al paraguaiano di BWT Muecke Motorsport che, con un bellissimo sorpasso all’esterno, beffa il russo di US Racing. Dietro di loro Leonardo Fornaroli (Iron Lynx) prova ad avere la meglio sul poleman Bearman che, però, riesce a conquistare la settima piazza davanti all’italiano. A chiudere la top 10 sono Francesco Simonazzi (BVM Racing) e Lorenzo Patrese che conquista anche la vittoria tra i rookie. Il pilota italiano è bravo a controllare la situazione, mentre alle sue spalle la lotta tra Jonas Ried (BWT Muecke Motorsport) e Leonardo Bizzotto (BVM Racing) finisce per avvantaggiare Kacper Sztuka (AS Motorsport) e Marcus Amand (R-ACE GP) che salgono sul podio degli esordienti.

La terza e ultima gara del Paul Ricard scatterà alle 16.10.

Foto: Acisport.it; Claudio Pezzoli-New Reporter Press

sabato 15 maggio 2021

Formula Class Junior / in gara-1 all'Autodromo di Modena comandano Annalaura Galeati (SuperJunior) e Nicolò Pavoni (Junior)


Modena, 15 Maggio 2021 - Nel segno di Annalaura Galeati la prima giornata del terzo round del Campionato Italiano di Formula Class Junior. Sulla pista dell'Autodromo di Modena, la portacolori di Maky Imola Motorsport è stata la più veloce delle prove di qualificazione con la monoposto Fiorillo. La graduatoria assoluta delle qualifiche ha visto tre Super Junior in evidenza con Fabio Contini e Gianluca Giorgi al secondo e terzo posto davanti a Marco Visconti (Reggiani-Stilo Corse) al rientro in Classe Gold e a Nicolò Pavoni ancora il più veloce tra i piloti Silver con la Reggiani di Sarchio Racing.
Spettacolare la gara che vede subito Marco Visconti buon protagonista con Gianluca Giorgi, Annalaura Galeati, Nicolò Pavoni e Jacopo Prescendi. Al comando è poi salito Gianluca Giorgi, che viene superato da Annalaura Galeati, ancora una volta in grande sintonia con il tracciato modenese. La bandiera a scacchi sancisce il successo di Annalaura Galeati davanti a Gianluca Giorgi e a Nicolò Pavoni.
Poca fortuna per Paolo Collivadino, tradito dal motore della sua Covir mentre si stava facendo largo verso le posizioni di vertice; Marco Visconti conclude al primo posto tra i piloti Gold, sesta posizione assoluta, davanti a Jacopo Prescendi e a Marco Brambilla, sempre tra i più rapidi del lotto.
Domani si replica alle ore 13.45.

F4/ Al Paul Ricard, Kirill Smal vince la prima gara del Tricolore 2021


Kirill Smal è il primo vincitore della stagione 2021 dell’Italian F.4 Championship Powered by Abarth Certified by FIA. Il pilota russo di Prema Powerteam tiene il comando per tutta la gara riuscendo a mettere un buon margine tra la sua vettura e quella dei suoi diretti inseguitori Tim Tramnitz (US Racing) e Oliver Bearman (Van Amersfoort Racing). Tra i rookie vittoria di Conrad Laursen (Prema Powerteam) che, nonostante la perdita di un paio di posizioni nella classifica assoluta, riesce comunque a confermarsi davanti a Bedrin (Van Amersfoort Racing) e Leonardo Bizzotto (BVM Racing), in crescita nel corso del fine settimana e sedicesimo al traguardo.

Condizioni incerte sul Paul Ricard dove scende una leggera pioggia che rende viscido l’asfalto del tracciato francese. Il direttore di gara, Alessandro Ferrari, opta per una partenza dietro safety car per consentire ai piloti di prendere confidenza con la pista nei primi due giri di gara. Al restart le posizioni di testa restano invariate mentre la lotta all’interno della top 10 è subito accesa. Laursen perde due posizioni con Vlad Lomko e Sebastian Montoya che salgono in quarta e quinta posizione. Ma alle loro spalle è Fornaroli a mettersi subito in mostra e, dopo aver perso alcune posizioni al via, recupera fino all’ottava posizione. La lotta tra Montoya e Lomko mette fuori dai giochi il colombiano che è costretto al rientro ai box per sostituire la posteriore sinistra. A pochi secondi dal termine Pedro Perino (DR Formula) si gira e costringe la safety car a rientrare in pista per portare i piloti fino alla bandiera a scacchi.

La classifica finale vede Smal, Tramnitz e Bearman sul podio davanti ad uno scatenato Victor Bernier (R-ACE GP) che recupera dalla nona alla quarta posizione e riesce, nel penultimo giro, ad avere la meglio anche su Vlad Lomko. Il francese, però, viene penalizzato per un taglio di variante e retrocede in sesta posizione. Quinto è Conrad Laursen con Leonardo Fornaroli (Iron Lynx), settimo, che riesce a spuntarla su un gruppo molto combattivo formato da Joshua Durksen (BWT Muecke Motorsport), Joshua Dufek (Van Amersfoort Racing), Luke Browning (US RAcing) e Sami Meguetounif (R-ACE GP). Sfortunato Francesco Braschi (Jenzer Motorsport), anche lui in lotta per un posto in top 10, che si gira e perde posizioni, scivolando in ventesima posizione, così come Riccardo Patrese (AKM Motorsport) costretto alla resa dopo 7 giri quando era in lotta per un posto tra i primi 10.

Domani alle 10.50 il via di gara 2, mentre gara 3 scatterà alle 16.10.

Foto di Claudio Pezzoli-New Reporter Press

Gare storiche e moderne all'Autodromo Riccardo Paletti


Si fa più intensa l'attività presso l'Autodromo "Riccardo Paletti" di Varano de' Melegari, che per i mesi di maggio e giugno 2021 propone un calendario variegato per auto e moto, fra le prove libere che proseguono senza sosta dall'inverno, eventi a carattere storico, weekend di gara e non solo.


Sabato 15 maggio il circuito parmense vede in azione un'ampia selezione di vetture stradali e storiche da competizione, con turni dedicati da 25 minuti che andranno avanti fino alle 17:30. La giornata è stata organizzata da GPS Classic, realtà con sede a Soragna, coadiuvata da Scuderia Tazio Nuvolari, Circolo della Biella e da Alfa Revival Cup, per il test day ufficiale del campionato riservato ai modelli Alfa Romeo, GT e Turismo, costruiti fra il 1947 e il 1981.


Dal 21 al 23 maggio, a Varano de' Melegari tornerà invece il prestigioso Meeting Moto d'Epoca in Pista organizzato dalla Federazione Motociclistica Italiana, per la tappa di apertura della stagione 2021 che darà spazio come sempre a numerose classi e avrà a supporto la Moto Guzzi Fast Endurance European Cup.


A conferma della versatilità dell'impianto gestito dalla società SO.GE.S.A., il 29-30 maggio si svolgerà una manifestazione molto particolare: The Fox Running, una corsa a squadre non professionistica di 12 ore aperta a qualsiasi auto, anche stradale. L'obiettivo è raggiungere il numero di giri stabilito dalla direzione gara (denominato "la Soglia delle Volpi") per accedere al montepremi in palio. Un modo per divertirsi al volante, a costi contenuti e soprattutto con gli standard di sicurezza di un autodromo.


Il 19-20 giugno, ormai alle soglie dell'estate, è già atteso l'arrivo del CIV Junior, la palestra tricolore per i talenti in erba del motociclismo che aspirano a diventare future stelle del Motomondiale e della Superbike. Il programma includerà le classi MiniGP, Ohvale 160, Aprilia Sport Production SP1 e SP2.


Il 26-27 giugno, invece, Varano de' Melegari accoglierà un "classico" del suo calendario, il Trofeo Motoestate, che farà la sua seconda apparizione dell'anno su questo tracciato dopo la tappa di apertura ad aprile: al via le classi Moto4, Supermono, 125SP e Open, MES 300 Supersport, Race Attack 600 e 1000, 600 Open e 1000 Open.


Fra i track day che continuano ad arricchire l'offerta del "Riccardo Paletti", si segnalano quelli Lotus and Light Cars Club per quanto riguarda le auto, martedì 1° giugno, e quelle a due ruote di Ligurbike e MES Motoexperience, rispettivamente mercoledì 2 e sabato 12 giugno.


Va ricordato che, nel rispetto delle prescrizioni governative vigenti, per tutte le attività in pista rimane ancora precluso l'accesso al pubblico. Per contrastare la diffusione del virus COVID-19, sono sempre attivi protocolli specifici, con limitazioni sul numero di accompagnatori sia negli eventi a carattere agonistico che in occasione delle prove libere. Tutti le normative, i dettagli e gli aggiornamenti sono consultabili sul sito ufficiale dell'autodromo, www.varano.it.


(Ufficio Stampa Autodromo Varano)

venerdì 14 maggio 2021

L’Abarth 1000 SP degli anni Sessanta ispira una one-off evocativa


Nella seconda metà degli anni Cinquanta, Alfa Romeo e Abarth collaborarono per realizzare una vettura sportiva di cilindrata contenuta. Il progetto, affidato a Mario Colucci, ingegnere milanese e dipendente Alfa Romeo, si concretizzò nel 1958 con la produzione di un’ Alfa Romeo di derivazione Abarth 1000, una coupè compatta – spinta da un motore realizzato a partire dal quattro cilindri della Giulietta Sprint Veloce, ma ridotto nella cilindrata – e caratterizzata dal telaio a traliccio di tubi. La vettura, “vestita” da una carrozzeria realizzata da Bertone su disegno di Franco Scaglione, resta un esemplare unico.
Al termine di questa collaborazione, Colucci venne assunto come Direttore Tecnico da Carlo Abarth e, nel 1966, gli venne affidato l’ambizioso progetto della Abarth 1000 SP: il nome della vettura indica la cilindrata del motore – derivato da quello della Fiat 600 – e la categoria Sport Prototipo, la tipologia di vetture a ruote coperte realizzate solo per partecipare alle competizioni e costruite in piccola serie. Concepita per eccellere sia nelle brevi corse di salita sia nelle gare di durata, la 1000 SP è caratterizzata da linee semplici, basse e filanti. Leggera e potente, conquistò un’importante serie di vittorie internazionali – prima fra tutte quella ottenuta nella sua classe alla 500 km del Nürburgring, nel settembre 1966 – che contribuirono a consolidare il prestigio sportivo del marchio Abarth. L’ingegner Colucci portava così a compimento la sua concezione di vettura da competizione a telaio tubolare, iniziata qualche anno prima con l’Alfa Romeo Abarth 1000.

Considerata una pietra miliare nella storia agonistica dell’Abarth, la 1000 SP continua a ispirare i designer del Centro Stile Fiat e Abarth che immaginano una reinterpretazione contemporanea dell’iconica Sport Prototipo degli anni Sessanta: un’auto sportiva di taglia media, dalla silhouette accattivante e dalle linee essenziali. Quest’idea di vettura, leggera e dall’eccellente rapporto peso/potenza, diventa la base di un progetto realizzato nel 2021, in piena coerenza con l’antesignana: punti e linee del design della vettura originale vengono rispettati per garantire la continuità tra la sportiva degli anni Sessanta e la concept car del nuovo millennio.

Nell’Abarth 1000 SP riecheggiano linee ed elementi estetici che caratterizzavano la sua progenitrice. Il corpo vettura sinuoso, con le superfici morbide dei parafanghi che evidenziano la posizione delle ruote, riprende lo schema della spider a motore centrale. La vetratura del cockpit è caratterizzata da deflettori laterali sagomati, con il profilo ribassato verso il roll-bar, quest’ultimo rigorosamente “a vista” per sottolineare ulteriormente che siamo davanti a una spider “senza compromessi”.
Le geometrie del posteriore della Abarth 1000 SP sottolineano un’armonia perfetta tra i gruppi ottici e gli scarichi. La livrea è rigorosamente rossa e su tutto il corpo vettura compaiono le caratteristiche prese d’aria, dal cofano anteriore fino agli slot di raffreddamento su quello posteriore. Anche la fanaleria rispetta lo schema minimalista della 1000 SP storica, con proiettori puntiformi sul muso e una sola coppia di fanali rotondi a sottolineare la notevole larghezza dell’auto dalla vista posteriore. L’ Abarth 1000 SP mantiene quindi un’identità del tutto simile all’antesignana. Merito dell’attento lavoro di attualizzazione della Abarth 1000 SP storica che non ha lasciato spazio a compromessi.

Il telaio tubolare della storica Sport Prototipo lascia il posto a un telaio ibrido, con la cellula centrale in fibra di carbonio e l’avantreno in alluminio. L’ Abarth 1000 SP dispone di un potente motore centrale 4 cilindri sovralimentato in alluminio, da 1742 cc, capace di erogare fino a 240 CV di potenza. La raffinata meccanica della concept vanta sospensioni a triangoli sovrapposti all’anteriore, mentre al posteriore sono presenti sospensioni con schema Macpherson evoluto.

A 55 anni esatti dal debutto della sua progenitrice, l’Abarth 1000 SP, attualmente prodotta in un unico esemplare, è pronta a mettersi di nuovo in mostra e, in autunno, prenderà parte a importanti manifestazioni dedicate alle auto storiche.