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martedì 24 luglio 2018

MotoStoriche / Milano-Taranto: successo per l’edizione numero 32 dell’evento italiano dedicato agli appassionati di moto d’epoca di tutto il mondo


La partenza, a mezzanotte, dall’Idroscalo di Milano. L’arrivo, sei giorni dopo, sul Lungomare Virgilio di Taranto. In mezzo 1.800 chilometri, più di 50 ore in sella, circa 9 al giorno, posti straordinari da scoprire e assaporare, divertimento, ma anche fatica, la conoscenza di persone nuove e l’incontro con amici storici, e poi la gioia e la passione, ma anche la commozione, la solidarietà e lo spirito allegro e amichevole dei 160 equipaggi e dei 30 assaggiatori che hanno percorso l’Italia da nord a sud: ecco la Milano-Taranto 2018.

I PROTAGONISTI
Tutte le classifiche relative ai vincitori e ai posizionamenti di gara sono consultabili sul sito www.milanotaranto.it. Ma i protagonisti della Milano-Taranto 2018 sono stati, come sempre, tutti i partecipanti: appassionati di moto d’epoca, avventurieri coraggiosi e forse un po’ pazzi, che sfidano se stessi - e mettono a dura prova anche i propri mezzi - in una maratona unica al mondo e che infatti raccoglie adesioni da ogni parte del pianeta. Quest’anno i concorrenti ad arrivare da più lontano sono stati Marc Mezey e Valentino Ugolini che vivono e lavorano ad Hong Kong. Nicolas Nocent su Itom 49cc, 14 anni, il più giovane, mentre il meno giovane è stato Arcangelo Betti di 80 anni in sella ad una Gilera 6 giorni del 1967. Tutti i concorrenti si sono detti entusiasti di questa edizione della Milano-Taranto, dal percorso particolarmente bello e suggestivo oltre che ricco di emozioni, come quelle vissute prima del via, in occasione del Memorial Giovanni Agosti dedicato al concorrente morto a causa di un incidente durante la Mita del 1938.
E ovviamente protagonista è sempre il patron Franco Sabatini con tutto il Motoclub Veteran San Martino che da 32 anni organizza la rievocazione della storica maratona tenutasi dal 1937 al 1956 e che affonda le sue radici in anni ancora precedenti e in particolare nell’evento “Freccia del Sud" del 1919, “Milano-Napoli” dal 1932.

I LUOGHI
Alcuni nuovi e tanti luoghi “ritrovati” hanno visto il passaggio della maratona per moto d’epoca. Tradizionale l’appuntamento a Crema, con Piazza Garibaldi gremita nonostante l’orario, l’una di notte circa. A Ciliverghe di Mazzano sosta particolarmente gustosa e poi, alcuni chilometri dopo, a rifocillare lo spirito dei “tarantini” è stata la meravigliosa veduta dell’alba sul Lago di Garda. Schio, novità 2018, con una tradizione e una passione per i motori che ha reso unica l’accoglienza della Mita, Galliera Veneta e Breganze, con il saluto ai “cugini”, i tanti del Motoclub Laverda.
A Lendinara ancora una vivace folla ha atteso la maratona in Piazza Risorgimento e poi, passando dal Veneto all’Emilia Romagna, Argenta, festosa nelle sue tradizioni più autentiche e preziose, e Modigliana, con la visita al Museo Parilla, l’interessantissima collezione monomarca di Bruno Baccari. A Soci la scoperta di un piccolo e caratteristico centro della Toscana e il piacevole assaggio di una fresca panzanella.
Per la terza tappa c’è stato il passaggio in Umbria e in particolare a Gubbio e la sorpresa della visita di Franco Sabatini, fondatore e patron della manifestazione, e nelle Marche, con la sosta particolarmente significativa a Pievebovigliana, recentemente colpita dal terremoto, dove c’è stata la consegna ad alcuni bambini di un piccolo dono da parte del Moto Club Veteran San Martino, con la promessa di non dimenticare quella zona e di tornare al più presto. A Servigliano, Piazza Roma vestita a festa, con bandiere e sterdardi, ha offerto uno spettacolo unico e particolare, ancor più una volta riempita dei mezzi d’epoca della Milano-Taranto, e poi un po’ di mare, per rinfrescare e rilassare il corpo e la mente, a Tortoreto Lido. 
L’Abruzzo, e in particolare Alanno Scalo, è stato festa, folklore e arrosticini, poi il Molise, con Forlì del Sannio e l’affetto e l’organizzatissima accoglienza di Giancarlo Valente, e Gallo Matese, in Campania, dove l’intero paese si è mobilitato, sindaco in testa. Più avanti Venticano e Pescopagano si sono rivelati piccoli centri ricchi di bellezza e capaci di un’accoglienza memorabile, a Potenza invece c’è stata una vera e propria sosta-evento organizzata davvero in grande, con la collaborazione di Lucania Motorcycle e della Federazione Cuochi Potentini, mentre a Tricarico, in Piazza Garibaldi, c’è stato l’incontro con i “Tricarico Bikers”. Matera, sempre unica e stupenda, quest’anno ha voluto esagerare offrendo alla Mita lo spettacolo dei sassi al tramonto e, infine, come da tradizione, la Puglia, con una sorprendente novità per l’edizione 2018, Ostuni, l’incantevole “città bianca” e poi le fermate storiche: Castellana Grotte, che ha tra l’altro bissato la vittoria del Premio Miglior Ristoro ottenuta anche lo scorso anno, Martina Franca e Villa Castelli. 

I MEZZI
Per questa edizione della rievocazione storica i veicoli in gara sono stati di particolare interesse ed esclusività anche perché hanno partecipato solo mezzi immatricolati prima del 1967.
Come sempre, tanti i gioiellini di storia e di meccanica: tra questi una Norton Model 18 del 1925, una Sunbeam Model 90 del 1929, una Ajs Supersport del 1926 e una James Supersport del 1926 guidata con grazia ed eleganza dalla bella Isabelle Lodron.
E poi “Le Gloriose”, categoria alla quale appartengono i veicoli - con marche e modelli fino alle classe 175cc - che hanno partecipato alle mitiche competizioni della Milano-Taranto dal 1950 al 1956: Guzzino 65cc, Gilera Sport, Bianchi Tonale, Mi Val, Parilla Turismo, Perugina supersport, Motobi Ardizio, Devil Sport, Parilla 175 T Sport, Ganna Sport, Gilera 150 sport, Maserati Turismo, Morini Settebello, Bianchi Tonale, Laverda 100 e sport, Mv, Bianchi Freccia Celeste e anche una Taurus G15 Supersport 160 2t.

MILANO-TARANTO 2019
Le date sono già fissate, 7-13 luglio 2019, e nei prossimi mesi si inizierà a lavorare al percorso e si apriranno le iscrizioni della Milano-Taranto edizione numero 33. Sul sito www.milanotaranto.it e sulla pagina Facebook tutti i dettagli e gli aggiornamenti.

giovedì 12 luglio 2018

MotoStoriche / Milano - Taranto, il ritorno del mito


> di Luciano Passoni

Il mito si è messo in moto: giochiamo con le parole ma è tutto tremendamente serio ed importante; una corsa, una gara tra le più dure e lunghe al mondo. La MI-TA ha segnato l’epoca d’oro, contribuendo in modo determinante alla crescita e diffusione dell’industria motociclistica italiana. Così come allora, dal 1919 al 1956, lo scoccare della mezzanotte vede partire i concorrenti per il lontanissimo traguardo. 
La gara, che ha perso oggi le sue connotazioni velocistiche, viene rievocata da 32 anni. L’organizzazione è del Moto Club Veteran San Martino in Colle (PG), e nasce dall’intuizione di Franco Sabatini, nel lontano 1987, che tanti appassionati vogliano misurarsi, ancora oggi, sulle tracce delle generazioni passate. Dall’8 al 14 luglio sono circa 200 le moto, 163 le storiche, che percorreranno i 1900 km del tracciato 2018, chi con un Guzzi 65cc del 1948,con una Norton 490cc del 1925, o con qualche fiammante Moto Guzzi o Gilera, anni ’30-’50, che fanno, come allora, la parte del leone.
Una passeggiata, per modo di dire, lo slogan è infatti: “il miglior modo di girare l’Italia”, nutritissima, forse per questo, la partecipazione straniera. Aiuta certamente il paesaggio italiano, l’altro protagonista indiscusso di questa manifestazione, con i suoi borghi, i paesi, le valli, il mare: i sottofondi del panorama del “Bel Paese” che mutano ogni giorno. 


Quest’anno un avvenimento particolare, inserito nel programma ufficiale della partenza, viene dall’idea di Luciano Passoni e Domenico Parrotta, di ricordare Giovanni Agosti, pilota cremonese, perito in un incidente, in prossimità di Melegnano, dopo pochi chilometri dalla partenza da Rogoredo, durante l’edizione del 1938. L’episodio è riportato nel libro Melegnano Motori (Gemini Grafica-2017); Memorial Giovanni Agosti 1938-2018 è così diventato un riconoscimento dedicato ai piloti che partecipino alla odierna edizione con una Gilera, tale era la marca del pilota scomparso. Tre targhe, in accordo con la famiglia, la collaborazione della MI-TA storica, con disegno originale dell’artista lodigiano Alessandro Colonna e con il supporto del Moto Club Vizzolo, sono state realizzate per ricordare il motociclista vittima di un incidente, 

Domenico Parrotta, Luciano Passoni, Marco Fiorini, Dermille Cibolini
A consegnare le targhe Dermille Cibolini, figlio del concessionario Gilera di Cremona dove lavorava Giovanni; pilota lui stesso ha al suo attivo quattro MI-TA, dal 1953 al 1956, e Gaetano Buson, presidente del Moto Club Vizzolo. Le targhe sono state assegnate a Marco Fiorini (Crema) e Marc Mezey (Hong Kong) su Gilera Saturno 500, come concorrente più giovane il primo e proveniente da più lontano il secondo. Una terza targa al Registro Storico Gilera.

Domenico Parrotta, Marc Mezey, Gaetano Buson

martedì 15 maggio 2018

Milano-Taranto 1938. In ricordo di Giovanni Agosti

Melegnano, 16 maggio 1938 - L’attesa era stata tanta e la leggera pioggia, caduta tutta la giornata, non aveva scoraggiato i numerosi presenti. “Milano-Roma-Taranto: 1300 km in un fiato solo per i cavalieri dei 200 all’ora”: titolava così la Gazzetta dello Sport distribuita dai tanti strilloni presenti alla partenza da Rogoredo. Ed erano tutti lì che aspettavano; qualche fuoco acceso per riscaldare quella notte dall’aria umida, i banchetti improvvisati con pane, salame e qualche fiasco di vino che non aiutava a tenersi svegli. Qualche campione era già passato e altri stavano passando, dispersi nella polvere e nella scia dei fari al magnesio, labili tracce come stelle filanti immerse nel rumore dei motori. Ognuno coglieva un particolare: il numero di gara o la marca della moto, che poi, risuonando di voce in voce, diventavano il racconto della gara, così che tutti avevano visto, anche chi aveva perso la partita con la stanchezza e dormiva sul ciglio della strada. Si era appena spento l’eco che riportava tre rintocchi dei vicini campanili, poi un rumore, uno scoppio, un breve attimo di silenzio che apparve irreale, lo sguardo perso a cercare i fantasmi della paura e dello sgomento, qualcosa di indefinito aveva squarciato il cielo e la terra. Tutto accadde piuttosto in fretta, all’altezza del chiosco Pilla, sul confine tra San Giuliano e Melegnano, una leggera curva sulla sinistra, forse affrontata troppo velocemente, tradiva il coraggio indomito di Giovanni Agosti e la sua Gilera 500, numero 94. La moto è scivolata finendo in mezzo alla gente ed il pilota è stato sbalzato a terra dopo una paurosa capriola. Il pronto intervento del servizio d’ordine, il maresciallo Covelli e il brigadiere Russo della stazione dei Carabinieri di Melegnano, già presenti sul posto, riportava la calma e liberava la strada dove nel frattempo arrivavano altri concorrenti. 

Il pauroso incidente ha provocato una vittima: Umberto Vitaloni di Pietro, 31 anni, contadino, di Bascapè fr. Trognano. Altre 11 le persone coinvolte con ferite più o meno gravi: Amedeo Canevari di Giovanni, bracciante di Ponte Lambro, 16 anni; Dario Spinelli fu Giuseppe, lucidatore di mobili, 40 anni; Mario Diadante di G.Battista, elettricista di 33 anni, da Muggiò; i contadini Enrico Brera di Carlo, di Vistarino (PV), 27 anni, e Giuseppe Fusari di Carlo, San Giuliano M.se, 24 anni; Pietro Cremonesi fu Carlo, Melegnano, 40 anni; Marino Forti di Anselmo, carpentiere di Rogoredo, 19 anni e un suo coetaneo Giulio Annicasco di Eliseo, operaio di Locate T.; Pietro Gruppi, meccanico di San Giuliano Mse, 16 anni; Enrico Mariani di Luigi, tornitore di Rogoredo, 19 anni. Anche il ventiseienne pilota di Cremona è deceduto, troppo gravi le ferite riportate che hanno reso vani i tentativi dei sanitari dell’Ospedale di Melegnano, dove nel frattempo erano giunti il padre Umberto e la madre Teresa Calvi. Con loro Luigi Cibolini, concessionario Gilera di Cremona, dove l’Agosti lavorava come meccanico. La salma è già stata consegnata ai parenti; le esequie si terranno nella Chiesa di San Michele, per poi essere tumulata nel Civico Cimitero della sua città natale.

> Credits: Luciano Passoni

domenica 22 aprile 2018

Il percorso della Milano-Taranto 2018


Padova, Arezzo, Colli del Tronto, Caserta, Matera, Taranto: sono queste le tappe della 32esima edizione della Milano-Taranto che si terrà dall’8 al 14 luglio 2018.
Si attraverseranno, come sempre, strade panoramiche e territori ricchissimi di risorse storiche, monumentali e naturalistiche che solo in moto possono essere goduti appieno, cogliendone fino in fondo l’atmosfera, l’identità, la bellezza. Le tappe saranno poi intervallate anche da quattro soste giornaliere che verranno individuate nelle prossime settimane, ognuna delle quali sarà l’occasione per rifocillarsi ed assaporare specialità della gastronomia regionale: le soste sono organizzate grazie alla collaborazione di amministrazioni comunali, pro loco e moto club.
Dieci sono le regioni interessate: Lombardia, Veneto, Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia. Ma tutti i numeri che caratterizzano la Milano-Taranto sono, anche quest’anno, importanti: circa 1.800 chilometri da percorrere, quasi 200 centauri iscritti e quindi altrettante moto partecipanti, 35 assaggiatori.

Per questa edizione della rievocazione storica i veicoli in gara sono di particolare interesse ed esclusività anche perché a partecipare sono solo mezzi immatricolati prima del 1967. Come sempre, tanti veri gioiellini di storia e di meccanica parteciperanno alla maratona: alcune “chicche” sono rappresentate ad esempio da una Bmw R5 500cc del 1937 e da una Bmw R57 500cc del 1929, entrambe in rappresentanza del gruppo del C.A.M.E.R. - Club Auto Moto d’Epoca Reggiano.

A sfrecciare per le strade del centro Italia questa estate ci sarà anche una Sunbeam Model 90 493cc del 1929 che fa parte di una numerosa squadra di concorrenti austriaci che porterà alla Mita 2018 importanti moto degli anni '20.

E poi ci sono “Le Gloriose”, categoria alla quale appartengono i veicoli - con marche e modelli fino alla classe 175cc - che hanno partecipato alla Milano-Taranto dal 1950 al 1956. Sono 33 quelle selezionate: ci sono Guzzino 65cc, Gilera Sport, Bianchi Tonale, Mi Val, Parilla Turismo, Perugina supersport, Motobi Ardizio, Devil Sport, Parilla 175 T Sport, Ganna Sport, Gilera 150 sport, Maserati Turismo, Morini Settebello, Bianchi Tonale, Laverda 100 e sport, Mv, Bianchi Freccia Celeste e anche una Taurus G15 Supersport 160 2t.

Per tutti i partecipanti e gli appassionati l’appuntamento per la partenza è, come sempre a mezzanotte, dall'Idroscalo di Milano, l’8 luglio 2018, mentre l’arrivo è previsto per il 14 luglio sul Lungomare Virgilio di Taranto.

Per tutte le informazioni tecniche e gli aggiornamenti si può consultare il sito www.milanotaranto.com o seguire la pagina Facebook "Milano Taranto".



Milano-Taranto, un po' di storia

Nacque, con il nome di "Freccia del Sud" nel 1919, un raid motociclistico da Milano a Caserta che nel 1932 diventò “Milano-Napoli” e nel 1937 "Milano-Roma-Taranto". Si correva tutta d'un fiato, con la manetta del gas tirata sempre al massimo. Soste solo per il rifornimento e l'assistenza. Una maratona contro il tempo, massacrante, difficile e impegnativa. Una corsa per centauri veri.

Ultima edizione nel 1956, poi il tragico incidente di Guidizzolo, durante la Mille Miglia del 1957, segnò la fine delle competizioni stradali.

Da 32 anni tuttavia, la Mita rivive grazie all'impegno e alla passione di Franco Sabatini, patron del Moto Club Veteran S. Martino di S. Martino in Colle (Pg).