sabato 18 novembre 2017

Motor Show: il ritorno della Ferrari e “The World of Motorsport”


La grande novità dell’edizione 2017 del Motor Show di Bologna è il ritorno della Ferrari in esposizione per tutta la manifestazione e in esibizione nell’Area 48 – Motul Arena nella giornata dedicata di sabato 2. Il Motor Show presenterà inoltre al padiglione 26 “The World of Motorsport”, un esclusivo concept espositivo che presenterà al grande pubblico gli esemplari unici provenienti dai più importanti team al mondo, Formula 1, Moto GP, GT, Rally e tanto altro ancora, riuniti insieme in un unico padiglione, allestito come i box dei grandi circuiti internazionali.
Con “Passione Classica Racing”, il Motor Show celebra e mette in mostra le vetture che hanno fatto la storia delle competizioni automobilistiche del passato, provenienti dai più importanti musei italiani e da prestigiose collezioni private. Nei giorni 8, 9 e 10 dicembre, ci sarà anche “Passione Classica Mercato”, l’area dedicata alla compravendita, punto di incontro e scambio per i collezionisti, per gli amanti dei motori d’epoca e dei ricambi.
Al Motor Show non mancheranno i test drive e l’esposizione delle automobili, con un’altra novità, il ritorno delle moto che le vedrà protagoniste sia in mostra che in pista. E per gli appassionati del genere, ci sarà anche nel primo weekend d’apertura del Motor Show, “Model Game” il salone del modellismo statico e dinamico. Da non perdere gli incredibili show acrobatici su due ruote, lo spettacolo del drifting e dei più noti stuntman italiani, la racing experience, i trofei delle auto e quelli di motocross. A chiudere in bellezza il Motor Show, ritorna nell’ultimo weekend, come da tradizione nell’Area 48 – Motul Arena, la mitica sfida di rally del Memorial Bettega.

- foto Claudio Pezzoli / Reporter Press Agency

Senna e Moretti al Rallye Monte-Carlo Historique


"Un altro sogno che sta per realizzarsi" sono le parole con cui Maurizio Senna ha accolto la notizia della confderma della partecipazione al prossimo Rallye Monte-Carlo Historique in programma dal 31 gennaio al 7 febbraio 2018.

Il vincitore, per la terza volta, del Trofeo Tre Regioni aveva già presentato richiesta di partecipazione alla classica monegasca di un anno fa, ma senza successo. Ora dovrà solo rivedere il piano organizzativo di una anno e migliorare l'intesa con Alessandro Moretti, campione italiano di regolarità nella categoria Top Car, che sarà al suo fianco al Monte-Carlo Historique.
Senna e Moretti hanno già partecipato nei giorni scorsi a una gara in Francia, la Ronde du Comté Niçois, cogliendo un brillante settimo posto assoluto, terzo di classe, con la Volkswagen Golf Gti con cui parteciperanno al Monte-Carlo Historique. Insomma un buon debutto.
Il regolarista lodigiano e il navigatore toscano partiranno da Barcellona, una delle città da cui iniziano gli itinerari che si concluderanno nella zona di Monte Carlo dove si svolgeranno le tappe comuni che porteranno alla tappa finale da Monaco a Monaco in programma tra martedì 6 e mercoledì 7 febbraio, tappa che è stata spesso decisiva per la conquista della vittoria al Rallye Monte-Carlo Historique.

FCA Heritage a “Milano AutoClassica”


Al via la rassegna "Milano AutoClassica" che, dal 24 al 26 novembre, accoglierà appassionati, esperti e addetti ai lavori, tutti affascinati da un settore in continua espansione e che riscuote sempre maggior interesse nel pubblico.
Giunta alla settima edizione, la manifestazione è incentrata sulla felice contaminazione fra il passato che valorizza la memoria storica dei brand e il presente e il futuro dei modelli attuali, presentati dalle case automobilistiche. Non poteva quindi mancare FCA Heritage, il dipartimento del Gruppo dedicato alla tutela e alla promozione del patrimonio storico dei marchi italiani di FCA, a conferma dell'indissolubile legame tra i modelli che hanno scritto la storia e le novità attuali.
L'esposizione sullo stand è dedicata agli "Epic Journeys", gli avventurosi viaggi portati a termine in tutto il mondo dalle vetture storiche in mostra, che hanno partecipato con successo a rally e raid affrontando autentiche maratone di resistenza lungo percorsi impervi.. Vetture derivate da quelle di serie, dunque, ma capaci di superare sollecitazioni estreme. In dettaglio, si tratta delle Fiat Campagnola "Alger - Le Cap" del 1951, 131 Diesel Abarth "London - Sydney" del 1977 e 500 "Overland" del 2007; della Lancia Delta Integrale "Safari" del 1988 e dell'Alfa Romeo Giulietta t.i. del 1957, vettura quest'ultima che ha partecipato alla rievocazione della Pechino - Parigi nel 2007.
Accanto agli esemplari della collezione Heritage il pubblico potrà ammirare la Fiat 500 serie speciale dedicata al 60esimo anniversario dell'iconica vettura, in cui convivono il look vintage e la più attuale tecnologia in termini di connettività, e un esemplare dell'Alfa Romeo Stelvio, il primo SUV del brand.
Alla storia dei marchi Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth è dedicato il sito www.fcaheritage.com, il nuovo portale che rappresenta la vetrina online del dipartimento FCA Heritage e mira a essere il punto di riferimento per tutti gli interessati alle storie, agli eventi e alle iniziative che coinvolgeranno le auto classiche dei brand italiani del Gruppo.

Fiat Campagnola "Alger - Le Cap" (1951)

Nel 1950 l'Esercito Italiano bandì una gara per la fornitura di veicoli polivalenti per impieghi speciali (in inglese MPV, cioè Multi Purpose Vehicle), che ricalcassero lo schema della Jeep Willys, il fuoristrada impiegato dalla truppe americane durante la campagna europea del secondo conflitto mondiale.
Due case automobilistiche di grande prestigio come l'Alfa Romeo e la Fiat si cimentarono nella progettazione di un tipo di automezzo che, fino a quel momento, non aveva ancora avuto nessun sviluppo nel panorama automobilistico italiano.
Ne scaturirono due modelli, entrambi siglati con la dicitura "A.R. 51", dove le due lettere stanno per "Automezzo da Ricognizione", che vennero presentati al vertici militari.
Per ragioni di praticità e facilità nella gestione e nelle riparazioni, la scelta cadde sul prototipo della Fiat, prodotto ingegneristico di Dante Giacosa, che venne così messo in produzione su larga scala.
A fine autunno del 1951 la dirigenza Fiat decise di battere il record di velocità della traversata dell'Africa da Città del Capo ad Algeri con una Campagnola A.R. 51. L'impresa fu portata a termine in 11 giorni, 4 ore e 54 minuti: un record ancora imbattuto, nonostante gli odierni mezzi tecnici e ritrovati tecnologici.
Pilota e organizzatore fu designato Paolo Butti, forte dell'esperienza maturata nel corso di precedenti rally in terra d'Africa, affiancato da un collaudatore Fiat con profonda conoscenza della Campagnola, cioè quel Domenico Racca incaricato qualche tempo prima della messa a punto del prototipo militare.
In realtà non si trattò "solamente" di percorrere il tragitto Città del Capo-Algeri bensì di effettuare prima il percorso al contrario, partendo da Algeri per raggiungere Città del Capo, organizzando via via le tappe ed i punti di rifornimento per il raid vero e proprio; per i componenti dell'equipaggio fu quindi una doppia traversata Nord-Sud-Nord del continente africano. Racca e Butti utilizzarono due identiche Campagnole, una per ciascuna tratta, in modo da poter avere quella "fresca", spedita da Torino, per il tentativo, riuscito, di record.

Fiat 131 Diesel Abarth "London - Sydney" (1977)

Se oggi il pubblico degli appassionati si sta abituando a vedere automobili diesel impegnate e spesso vincenti nelle gare di durata, nel 1977 nessuno avrebbe mai pensato a un motore a gasolio per una gara, che fosse di resistenza o di velocità. L'impiego principale e sostanzialmente esclusivo di questo combustibile era appannaggio dei veicoli commerciali e agricoli, dotati ovviamente di prestazioni non entusiasmanti.
Non la pensavano in questo modo i tecnici Fiat, quando decisero di sviluppare una versione diesel della 131 berlina, modello in produzione dal 1974 e molto diffuso e apprezzato, equipaggiandolo di un motore SOFIM 4 cilindri in linea da 2445 cm3, in vista della presentazione al Salone di Torino del 1978.
Non solo: immaginando, giustamente, un possibile ritorno di immagine da un impiego prettamente sportivo di questo modello, venne chiesto all'Abarth di preparare quattro 131 Diesel (3 + 1 test car) per il Raid Londra-Sydney che si sarebbe corso nell'estate del 1977. In questo tipo di gara non serviva avere l'auto più veloce, ma quella più affidabile e con minori consumi.
Per alcune componenti, i preparatori Abarth usarono soluzioni di serie: ad esempio, il cambio a 5 marce e il differenziale autobloccante erano entrambi derivati dalla Fiat 131 Abarth.
Le tre vetture - condotte dagli equipaggi Robert Neyret/Marianne Hoepfner, Giancarlo Baghetti/Tommaso Carletti e Christine Dacremont/Evelyne Vanoni - si presentarono ai nastri di partenza a Londra il 14 agosto; dopo 45 giorni di raid ininterrotto e oltre trentamila chilometri percorsi, due 131 giunsero al traguardo a Sidney il 27 settembre e la vettura di Neyret/Hoephner vinse la categoria.
Grazie a questo risultato, la 131 Diesel 2500, che aveva lo stesso motore delle vetture in gara, ebbe una grossa spinta mediatica ancor prima ancora del suo debutto al salone dell'auto di Torino.

Fiat 500 "Overland" (2007)

Nell'estate del 2007 la Fiat 500 ha affrontato l'undicesima edizione di "Overland" insieme ai famosi automezzi Iveco di colore arancione e alla mitica Itala che nel 1907 trionfò nello storico raid Pechino-Parigi.
Contraddistinta dalla vivace carrozzeria arancione, la Fiat 500 Overland si è dimostrata affidabile e sicura coprendo i 18.000 chilometri del raid estivo con grande disinvoltura e spiccata personalità. Un traguardo ancora più straordinario se si considera che la Fiat 500 Overland è una vettura di normale produzione con doti eccellenti nel campo della meccanica, del comportamento dinamico e delle prestazioni, soprattutto per merito del brillante turbodiesel 1.3 Multijet da 75 CV.
In dettaglio, partita l'11 luglio da Torino, la comitiva di Overland 11 ha attraversato l'Europa passando per Parigi, Liegi, Bruxelles, Hannover, Berlino, Varsaviae arrivando, a inizio agosto, nei Paesi Baltici e in Russia. Dopo aver superato San Pietroburgo e Mosca, la spedizione si è diretta verso le distese asiatiche della Siberia, con tappa nella capitale Novosibirsk, fino a raggiungere il confine con la Mongolia: un viaggio impegnativo di oltre 2.500 chilometri, un susseguirsi di dure prove ma anche di spettacolari paesaggi che la Fiat 500 ha superato sempre brillantemente. Il 20 settembre la carovana di Overland 11 è arrivata davanti all'Ambasciata italiana a Pechino.
Dopo questo straordinario viaggio, la Fiat 500 Overland è tornata in Italia guidata, in solitaria, da Rocco Errico e Beppe Tenti, quest'ultimo ideatore del progetto Overland che dal 1995 conduce la sua carovana di speciali automezzi Iveco negli angoli più remoti del mondo. Partiti il 12 novembre da Nanchino, i due veterani dell'avventura hanno percorso, in meno di un mese, oltre 16.000 chilometri per arrivare al Motor Show di Bologna dopo aver attraversato 9 diverse nazioni: Cina, Kazakistan, Russia, Bielorussia, Polonia, Repubblica Ceca, Germania, Austria e infine Italia.

Lancia Delta Integrale "Safari"(1988)

Fra i modelli che la Lancia ha prodotto nei suoi 111 anni di storia, la Delta davvero non ha bisogno di presentazioni, non solo per essere stata un autentico best seller del marchio torinese, prodotta dal 1979 al 1993, ma anche per aver scritto alcune fra le più importanti e gloriose pagine del rally mondiale.
Nel maggio 1986 viene lanciata la prima versione a quattro ruote motrici, la Delta HF 4WD: è con quest'auto e con le sue successive quattro evoluzioni (denominate poi "Integrale") che la Lancia inizierà il suo ineguagliato ciclo di vittorie nei rally: dopo i cinque titoli già ottenuti con vetture del calibro di Stratos e Rally 037, con la Delta la Lancia vincerà il Campionato Mondiale Rally per sei volte consecutive (1987-1992) mentre i piloti che guidarono questa autovettura vinsero quattro titoli: due con Miki Biasion (1988 e 1989) e altri due con Juha Kankkunen (1987 e 1991).
Tra gli innumerevoli successi conquistati dalla Delta nelle competizioni, il Rally Safari occupa un posto particolare. Questa importante competizione, chiamata confidenzialmente "il Safari", venne istituita nel 1953 dalla East African Coronation Safari per celebrare l'incoronazione della Regina Elisabetta II e divenne una delle gare più impegnative a faticose per vetture ed equipaggi, costretti a sfrecciare lungo la savana, facendo i conti con i mille imprevisti che queste condizioni comportavano.
La Lancia aveva tentato ben dieci volte, senza successo, di riuscire a conquistare il gradino più alto del podio nella durissima gara africana. Finalmente nel 1988 l'esemplare in esposizione - guidato da Miki Biasion - riescì ad imporsi non senza difficoltà, tra cui l' "incontro" con una zebra che ha lasciato il segno sul lato destro della vettura. L'importante risultato fu raggiunto nuovamente l'anno successivo e poi ancora nel 1991.

Alfa Romeo Giulietta t.i. (1957)

Nella prima metà degli anni Cinquanta l'Alfa Romeo, terminata momentaneamente l'esperienza ufficiale nelle competizioni dopo essersi ritirata imbattuta nei primi due campionati del mondo di Formula 1, si dedica alla costruzione di vetture "medie", dotate di prestazioni notevoli e di un carattere prettamente sportivo. Si rivolge al grande pubblico, mantenendo una qualità più alta rispetto alla media.
La Giulietta, presentata nel 1954, incarna questa nuova impostazione programmatica della dirigenza del Portello: un motore di soli 1290 cm3, con basamento in lega e diversi elementi in alluminio, per garantire il miglior rapporto peso-potenza.
Nel 1957, presso l'Autodromo di Monza, viene presentata la Giulietta t.i. (Turismo internazionale), evoluzione del modello berlina, dotata un più elevato rapporto di compressione, carburatore doppio corpo e più ricca strumentazione. La potenza passa da 53 a 65 cavalli, per una velocità di punta che arriva ai 155 km/h.
Proprio con una Giulietta t.i. del 1957 la Scuderia del Portello, in collaborazione con l'Alfa Romeo, ha corso e terminato con onore l'edizione 2007 della Pechino-Parigi.
La vettura in esposizione ha percorso senza particolari problemi tutti i 16.000 chilometri che, attraverso due continenti, l'hanno portata a tagliare il traguardo, tradizionalmente fissato in Place Vendôme a Parigi, dimostrando la robustezza, l'affidabilità e la velocità di un modello dal fascino senza tempo.

Alfa Romeo Stelvio

Un altro protagonista dell'esposizione sarà certamente Alfa Romeo Stelvio, il primo SUV del marchio italiano che, per la prima volta in oltre un secolo di storia, esprime l'autentico "spirito Alfa" in una sport utility. Alfa Romeo Stelvio regala, anche al guidatore più esigente, un'esperienza di guida entusiasmante e, al tempo stesso, il massimo livello in termini di comfort e versatilità tipica di questa categoria. Alfa Romeo Stelvio, dunque, trasforma qualunque viaggio in un'esperienza unica grazie alla sua perfetta combinazione tra piacere di guida, stile italiano e versatilità. A Milano il pubblico potrà ammirarne un esemplare in livrea Bianco Trofeo equipaggiato con il motore 2.2 Diesel da 210 CV con cambio automatico a 8 marce e trazione integrale Q4.

Fiat 500 serie speciale dedicata al 60esimo anniversario

Quest'anno l'icona di casa Fiat ha festeggiato i suoi primi sessant'anni. Tra le numerose iniziative che hanno celebrato questa speciale ricorrenza non poteva mancare una serie speciale ad hoc, esposta anche a "Milano AutoClassica". Si tratta delle serie speciale dedicata al 60esimo anniversario, svelata allo scorso Salone Internazionale di Ginevra. Questa vettura esclusiva rende omaggio all'antesignana attraverso una caratterizzazione specifica e la rilettura contemporanea di alcuni stilemi che l'hanno resa famosa, come la plancia in vinile, il logo vintage sul musetto tra i baffi cromati, sul portellone e sul volante, oltre alla cromatura sul cofano anteriore. Realizzata esclusivamente in versione cabrio, Fiat 500 serie speciale dedicata al 60esimo anniversario presenta un'inedita verniciatura bicolore dall'evocativo nome "Dolcevita": Bianco Tristrato per il corpo della vettura ed avorio pastello per il cofano e i montanti, coronata da una capote grigia e decorata con una linea di bellezza tricolore, bordeaux, bianca e grigia. L'omaggio al passato si limita all'estetica: dal punto di vista tecnologico la serie speciale dedicata al sessantesimo anniversario offre quanto di meglio oggi disponibile nel campo della tecnologia e del comfort a bordo.

World Final Lamborghini: a Imola Spinelli e Grenier a un passo dalla vittoria in Gara 1


> 18 novembre 2017. A Imola inizio di weekend magico per Loris Spinelli e Mikaël Grenier, che dopo avere conquistato venerdì il titolo PRO del Lamborghini Super Trofeo Europa, si sono confermati protagonisti anche nella World Final che è entrata oggi nel vivo della sfida.
Una sfida che l'equipaggio italo-canadese di Antonelli Motorsport ha inaugurato centrando il secondo posto nella prima delle due gare in programma, ma "rischiando" anche di andare subito a segno.
Bene nelle qualifiche Spinelli, autore nel primo turno del quarto crono assoluto a un solo decimo dalla pole. Idem per Grenier, che nella seconda sessione ha stabilito il quinto tempo.

In Gara 1, oggi, Spinelli è stato perfetto nel suo primo "stint", attaccando subito il leader Riccardo Agostini e difendendo al contempo la seconda posizione. Quindi, un pit-stop ineccepibile, ha consentito al suo compagno di squadra di balzare al comando.
Grenier è rimasto in testa fino alle fasi conclusive, pur con un problema al cambio, respingendo in ogni modo gli attacchi dell'americano Trent Hindman che è riuscito a passarlo solo quando mancavano un paio di minuti allo scadere del tempo. Per lui e Spinelli è dunque arrivato un secondo posto comunque importante, nell'ottica del punteggio, con la seconda gara di domani che sarà decisiva per laureare i campioni 2017.

Poca fortuna invece nella PRO-AM per Gianluca Giraudi e Kikko Galbiati, con quest'ultimo protagonista di un incidente che ha impedito al binomio della squadra emiliana di schierarsi al via.

Sfortuna anche per il colombiano Juan Perez, neo-campione della Lamborghini Cup nella serie nordamericana, il quale era riuscito a portarsi al comando della propria classe dopo avere fatto segnare nella prima qualifica il quinto tempo assoluto ed il secondo sempre nella Lamborghini Cup, e che è stato in seguito costretto al ritiro a sei giri dal traguardo a causa di un contatto con l'americano Ryan Hardwick. Ritiro anche per Ross Chouest, su una quarta vettura del team Antonelli Motorsport, protagonista a sua volta di un altro incidente.

Gara 2 della PRO e PRO-AM scatterà domani alle ore 14. Quella della AM e Lamborghini Cup prenderà il via alle 10.20, sempre con diretta web su squadracorse.lamborghini.com.

Al via a Imola la Lamborghini World Final con successi di Agostini – Hindman nella Pro-Pro Am e di Wlazik – Scholze nella Am-Lc


Concluso il Lamborghini Super Trofeo con gli ultimi round delle Zone Europa, USA e Asia, all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari è scattata la Finale Mondiale con la disputa delle qualifiche e delle prime due gare in programma, con tanto pubblico che ha approfittato dell’entrata libera a Paddock e Tribuna Centrale per gustarsi lo spettacolo di uno dei monomarca più interessanti a livello mondiale.

C’era grandissima attesa per gara 1 della World Final Pro – Pro Am e le aspettative non sono andate deluse. Ne è scaturita una corsa dai ritmi altissimi, con i migliori piloti delle tre Zone impegnati in una sfida serrata che ha tenuto con il fiato sospeso fino alla fine. Splendida ed emozionante la battaglia per la vittoria tra Riccardo Agostini-Trent Hindman e Loris Spinelli-Mikael Grenier. Fino al cambio pilota è stato Agostini a comandare ma la scelta di Spinelli di fare qualche giro in più ha permesso a Grenier di rientrare in testa.
A quel punto è iniziato un incredibile marcamento ad uomo con Hindman letteralmente incollato a Grenier. Il primo vero affondo c’è stato a tre giri dalla fine ma è stato respinto; il secondo, il giro dopo, alla seconda curva della Rivazza, è andato a segno e a quel punto Grenier ha alzato bandiera bianca. Lo spettacolo non è mancato anche nella lotta per il terzo gradino del podio. A conquistarlo è stato l’equipaggio Richard Antinucci – Patrick Kujala, che è riuscito ad avere la meglio sugli ottimi Dennis Lind – Andrea Amici. Solo settimi Vito Postiglione – Jonathan Cecotto, partiti comunque dalla 13esima casella e autori di una solida rimonta.

Duelli continui, senza esclusione di colpi e contatti, hanno caratterizzato gara 1 della World Final Am – Lc. Che sarebbe stata una corsa movimentata lo si è capito subito al via, con la Safety Car uscita per due volte per un totale di quasi 20’. Poi si sono accessi i fuochi d’artificio, in particolare quelli tra Yuki Harata, scattato dalla pole position, e Andrej Lewandoski. Il pilota giapponese, più veloce, ha cercato di infilare il rivale alla Tosa, toccandolo e mandandolo fuori pista. La Direzione Corsa gli ha inflitto una penalità di 20” ma Harata è rientrato ai box per un problema e si è ritirato.
Da quel momento un quintetto si è trovato a battagliare, e dopo sorpassi e controsorpassi, a giocarsi il successo sono rimasti Phillip Wlazik e Matej Konopka, con il primo che è riuscito a contenere senza particolari patemi gli attacchi del rivale. Ottima la prestazione dell’italiano Mario Cordoni che, scattato dalla 19esima casella, ha portato a casa un incredibile terzo posto.

venerdì 17 novembre 2017

Antonelli Motorsport in trionfo a Imola con Loris Spinelli e Mikaël Grenier campioni del Lamborghini Super Trofeo Europa


> 17 novembre 2017 - Loris Spinelli e Mikaël Grenier hanno concluso la stagione del Lamborghini Super Trofeo Europa con una vittoria. Un successo che, assieme al secondo posto messo a segno nella prima delle due gare di Imola, sesto e ultimo appuntamento della serie continentale, ha consentito al binomio italo-canadese del team Antonelli Motorsport di laurearsi campione nella maggiore classe PRO.
Un ultimo round iniziato con l'ultima pole 2017 ottenuta proprio da Grenier giovedì ed il terzo tempo fatto segnare nella prima sessione dal suo compagno, rallentato in quella occasione dal traffico trovato in pista nel suo giro buono. Poi in Gara 1, oggi, l'equipaggio della squadra emiliana ha saputo capitalizzare al meglio una strategia perfetta, confermando la leadership della classifica conquistata in occasione del precedente round del Nürburgring, dove aveva centrato una doppietta.

Per Spinelli, 21 anni, si tratta del suo secondo titolo conquistato nel "Super Trofeo" con il team Antonelli Motorsport, con il quale nel 2015 si era già laureato campione PRO-AM. Prima stagione invece nella serie riservata alle vetture della Casa di Sant'Agata Bolognese per il 25enne Grenier, che è riuscito subito ad inserirsi tra i protagonisti conquistando con il suo compagno sei affermazioni.

Un po' di amarezza invece per Kikko Galbiati, fino all'ultimo in lotta per il titolo della PRO-AM in cui, alla vigilia di questo conclusivo round, pagava solamente un punto nei confronti della leadership. Il giovane lombardo, tre vittorie al suo attivo quest'anni, in Gara 1 ha commesso un errore che lo ha fatto scivolare sul fondo, mente in Gara 2 è stato perfetto, portandosi al comando nel suo primo "stint" di guida prima di cedere il volante a Gianluca Giraudi, che subito dopo i pit-stop è volato fuori per un problema ai freni causato con ogni probabilità dalla ghiaia raccolta in un'escursione fuori pista.

Ottimo secondo posto nella PRO-AM in Gara 1 per il colombiano Juan Perez, reduce da cinque successi consecutivi conquistati nella Lamborghini Cup, che per l'occasione ha fatto il salto di categoria affiancato dall'esperto Corey Lewis, raccogliendo anche un risultato nella "top 10". Per l'inedito equipaggio in Gara 2 è poi arrivato anche un sesto posto assoluto e la vittoria di classe.

Lo stesso Perez è stato anche protagonista delle due gare del Lamborghini Super Trofeo North America, in cui ha conquistato il titolo della Lamborghini Cup. Per lui un terzo ed un quarto posto finale. Sul podio nella stessa serie, sempre con il team Antonelli Motorsport, ha concluso Ross Chouest, due volte terzo nella classe AM.

Domani entrerà nel vivo la World Final con le prime due gare in programma alle 13.20 (Lamborghini Cup-AM) e alle 15.30 (PRO-PRO-AM). Gara 2 della AM-Lamborghini Cup scatterà domenica alle 10.20 e quella della PRO-PRO-AM alle 14.

FIA WEC, 6 Ore Bahrain | L’ultima pole position dell’anno è di Davide Rigon


E’ di Davide Rigon, in coppia col britannico Sam Bird, l’ultima pole position della stagione nel Campionato del Mondo FIA WEC, sulla pista di Sakir.

Al volante della Ferrari 488 GTE-Pro numero 71 del team AF Corse, il driver veneto ha inflitto ai diretti avversari su Aston Martin e Ford un distacco importante e superiore ai tre decimi, aggiudicandosi anche il primo punto del weekend.

“Abbiamo fatto diverse prove di setup fino a trovare il miglior bilanciamento che ci ha consegnato questa stroardinaria pole position. Non ci aspettavamo un margine così importante sui nostri diretti avversari. Devo ringraziare tutta la Ferrari e i meccanici di AF Corse per lo straordinario lavoro. Ora restiamo concentrati sulla gara di domani. Dovremo fare attenzione al degrado delle gomme” commenta soddisfatto Davide Rigon

La 6 Ore del Bahrain scatterà domani alle ore 14 italiane (16,00 locali)

Test Kateyama a Monza con F. 3, F. 4, F. Renault (17 Novembre 2017): foto di Claudio Pezzoli

Monza Eni Circuit, 17 Novembre 2017
Test Kateyama con F. 3, F. 4, F. Renault
foto ©CLAUDIO PEZZOLI
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