lunedì 6 agosto 2018

Al Trofeo Scarfiotti Storico Stefano Peroni su Martini Bmw vince al fotofinish


L’11° Trofeo Lodocvico Scarfiotti Storico ha confermato le attese della vigilia e la gara marchigiana organizzata dal Gruppo Sportivo dell’Automobile Club Macerata, 6° round di Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche si è rivelata in tutta la sua selettività ed il suo fascino. Ha vinto per soli 3 decimi di secondo Stefano Peroni su Martini MK32 BMW da 2000 cc, il pilota e preparatore fiorentino ha sbaragliato il 5° Raggruppamento, dove ha pesantemente allungato nella classifica tricolore, ma con il tempo di 4’19”60 al fotofinish, ha avuto la meglio sull’esperto senese del team Italia Uberto Boncci sulla Osella PA 9/90 BMW, il vincitore del 4° Raggruppamento, che nel tentativo di sferrare l’attacco alla vetta della corsa, ha commesso un errore in un tornate pagandolo caro in termini di tempo sugli 8,877 Km che uniscono Sarnano alla vetta del Sassotetto. Una bella sfida per l’ideale classifica assoluta tra il vincitore del 5° e del 4° raggruppamento. Sull’ipotetico podio di gara anche il pisano della Scuderia Bologna Squadra Corse Piero Lottini al volante della Osella PA 9/90 BMW di 4° Raggruppamento, categoria che ha visto riaprirsi i giochi dopo la toccata all’anteriore che ha rallentato il milanese Walter Marelli, che ha pagato con l’errore l’esordio sul Sassotetto ed il tentativo di attacco al vertice sulla scattante Osella PA 9/90 BMW di classe 2000, con cui è salito comunque sul 3° gradino del podio di raggruppamento.


-“Una grande gioia vincere una gara così difficile e con un tempo che gratifica gli sforzi ed il lavoro svolto - commenta Peroni - dopo le prove travagliate di ieri non avrei scommesso su un risultato tanto positivo”-.
-“Perdere il miglior tempo in gara per 3 decimi brucia un pò è chiaro - ha detto Bonucci - rimane la bella vittoria di raggruppamento che riapre i giochi e questo è positivo. Quando si attacca il vertice anche l’imperfezione è da mettere in conto”-.
-“Una bella gara - sono le parole di Lottini - abbiamo attaccato in gara dopo che ci è mancata una manche di prove per la pioggia e quindi anche riferimenti più precisi”-.

Dietro ai primi tre, ottima prestazione per l’esperto pilota di Osimo Antonio Angiolani, 2° di 5° Raggruppamento con la March 783 F3 con motore Toyota, con cui si è ben messo in evidenza sin dalle ricognizioni ed ha preceduto sul podio una sempre incisiva piemontese della Valdelsa Classic Chiara Polledro sulla Formula Abarth SE003 di classe 1000, la prima lady in classifica con il 9° tempo generale. 
Quinto tempo in generale e successo di 3° Raggruppamento per il milanese della Racing Club 19 Andrea Fiume sulla Osella PA 8/9 BMW, che grazie ad una scelta di gomme azzeccata, ha potuto guadagnare punti preziosi e difendersi da uno scatenato emiliano Giuseppe Gallusi che con la Porsche 911 come sempre è stato molto insidioso e si è portato al 2° posto di categoria con il 7° tempo in assoluto, interpretando alla perfezione il lungo ed impegnativo tracciato. 
Terzo nel combattuto 3° Raggruppamento Aldo Pezzullo che ha vinto la classe 1300 delle biposto sulla Lola con motore Dallara. Sesto tempo nella generale e ancora una importante e determinante vittoria in 1° Raggruppamento per il fiorentino Tiberio Nocentini, che è stato ancora una volta imprendibile sulla Chevron B19 Cosworth, contenendo l’avvicinamento in classifica tricolore, di Angelo De Angelis sulla Nerus Silhouette che ha duellato per il 2° posto con Antonio Di Fazio, terzo con la NSU Brixner, rispettivamente a pieno di punti nelle classi 1600 e 1300 delle sportscar. 
Ancora una maiuscola prestazione con vittoria di 2° Raggruppamento per l’emiliano Giuliano Palmieri che a Sarnano a usato la potenza della muscolosa De Tomaso Pantera, che ha domato con esperienza e bravura, anche se il corregionale e compagno di colori Bologna Squadra Corse Idelbrando Motti sulla Porsche Carrera RS ha realizzato il 10° tempo in assoluto e guadagnato altri importanti punti tricolori. Terza piazza di categoria per il primo tra le vetture turismo, Mario Straffi, pilota della Pave Motorsport che sulla Fiat 128 si è aggiudicato la classe T1300. Sempre in 3°Raggruppamento il successo in classe GTS oltre 2500 è stato per il siciliano Salvatore Leone Patamia, portacolori CST Sport sulla Porsche 911 della SPM, ala sua prima volta a Sarnano, dove ha preceduto il migliore di classe GTS 2000, il driver di casa Giacinto Giacchè sulla Fiat 131 Abarth. 
In 4° Raggruppamento ha guadagnato i punti della Sport Nazionale delle biposto Dino Valzano sulla Symbol, grazie al 4° posto di categoria, davanti alle prime due auto coperte: l’agile BMW M3 di Francesco Menichelli e la Renault 5 GT del siciliano della Speed Motor Giovani Grasso, entrambe di gruppo N. Per il 1° Raggruppamento tra le auto coperte il lombardo Sergio Davoli si è imposto in GT 2000 con la Porsche 911 T, precedendo l’ottimo piemontese Maurizio Primo che sulla perfetta Alfa Romeo GT Junior del 1967 ha sbaragliato la classe T1300 con il 5° posto di raggruppamento. 6° posto di categoria per l’appassionato orvietano Tonino Camilli sulla bella ed ammirata Fiat 1100 Ala D’Oro con cui ha fatto ancora il pieno di punti in classe BC 1150.

Classifica di raggruppamento: 1°: 1 Nocentini (Chevron B19) in 4’56”41; 2 De Angelis (Nerus Silhouette) a 27”35; 3 Di Fazio (NSU Brixner) a 32”28. 2°: 1 Palmieri (De Tomaso Pantera) in 5’07”20; 2 Motti (Porsche Carrera RS) a 3”46; 3 Straffi (Fiat 128) a 42”56. 3°: 1 Fiume (Osella PA 8/9 BMW) in 4’52”57; 2 Gallusi (Porsche 911) a 12”26; 3 Pezzullo (Lola Dallara 590T) a 27”59. 4°: 1 Bonucci (Osella PA 9/90 BMW) in 4’19”91; 2 Lottini (Osella PA9/90 BMW) a 14”12; 3 Marelli (Osella PA 9/90 BMW) a 54”50. 5°: 1 S. Peroni (Martini MK32 BMW) in 4’19”60; 2 Angiolani (March 783 F3) a 24”52; 3 Polledro (F. Abarth 003) a 50”55.

Velocità Salita / Coppa delle Nazioni da record a Hillclimb Masters

Le iscrizioni per i piloti non sono ancora aperte, ma i FIA Hillclimb Masters, in programma a Gubbio dal 12 al 14 ottobre, sono già certi di battere un record: quello del numero di squadre nazionali iscritte alla Coppa delle Nazioni.
La gara biennale dei Masters di cronoscalata non è solo una competizione individuale, dove i piloti delle quattro categorie in lizza cercheranno di vincere l'oro, l'argento o il bronzo. Sin dalla loro creazione nel 2014, i Masters includono anche una Coppa delle Nazioni. In una disciplina a priori molto individualistica - dove il pilota e la sua macchina sono soli di fronte alla strada ed al cronometro - i Masters sono riusciti ad aggiungere alla sfida il concetto di sport di squadra, attraverso appunto la Coppa delle Nazioni. Ogni ASN (federazione) può registrare una formazione di 4 piloti ed il principio è quello di premiare la squadra migliore in fatto di regolarità. Una nazione che ingaggia solo vetture turismo può quindi rivendicare la vittoria, così come una nazione con prototipi e piloti in grado di puntare ad una vittoria individuale assoluta. Nel 2014 c'erano 12 squadre nazionali, nel 2016 14. Ora le squadre nazionali annunciate per i Masters a Gubbio il 12-14 ottobre sono 20. Un record nella storia di questi Masters.

Per la cronaca, l'Italia ha vinto nel 2014, la Slovacchia nel 2016, la Svizzera ottenendo sempre il secondo posto. Questi tre paesi saranno ovviamente tra le squadre partecipanti quest'anno. Già presenti nel 2014 e/o 2016, Francia, Repubblica Ceca, Belgio, Lussemburgo, Gran Bretagna, Irlanda, Germania, Polonia, Romania, Bulgaria e Grecia hanno ciascuno nominato il loro capitano ed annunciato che schiereranno una squadra a Gubbio. Di tutte le nazioni iscritte alle precedenti edizioni, solo l'Austria (sebbene due volte terza) mancherà all'appello.

Altre sei ASN parteciperanno per la prima volta all'avventura: Portogallo, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Slovenia e Malta.

L'iscrizione di queste 20 ASN è un primo passo. Il secondo consisterà, per i capitani designati, nel selezionare i 4 piloti che difenderanno i colori del proprio paese. Tali designazioni dovranno essere ufficializzate entro il 21 settembre.

Velocità Salita / Claudio Gullo su Honda Civic vince anche al Trofeo Scarfiotti


Claudio Gullo continua la sua marcia inarrestabile nel CIVM, praticamente imbattibile la sua Honda Civic RS 2000 nella relativa classe. Il pilota lamentino porta così a 7 le vittorie ottenute quest’anno. 
Questa volta sono le salite marchigiane a fare da teatro al 28° Trofeo Scarfiotti Sarnano-Sassotetto, gara in salita che onora la memoria del grande pilota marchigiano, deceduto in corsa nel 1968, che è stato, in due occasioni, campione europeo della montagna, nonché vincitore con i prototipi, a Le Mans, Sebring, Nurburgring e Monza. Sua l’ultima vittoria italiana, con Ferrari, nel GP d’Italia a Monza nel 1966. 
Particolare soddisfazione in tutto il team, sia per l’ottimo tempo ottenuto, 5.16.36, e anche per avere superato le verifiche tecniche di fine gara, giusto per smentire qualche voce di troppo su presunte irregolarità tecniche, alla luce della netta superiorità messa in mostra in tutta la stagione.
(Luciano Passoni)

Velocità Salita / Vittoria di Christian Merli su Osella Zytek al 28° Trofeo Lodovico Scarfiotti


Christian Merli sulla Osella FA 30 EVO Zytek di gruppo E2SS, ha vinto il 28° Trofeo Lodovico Scarfiotti, percorrendo gli 8,877 Km della Sarnano - Sassotetto in 3'44"97. Il pilota della Vimotorsport, attualmente leader del Campionato Europeo, si è portato nuovamente in testa anche alla classifica tricolore, con la vittoria alla gara marchigiana organizzata dal Gruppo Sportivo dell'Automobile Club Macerata, 7° round del Campionato Italiano Velocità Montagna. Merli ha usato al meglio le regolazioni studiate in prova ed ha amministrato nelle battute finali il vantaggio accumulato grazie al rendimento immediato delle gomme Avon. Seconda posizione per Michele Fattorini, anche il portacolori della Speed Motor su Osella FA 30 Zytek, con cui ha finalmente concretizzato un risultato all'altezza delle potenzialità di pilota e vettura, dopo molto lavoro necessario per superare noie di gioventù alla nuova prototipo monoposto. Terzo sul podio il sardo di CST Sport Omar Magliona, che sulla Norma M20 FC è ora tornato ad inseguire seppur di mezzo punto nella classifica tricolore, ma sempre saldamente in testa al gruppo E2SC. Il sassarese ha pagato forse una strategia eccessivamente conservativa nella scelta di gomme Pirelli, ma è msoddisfatto dalla sua migliore prestazione di sempre a Sarnano. 

-"Vincere una gara difficile come la Sarnano - Sassotetto da una gioia particolare certamente - dichiara Merli - per noi è una gratificazione speciale poiché sappiamo che nelle gare lunghe possiamo soffrire sul finale, ma le scelte fatte si sono rivelate efficaci. Abbiamo cercato di rilanciarci anche in CIVM"-. 

-"Non riesco quasi a crederci e penso al lavoro della squadra, di mio padre Fabrizio, ad Enzo Osella e tutti tecnici e meccanici, oltre che al perfetto lavoro delle gomme Avon - ha spiegato un emozionato Fattorini - dopo un anno a mandare giù bocconi amari, finalmente si è concretizzato un buon risultato. Ora ci siamo. Per me è come una vittoria arrivare secondo dietro un grande pilota come Merli"-. 

-"Sono soddisfatto perché ho ottenuto il mio miglior tempo di sempre qui. Ho pagato una scelta di gomme troppo dura - commenta Magliona - la strategia è stata forse troppo azzardata ed ancora una volta è stata l'inezia di un decimo di secondo a privarmi del 2° posto, ma rimaniamo in piena corsa campionato"-. 

Sotto al podio ha chiuso il catanese Domenico Cubeda su Osella FA 30 Zytek, all'alfiere della omonima scuderia di famiglia è certamente mancata la seconda manche di ricognizione del sabato, fondamentale per l'esordio con la potente prototipo monoposto sul difficile tracciato. Top five completata dal sempre convincente Angelo Marino, il giovane salernitano che anche sul Sassotetto ha saputo far valere il feeling con la potente Lola B99/50 Zytek. Sesta piazza per Federico Liber, il veneto tornato a difendere la testa del tricolore Sportscar Motori Moto sulla Gloria C8P, con cui si è imposto anche nella classe 1600 delle monoposto, davanti ai duellanti per la classe E2SC 1000 e per il podio della "Motori Moto": Ivan Pezzolla, che si è imposto con il 7° tempo assoluto sulla Osella PA 21 BMW, precedendo il lucano Achille Lombardi sulla Osella PA 21 Jrb del Team Puglia, sulla quale ha solo recriminato qualche personale imperfezione di guida. Nona piazza per il rientrante sardo Sergio Farris sulla Osella PA 2000, con cui ha dovuto riprendere il giusto ritmo su uno dei tracciati più difficili. 

Brillante decima posizione assoluta ed en plein di vittorie in gruppo E2SH per Manuel Dondi, il bolognese che ha pesantemente allungato in vetta con la perfetta Fiat X1/9 con motore Alfa Romeo, che ha avuto ancora nell'agilità il suo elemento di forza. Molto vicini sul podio di gruppo sono saliti il lucano Carmine Tancredi che a Sarnano ha trovato un ottimo set up per la BMW M3 Cosworth con cui ha duellato con l'ascolano del Gruppo Sportivo AC Ascoli Alessandro Gabrielli sempre più incisivo con l'Alfa 4C Picchio ora a punto. Sotto al podio anche l'altra silhouette di derivazione Alfa 4c, la MG AR 001 Furore con motore Zytek del teramano Marco Gramenzi, ancora con il gap della mancanza di un servosterzo adeguato. 

Marco Iacoangeli ha centrato il secondo successo consecutivo nell'emozionante gruppo GT, il pilota e preparatore romano ha opportunamente regolato l'assetto della BMW Z4 GT3 in relazione alle efficaci gomme Pirelli, dopo le prove ed in gara ha portato il redditizio affondo rendendo sempre più appassionante la sfida tricolore con il foggiano della AB Motorsport Lucio Peruggini sulla Ferrari 458 GT3, che ha chiesto il massimo alla supercar ed agli pneumatici Avon. Tra i due ala fine 1"48 il gap. A ridosso dei primi, il gentleman partenopeo Piero Nappi che prosegue con rapidità e profitto l'adeguamento alle salite della Aston Martin Vantage. Il padovano di Superchellege Roberto Ragazzi su Ferrari 458 ha fatto bottino tricolore utile alla rimonta in classifica GT Cup. Sfortuna per Luca Gaetani su Ferrari 458 uscito di scena anzitempo. 

Colpo di scena in gruppo E1 dove con una maiuscola prestazione in gara ha vinto il napoletano della Scuderia Vesuvio Luigi Sambuco al volante di un'Alfa 155 di classe 2000, perfetta e precisa in ogi fase della corsa e pronta a balzare definitivamente in testa quando il leader tricolore Marco Sbrollini su Lancia Delta EVO è stato costretto allo stop per un guasto. Seconda piazza per l'orvietano Daniele Pelorosso concreto sulla Renault Clio Cup, il pilota umbro a fine gara si è complimentato con il vincitore. Sul podio anche il giovane pugliese Andrea Palazzo che ha attaccato con tenacia ed è stato perfettamente coadiuvato dalla Peugeot 308 Racing Cup curata dalla AC Racing, con cui è in testa alla classe 1600 turbo, dove ha preceduto in gara il corregionale Vito Tagliente su auto gemella di preparazione DP Racing. Nella classe 1600 aspirata ancora una prova di forza di Giuseppe Aragona con la perfetta Peugeot 106, mentre tra le cilindrate fino a 1.4 successo per l'abruzzese Antonio Di Giambattista su Citroen C1. Per le classi regine, in oltre 3000 è tornato al successo Roberto Di Giuseppe su Alfa 155 GTA e per la classe 3000 Amedeo Pancotti su BMW M5. 


domenica 5 agosto 2018

Regolarità AutoStoriche / Mario Passanante si conferma al Trofeo Cave di Cusa


Il campobellese Mario Passanante, navigato da Francesco Messina, vince il Trofeo Cave di Cusa, nona prova del Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche - Cireas, andato in scena questo fine settimana per la prima volta in Sicilia nel Trapanese.

L’appuntamento, organizzato dall’associazione Cave di Cusa presieduto da Giovanni Bianco, con il supporto dell’automobile Club di Trapani con il presidente Giovanni Pellegrino, si è snodato lungo gli splendidi passaggi del Mazarese, tra natura incontaminata e mare cristallino, toccando 9 Comuni, in 74 prove e con 32 concorrenti al via. Passanante ha guidato la classifica generale, combattendo sul filo delle penalità con il palermitano Giovanni Moceri, in gara con la moglie Valeria Dicembre, sull’ammiratissima Fiat 508 C del 1939 della Loro PIana Classic di 1 Raggruppamento. Il campobellese ha confermato il suo vantaggio su Moceri già prima della prova in notturna, quando il palermitano avrebbe potuto ridurre il gap e insidiare la testa di gara, ma ha dovuto cedere definitivamente per colpa di un guasto ai fari della vettura anteguerra. Morale pilota e navigatrice hanno guidato praticamente al buio per le penultime due prove, perdendo consistentemente terreno rispetto ai diretti inseguitori ottenendo in ogni caso la migliore media di gara a 5,90 e la vittoria del 1 Raggruppamento. 


Soddisfatto Mario Passanante, già vincitore del Tricolore 2018 di regolarità e autore anche dell’acuto in classifica Top Car. “Vincere in casa - ha detto Passanante - ha un valore inestimabile. La gara è stata ben disegnata, dalla ineccepibile organizzazione e soprattutto ha dato spazio a tanti talenti, soprattutto giovani, di cui sicuramente sentiremo parlare in futuro. Il campionato è stato invece molto combattuto. Avrei preferito lottare con più equipaggi che invece hanno preferito non dare lustro con la loro presenza, quando il campionato era già più o meno deciso, avendo io vinto diverse gare. Ma va bene così, è stata una stagione esaltante, per me e la mia scuderia la F.M. Franciacorta Motori che ringrazio per il supporto”.


Secondo della classifica Generale e terzo in Top Car, l’equipaggio composto dall’equipaggio Ippolito Ippolito, Leonardo e Giuseppe, sulla fida A112 della A.S.D. Cave di Cusa. “Il percorso - spiega Leonardo Ippolito - ha offerto opportunità importanti e una grande accessibilità, grazie anche a condizioni orografiche da dolci scollinamenti, tipici del territorio”. 
Terzo sul podio della generale, il campobellese Angelo Accardo navigato da Filippo Becchina sulla Fiat 1100/ 103 E del 1957 della F.M. Franciacorta Motori con la quale hanno conquistato la prima posizione del 2 Raggruppamento e la seconda piazza in Top Car. “E’ stata una gara dal grande spessore tecnico - ha detto Accardo - di livello assoluto e che ci ha visti coinvolti in una battaglia tra Top assolutamente serrata. Per noi in gara con una vettura del 1957, stare in mezzo alle agguerrite e agili 112 è stata una impresa degna di nota. Siamo felicissimi”. 
In evidenza in Classifica generale e primi di 9 Raggruppamento, ancora un equipaggio locale, quello composto da Angelo Accardo e Paolino Messina, fratello del navigatore di Passanante su Autobianchi Y10 del 1987. Tra le lady, l’acuto è stato di Tiziana Emilia Polizzi che navigava Giampiero Indelicato su A112. Ha sfiorato tale primato la navigatrice dell'instancabile Francesco Commare, l’esperta Roberta Trombetta.


Ha invece pagato qualche errore di interpretazione del percorso la giovanissima locale Martina Montalbano, in gara con il padre, l’esperto Salvatore su A112 della Cave di Cusa. Tra i giovani, si è messo in evidenza Alfonso Tumbarello che ha ritirato la coppa Under, al termine della gara sulla A112 di 7 Raggruppamento con il padre Rocco. 
Tra gli equipaggi in gara, anche quello composto da Giacomo Buffa e Vito Gullotta su una Alfa Romeo dl 1970: Buffa è figlio di Nino Buffa, sindaco di Campobello che nel 1962 diede vita per la prima volta ad una gara di regolarità in Sicilia. La gara, diretta da Marco Cascino si è corsa in un clima tipicamente estivo ed ha visto annullate sole 4 prove su 74 in programma. 
La gara si è corsa nel ricordo di Stefano Margiotta, indimenticato regolarista, padre di Nino, recentemente scomparso. Soddisfatto il presidente dell’automobile Club Trapani Giovanni Pellegrino: “Abbiamo cercato di coniugare le eccellenze del territorio - ha detto Pellegrino - partendo da quelle dei nostri regolaristi sino a quelle paesaggistiche ed enogastronomiche. E’ stata una bella gara e siamo felici si siano divertiti tutti. Chiaramente diamo l’arrivederci al prossimo anno”. 


venerdì 3 agosto 2018

Trenord per il Formula 1 Gran Premio Heineken d'Italia 2018


Trenord "scalda i motori" per il Formula 1 Gran Premio Heineken d'Italia 2018: l'azienda lombarda di trasporto ferroviario propone biglietti speciali a partire da 5 euro e treni straordinari per raggiungere da Milano l'Autodromo di Monza. E per chi acquista il biglietto del treno online sono previsti sconti fino al 25% per l'ingresso all'Autodromo di Monza, per assistere alle prove e alla gara.

I treni straordinari per la gara
Domenica 2 settembre 21 corse straordinarie collegheranno Milano Centrale e la stazione di Biassono Lesmo Parco, attigua all'ingresso D del circuito. Sarà possibile viaggiare a bordo dei treni speciali acquistando un biglietto andata e ritorno al costo di soli 5 euro.

Servizio Milano Centrale - Biassono Lesmo Parco. Nel giorno della gara ogni mezz'ora tra le ore 7.30 e le ore 13.00 un treno partirà da Milano Centrale per Biassono Lesmo Parco, per un totale di 12 corse senza fermate intermedie.

Servizio Biassono Lesmo Parco - Milano Centrale. Per il ritorno a Milano Centrale saranno 9 le corse in partenza da Biassono Lesmo Parco ai seguenti orari: 16.32; 16.47; 17.02; 17.17; 17.32; 17.51; 18.17; 18.47 e 19.17. Le corse di ritorno effettueranno anche la fermata intermedia di Monza.

I biglietti speciali per gara e prove
Oltre al biglietto andata e ritorno Milano Centrale-Biassono Lesmo Parco a 5 euro per domenica 2 settembre, Trenord propone ai tifosi il biglietto speciale"Trenord Day Pass" che si potrà utilizzare nel giorno della gara e anche nelle giornate di prove, dal 30 agosto al 1 settembre.

"Trenord Day Pass" è un biglietto andata e ritorno valido per un adulto e più ragazzi (fino a 13 anni compiuti) legati da un rapporto di parentela che permette di raggiungere Monza o Biassono Lesmo Parco da qualsiasi stazione della Lombardia a un costo di 13 euro. Domenica 2 settembre il "Trenord Day Pass" potrà essere utilizzato anche sui treni speciali in servizio tra Milano Centrale e Biassono Lesmo Parco

Sconti fino al 25% sugli ingressi all'Autodromo di Monza
Anche quest'anno la partnership tra Trenord e Autodromo Nazionale Monza offre a chi acquista il biglietto del treno online sconti fino al 25% sui biglietti d'ingresso al circuitonelle giornate di prova e/o di gara.

Per usufruire degli sconti sugli ingressi in Autodromo, è necessario che il biglietto ferroviario venga acquistato solo ed esclusivamente online sull'e-Store di Trenord.
In fase di acquisto online del biglietto Trenord, verranno emessi un codice promozionale e una password per accedere a un'area riservata sul sito dell'Autodromo (www.monzanet.it) tramite cui i clienti potranno usufruire dello sconto, scegliendo una delle numerose opzioni tra ingressi singoli e abbonamenti per assistere al weekend di prove e gara.

I biglietti speciali sono in vendita anche nelle biglietterie Trenord, nei My Link Point di Milano Cadorna e Milano Porta Garibaldi, nei punti vendita esterni, nei distributori automatici di stazione e online sull'e-store di Trenord.

Il regolamento dell'iniziativa, le modalità di acquisto e di utilizzo dei biglietti speciali per arrivare in treno al Formula 1 Gran Premio Heineken d'Italia 2018 a Monza sono consultabili sul sito Trenord.it e sulla App di Trenord.

Coppa d’Oro delle Dolomiti 2018: Belometti e Vavassori su Lancia Lambda Casaro del 1929 si ripetono a Cortina


La Coppa d’Oro delle Dolomiti 2018 si è conclusa con la vittoria dell’equipaggio formato da Andrea Belometti e Doriano Vavassori su Lancia Lambda Casaro del 1929, che trionfa a Cortina per il secondo anno di fila. Belometti e Vavassori si aggiudicano quindi il Trofeo Ubi messo in palio per i vincitori della Coppa d'Oro delle Dolomiti. Al secondo posto dopo una bella rimonta si piazzano Francesco e Giuseppe Di Pietra su Fiat 508 C del 1938. Sul terzo gradino del podio si sono piazzati Andrea Vesco e Andrea Guerini su Fiat 508 S Balilla Sport del 1934. 
Passo Giau e Passo Tre Croci nella prima giornata e Passo Falzarego e Tunnel del Pocol nella seconda giornata hanno richiesto impegno e nervi saldi agli equipaggi in gara. E’ stata una due giorni molto intensa lungo le strade delle Dolomiti Bellunesi che ha visto un confronto al vertice con continui cambiamenti in classifica. 

“Sono stati due giorni intensi e bellissimi - ha dichiarato Andrea Belometti - le prove in programma erano all'altezza della situazione, un po' di fortuna mi ha aiutato. E' un grandissimo onore aver vinto davanti ad avversari così forti. C'è poco da aggiungere sulla meraviglia dello scenario delle Dolomiti, il percorso è stato veramente bello e l'organizzazione è stata ottima". 

Al termine della gara il Presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani ha speso parole entusiastiche per la Coppa d'Oro delle Dolomiti: “L'evento è andato molto bene denotando una crescita tecnica e di spettacolarità nonostante un ritardo burocratico indipendente da ACI, ACI Belluno, ACI Storico e ACI Sport . Il mondo dell'Heritage attrae i grandi marchi. Il nostro obiettivo è che un sempre maggior numero di collezionisti provenienti da tutto il mondo vengano coinvolti da questi eventi nel nostro territorio che può offrire splendidi scenari". 

Tra le auto da citare per la loro particolarità estetica e la loro storia figurano la Lotus Eleven Le Mans del 1956 guidata dal Presidente di A.C. Palermo Angelo Pizzuto in coppia con Annalisa Himara Bottini e l'Alfa Romeo 1900 Tour del 1952 guidata da Will e Keith Roberts che partecipò alla Coppa d'Oro “storica” del 1953. 




Tra i premiati Giordano Mozzi e Stefania Biacca su Triumph Tr 2 1955 per aver vinto la classifica di media. Salim Al Rifai e Giuliana Vecchi dagli Emirati Arabi Uniti su Porsche 356/1500 Speedster del 1955 si sono aggiudicati il trofeo quale migliore equipaggio straniero. Loro Piana si è aggiudicata il premio come miglior scuderia. Andrea Belometti e Doriano Vavassori si sono aggiudicati oltre alla vittoria in classifica generale anche i premi quali migliori vetture Ante 1957 con la Lancia Lambda Casaro del 1929, nella categoria Top Driver e nella classifica del primo raggruppamento. Mozzi e Biacca hanno vinto la classifica del secondo raggruppamento, Zanasi e Bertini su Volvo P1800 Jensen si sono affermati nel terzo raggruppamento. Il quarto raggruppamento è stato vinto da Leonardo Fabbri e Vincenzo Bertieri su Volvo PV 544 del 1965 e infine Massara e Schira hanno vinto il trofeo del quinto raggruppamento su Alfa Romeo 1750 Spider V del 1969. 

Questa edizione è la prima prova del Campionato Italiano Grandi Eventi 2018, organizzata da ACI Belluno in collaborazione con Automobile Club d’Italia e patrocinato da ACI Storico. Coppa d’Oro delle Dolomiti, si avvale anche del patrocinio di Senato della Repubblica, Regione Veneto, Provincia di Belluno, Comune di Belluno e Cortina Dolomiti. 

- Credits: www.clubacistorico.it

La nuova Lamborghini Aventador SVJ a tempo di record al Nürburgring-Nordschleife


La nuova Lamborghini Aventador SVJ, la cui presentazione è prevista nelle prossime settimane, ha conquistato il record sul giro delle vetture di serie al Nürburgring-Nordschleife, registrando un tempo di 6'44.97 minuti. 

L’Aventador SVJ, ancora in versione camouflage e guidata dal pilota ufficiale Lamborghini, Marco Mapelli, ha affrontato la prova sul circuito da 20,6 km. La sfida si è svolta sotto la direzione del team di Ricerca e Sviluppo Lamborghini, con la collaborazione del pilota e dei tecnici Pirelli. Telecamere interne ed esterne e un sistema di telemetria completo – sottoposti all'attenta supervisione del personale di Remak, che si è occupato della certificazione GPS e dei tempi utilizzando la strumentazione VBOX-Racelogic – hanno accompagnato questa impresa su pista della Aventador SVJ, svoltasi nel corso di una sessione in esclusiva sul Nürburgring-Nordschleife. 




“Abbiamo inserito il suffisso Jota nel nome Aventador SVJ per portare avanti la tradizione con cui vengono indicate le vetture più orientate alle performance in pista. Questa nuova auto rappresenta la massima espressione delle tecnologie messe a punto da Lamborghini per la produzione di vetture supersportive, spingendosi ben oltre gli attuali livelli prestazionali di riferimento”, ha dichiarato il Chairman e Chief Executive Officer di Automobili Lamborghini, Stefano Domenicali. “La conquista del record sul giro al Nürburgring, ancora prima della sua presentazione ufficiale, prevista ad agosto durante la Monterey Car Week in California, non fa che riconfermare la nostra competenza nell'uso di tecnologie rivoluzionarie e nella creazione di progetti superlativi. La SVJ è una supersportiva all'apice delle prestazioni, che garantisce allo stesso tempo un piacere di guida senza paragoni.” 

“Questa è l’ennesima dimostrazione delle eccezionali capacità e del lavoro di squadra di cui è capace lo staff di Automobili Lamborghini: dal team R&D ai test driver, senza dimenticare ovviamente partner preziosi come Pirelli.” ha aggiunto Maurizio Reggiani, Chief Technical Officer. 

La Lamborghini Aventador SVJ è stata pensata per offrire una potenza ancora maggiore, con materiali leggeri che hanno consentito di ottenere un miglior rapporto peso-potenza: appena 1,98 kg/CV. E’ dotata del sistema di aerodinamica attiva ALA 2.0, un brevetto Lamborghini, con aero vectoring per garantire i migliori livelli di handling e downforce, oltre a nuove specifiche aerodinamiche pensate specificamente per la SVJ.


AutoCorse / Debutto positivo di Target Racing alla 24 Ore di Spa


Un podio conquistato prima di tutto con coraggio e passione. Il debutto nella 24 Ore di Spa-Francorchamps per il team Target Racing si è tradotto nel secondo posto di classe. Un risultato straordinario, quello ottenuto da Stefano Costantini, Sylvain Debs, Bernard Delhez e Alberto Di Folco (quest'ultimo unico pilota Silver dell'equipaggio e il solo a prendere parte per la prima volta alla "maratona" Belga), i quali si sono alternati al volante di una Lamborhini Huracán GT3.

Ma il secondo posto tra gli AM è stato anche frutto dell'impegno, della dedizione di tutti gli uomini della squadra guidata da Roberto Venieri. Il podio per tutti loro (piloti inclusi ovviamente) rappresentava un sogno. Un sogno sicuramente difficile da realizzare, anche alla luce del livello di questa gara e della competitività degli altri equipaggi anche in termini di maggiore esperienza.

Il lungo weekend di Spa si è aperto con il settimo crono di classe nelle qualifiche del giovedì, sulla base della media dei migliori tempi fatti segnare da ciascun pilota. A prendere il via sabato pomeriggio è stato quindi Costantini. Il romano ha gestito al meglio le concitate fasi iniziali, concludendo il suo primo "stint" di guida in maniera impeccabile. Stesso discorso per Di Folco, Delhez e Debs che gli sono subentrati nell'ordine al volante.

Da lì in avanti ogni cosa ha funzionato sempre in maniera perfetta: nessun problema di natura meccanica ed un passo costantemente veloce ha permesso alla vettura del team Target Racing di risalire in seconda posizione. Anche la notte, caratterizzata da diversi incidenti (di cui uno particolarmente importante che ha reso necessaria un'interruzione con la bandiera rossa durata quasi un'ora), è trascorsa indenne. Di positivo il fatto che l'ottimo meteo non ha reso le cose più difficili. L'unico inconveniente si è verificato a un solo quarto d'ora dalla fine, mentre al volante si trovava Di Folco, rallentato da una foratura che lui e la squadra hanno comunque saputo gestire in maniera egregia, confermando così al traguardo la seconda posizione.

"I piloti sono stati straordinari - ha commentato il team manager Roberto Tanca - Un grazie va a loro, ma anche al direttore tecnico Roberto Venieri, al capo ingegnere John, al capo meccanico Stefano Pirro e a tutti i meccanici che hanno lavorato duramente, ma sempre in perfetta armonia, contribuendo in maniera decisiva alla conquista di questo storico podio".

MotoCorse / Brembo celebra 40 anni dalla prima vittoria in 500-MotoGP



Il prossimo 20 agosto ricorre il 40° anniversario della prima vittoria di Brembo nella classe regina del Motomondiale: il 20 agosto 1978 Virginio Ferrari, in sella ad una Suzuki RG500 del team Gallina, conquistava il successo nella classe 500 al GP Germania Ovest sul mitico circuito da 22,835 km del Nürburgring.
All’epoca, Brembo contava appena un centinaio di dipendenti e la Suzuki non ufficiale guidata da Virginio Ferrari in quella che era la classe regina, la “Classe 500cc”, disponeva di pinze Brembo a 2 pistoni da 38 mm Serie Oro, di una pompa assiale Brembo da 15,87 e di 2 dischi anteriori, anch’essi Brembo, in ghisa da 280 mm.
Oggi, Brembo conta oltre 10.000 dipendenti, i dischi freno usati in MotoGP sono in carbonio anche in caso di pioggia e le vittorie accumulate nella classe 500/MotoGP sono, al 30 luglio 2018, 472.

L’ultima vittoria di una moto priva di freni Brembo nella classe regina del motomondiale risale al 21 maggio del 1995. Non perché i freni Brembo siano imposti dal regolamento: negli ultimi 23 anni tutti i migliori piloti hanno scelto sempre sistemi frenanti Brembo, consapevoli che, per andare forte bisogna saper frenare forte.

Chi ha vinto di più con Brembo è Valentino Rossi: 89 vittorie in classe regina, tutte con Brembo. Il pesarese ha messo il proprio sigillo alla vittoria numero 200 (GP Brasile 2002) e 300 (GP San Marino 2008) di Brembo nella classe regina, mentre la 100° vittoria di Brembo l’ha conseguita Mick Doohan che, con 54 gare vinte con freni Brembo, si colloca al secondo posto della speciale classifica dell’azienda italiana. Proprio per l’australiano, vittima di un terribile incidente ad Assen nel 1992 che aveva compromesso la piena funzionalità della gamba destra, i tecnici Brembo idearono e realizzarono la pompa pollice al fine di ovviare alla menomazione della sua gamba destra. Una soluzione tecnica tornata in voga negli ultimi anni tra i piloti della MotoGP. Terzo Jorge Lorenzo, 46 vittorie in carriera, tutte con freni Brembo.

Per quanto riguarda i costruttori è la Honda che guida per numero di vittorie con freni Brembo: sono 236. Alle sue spalle Yamaha con 176, poi Ducati (42 vittorie), Suzuki (14 vittorie), Cagiva (3 vittorie) e Sanvenero, piccola scuderia italiana vittoriosa al GP Francia 1982 con lo svizzero Michel Frutschi.

ACI Racing Weekend a Imola, le foto di Davide Stori

Autodromo di Imola, 28 - 29 Luglio 2018
ACI Racing Weekend
Foto di ©Davide Stori
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