venerdì 22 luglio 2016

I concorrenti di 23 Nazioni a Gubbio per il campionato mondiale di Automodellismo




Si delinea un elenco iscritti di lusso con ben 23 Nazioni rappresentate e già oltre cento conduttori per il Campionato del Mondo di Automodellismo in programma a Gubbio dal 4 al 14 agosto. Nella caratteristica cittadina umbra sono in arrivo i migliori interpreti della specialità, pronti a sfidarsi per la conquista dell'alloro iridato sul mini-autodromo Mario Rosati, gestito dagli organizzatori del Club Automodellistico 5 Colli, che hanno ottenuto la rassegna più importante dalla federazione internazionale, la IFMAR (International Federation Model Auto Racing). 
Le 23 bandiere che stanno "colorando" l'elenco iscritti rappresentano Italia, che presenterà il numero più elevato di piloti (circa 40), Austria, Svizzera, Francia, Principato di Monaco, Spagna, Portogallo, Grecia, Slovacchia, Germania, Olanda, Gran Bretagna, Danimarca, Svezia e Finlandia per quanto riguarda le nazioni europee, mentre a livello mondiale ci sono Australia, Filippine, Thailandia, Singapore, Giappone, Brasile, Stati Uniti e Canada.


Oltre ai piloti, numerose anche le case costruttrici del settore che saranno presenti ufficialmente a Gubbio, dove nel frattempo continuano i preparativi affinché tutto sia pronto per ospitare al meglio il grande evento internazionale in uno degli impianti italiani più noti e rinomati, con strutture d'avanguardia e una pista di circa 300 metri molto apprezzata dai piloti più esperti, sulla quale i modelli di auto, curatissimi dai team, raggiungono i 110 chilometri orari di velocità massima. 
Le auto utilizzate per il Campionato Mondiale sono costruite appositamente per gare su pista/asfalto appunto da diverse Case internazionali del settore dell'automodellismo sportivo professionale, ciascuna specializzata nella realizzazione del proprio componente tra telaio, motore, carrozzeria, pneumatici o radiocomando. La scala è 1/10 e le auto, con motore a scoppio e trazione integrale, sono alimentate con miscele di alcol, olio e nitrometano (necessarie le soste ai box per rifornimento) e radiocomandate a distanza dal pilota.


Per il Club 5 Colli è dunque iniziata la volata finale verso il Campionato del Mondo, che fino al 14 agosto farà di Gubbio la capitale mondiale dell'automodellismo. La settimana scorsa il mini-autodromo Mario Rosati ha ospitato l'ultimo evento competitivo prima della rassegna iridata in occasione della gara in notturna Trofeo M.T. 55, gara aperta a tutte le categorie di piloti, organizzata insieme all'omonimo team, che riunisce un agguerrito gruppo di modellisti laziali attivi nella promozione di manifestazioni legate all'automodellismo. 

Nella categoria 1/10, che ha visto impegnati diversi piloti italiani che parteciperanno anche al Mondiale, la finale A è stata vinta da Dante Piersante, seguito da Alessio Agostinelli e Sandro Baliani; la finale B è andata a Gabriele De Angelis su Andrea Conti e Diego Ferrante. Nella finale A della categoria 1/8 vittoria di Jonathan Marchetti, con Enrico Gallorini e Matteo Nardi a completare il podio.

International GT Open, Thomas Biagi difende il primato a Silverstone

Questo weekend l'equipaggio #27 di Thomas Biagi dovrà difendere la prima posizione in campionato sul circuito di Silverstone, in Gran Bretagna, quarto round dell'International GT OPEN. 

Dopo la vittoria al Paul Ricard, la Huracan GT3 del team Lazarus, guidata dal duo Biagi-Crestani, difenderà la leadership in classifica affrontando l'impegnativo circuito inglese, davvero tecnico e molto veloce insieme ad un settore più guidato.

Il week end di gara avrà una copertura mediatica di assoluto rilievo. BT Sport, il canale d'eccezione per lo sport inglese, ha in programma ben 5 ore di diretta con interviste live nel paddock ed in pit lane.
Quello di Silverstone è un circuito importante per Thomas, dove, nel 2007 conquistò il prestigiosissimo Tourist Trophy con la Maserati MC12 insieme a Mika Salo, crocevia fondamentale per la conquista del titolo mondiale GT1 nello stesso anno.


Le gare saranno trasmesse dal canale Fox Sport (204 di Sky), Gara 1, Sabato, alle ore 18 con replica domenica alle ore 11.30 e Gara 2, domenica, alle ore 16.30.





Via web il Live Stream su gtopen.net.

giovedì 21 luglio 2016

Tre giorni di prove libere moto all'Autodromo di Monza

L'Autodromo Nazionale Monza riapre ai biker per tre date di turni liberi in cui sarà possibile correre sul circuito monzese. 
Domenica 24 luglio dalle 9 alle 18, Gully Racing organizzerà dei turni divisi in base alle prestazioni dei motociclisti: piloti, veloci, esperti e amatori. 
La Biker Season proseguirà poi sabato 30 e domenica 31 luglio (sempre dalle 9 alle 18) con le prove organizzate da Promo Racing. Anche in quest'ultimo caso i gruppi saranno suddivisi in base all'esperienza dei motociclisti. 
Per ulteriori informazioni e prenotazioni, si può consultare il sito www.monzanet.it

La Scuderia Volvo debutta alla Coppa d’Oro delle Dolomiti per confermarsi al vertice del Campionato Grand’Eventi 2016

C’è un nuovo appuntamento nel calendario della Scuderia Volvo per il 2016: si tratta della Coppa d’Oro delle Dolomiti, una delle classiche più prestigiose nel panorama della Regolarità per auto storiche, in programma il prossimo weekend, dal 21 al 24 luglio. Per la squadra ufficiale Volvo si tratta della prima partecipazione alla gara. La Scuderia prosegue dunque la propria missione di diffusione della cultura dell’auto di Volvo in tutta Italia e si propone a un pubblico nuovo, quello che si recherà a vedere le protagoniste della manifestazione ambientata nella cornice incantata delle alpi ampezzane. Una gara di valore fondamentale per accumulare punti utili al campionato Grand’Eventi.

Bruno Perno e Nino Margiotta
Al via di Cortina d’Ampezzo la Scuderia si presenta al gran completo e con importanti novità. Per la Coppa d’Oro, la Scuderia Volvo acquisisce infatti una splendida Amazon 121 bicolore dono di un socio del Registro Storico che per l’occasione viene affidata all’equipaggio di punta composto da Nino Margiotta e Bruno Perno.


Fra le conferme, invece, la P1800 Coupé Jensen del Registro Volvo affidata alla collaudata coppia Zanasi-Bertini e l’Amazon 122 della coppia Fabbri-Bertieri. Nonché l’assistenza mobile garantita dal tecnico Giuseppe Rovere, che in più di un’occasione si è rivelata preziosa e talvolta determinante ai fini del risultato finale. Un esempio della perfetta organizzazione di squadra che porta la Scuderia Volvo a essere considerata un vero e proprio punto di riferimento.

Ogni Volvo racconta una storia di persone e le due auto ufficiali proprietà del Registro Italiano Volvo d’Epoca presenti alla Coppa d’Oro delle Dolomiti non costituiscono un’eccezione.

La Volvo Amazon 121 blu e bianca del 1958 affidata all’equipaggio di punta Margiotta-Perno è stata gentilmente donata alla Scuderia da Roberto Galli di Rovereto (TN), socio del Registro Volvo d’Epoca. Una nobile conclusione per la lunga storia d’amore che ha legato Galli alla sua Amazon, una storia iniziata agli inizi del 1990 quando Galli vide la vettura in Danimarca. L’auto era utilizzata da un alto prelato danese che si avvaleva di un autista personale. Vista l’età della vettura, il prelato decise di disfarsene ed è qui che entrò in gioco Galli. Che quella Amazon voleva a tutti i costi e che partì, con tanto di carrello per andare a recuperarla dopo essere riuscito ad acquistarla. Ma la parte difficile doveva ancora arrivare. Le lentezze della burocrazia italiana costrinsero Galli a lasciare la sua Amazon in deposito alla frontiera italiana fino a quando le pratiche ne testimoniarono l’acquisto. Era il 5 febbraio del 90 quando la dogana rilasciò il mezzo. Ma fu necessario aspettare il 10 maggio del ‘91 per ottenere dal Ministero dei Trasporti il certificato di nuova immatricolazione.

Iniziò dunque per la Amazon una lunga carriera di viaggiatrice sulle strade italiane, con anche un bel po’ di gare all’attivo. Galli intraprese infatti una carriera di pilota navigato dalla moglie Barbara, che ha contribuito in modo significativo a raccogliere buoni risultati in diverse gare disputate. E le corse dovevano proprio essere il destino segnato per la Amazon del prelato danese, dato gli impegni che la attendono oggi.

Zanasi - Bertini
La bellissima Volvo P1800 Jensen coupé bianca con interni rossi del 1961, ormai presenza riconosciuta di Volvo alle gare di regolarità, è stata invece strappata a una fine ingloriosa che ne prevedeva la demolizione. Era infatti stata abbandonata in una cascina di proprietà del concessionario Volvo di Rimini, che per ragioni diverse si voleva disfare dell’auto. Fortunatamente, prima di agire in tal senso, il concessionario fu avveduto e contattò il Registro Volvo d’Epoca per capire se ci fosse interesse per la vettura. Nonostante il Registro avesse già una P1800 coupé nelle proprie fila e quindi non fosse in programma l’acquisizione di un’altra vettura analoga, i responsabili del Registro andarono a visionare l’auto e ci volle poco per capire che si trattava di un colpo di fortuna. Quando il concessionario aprì le porte della cascina, il paraurti anteriore con i due paracolpi frontali rivolti verso l’alto non lasciò spazio a dubbi: si trattava di una P1800 realizzata dalla carrozzeria inglese Jensen, un’autentica rarità. La decisione di acquisirla al Registro Volvo fu quindi immediata e iniziò da lì un lungo iter di restauro totale dell’auto. Dalla sabbiatura della carrozzeria agli interni, dalla meccanica all’impianto elettrico, la P1800 è stata praticamente ricostruita utilizzando ovviamente tutti ricambi originali Volvo.

I lavori di ripristino sono durati circa due anni, al termine dei quali la P1800 Jensen è stata riconsegnata agli splendori originali. Al punto tale che, in aggiunta agli impegni con la Scuderia, l’auto è spesso protagonista di eventi realizzati da Volvo Car Italia nei quali svolge il ruolo di icona dello stile Volvo. Una degna erede della P1800 coupé resa celebre in tutto il mondo negli anni ’60 dalla serie televisiva Il Santo, con l’attore Roger Moore.

Con un primo, un secondo e un terzo posto nelle prime tre gare dell’anno, Nino Margiotta ha già avuto modo di mostrare che quest’anno per il titolo occorre fare i conti con il pilota portacolori della Scuderia Volvo. Il driver siciliano ha dominato tutte le gare fin qui disputate, forte di una condizione psicofisica invidiabile e di una straordinaria capacità di concentrazione. Solo il gioco dei coefficienti legati all’età della vettura utilizzata (una Volvo PV544 del 1965) ha impedito tre primi posti sul podio; ma nella WinteRace neppure i coefficienti hanno potuto fermare la marcia trionfale del pilota Volvo.

Peraltro, l’eccellente annata della Scuderia Volvo è fatta dei risultati di tutti i piloti, in virtù dei quali la compagine Volvo figura stabilmente sui gradini più alti del podio nelle classifiche per scuderie.

I risultati ottenuti autorizzano dunque l’ottimismo. Non lo nasconde Gianluca Fabbri, Responsabile dell’Attività della Scuderia Volvo: “Sono ovviamente soddisfatto di quanto ottenuto fino a oggi dalla Scuderia Volvo e dai suoi piloti, anche se talvolta i coefficienti ci hanno penalizzato e il nostro Nino Margiotta non ha potuto vedere sempre il suo dominio in gara trasformato in primo posto sul podio. Ma i risultati sono lì e parlano di una Scuderia Volvo in grande forma. Che per noi significa un raddoppiato impegno per affrontare le prossime gare con una carica e un senso di responsabilità ancora maggiori. A cominciare ovviamente dalla Coppa d’Oro delle Dolomiti, dove arriviamo per la prima volta e con importanti novità in termini di vetture. Ovviamente, faremo di tutto per permettere a Volvo di essere stabilmente ai vertici del Campionato Grand’Eventi”.





> Credits: DR photo; Volvo Car Italia

Bilancio positivo per la Rievocazione Storica della Colleferro - Segni


Conclusa con successo la prima edizione della Rievocazione Storica della Colleferro/Segni - Memorial Tommaso Piccirilli. Un salto a ritroso di quasi 30 anni fortemente voluto dal Moto Club “Piccirilli” di Colleferro e dal Moto Club "Centauri Saraceni" di Segni ed organizzato sotto l'egida della F.M.I., la Federazione Motociclistica Italiana.

Protagoniste dell'evento le moto costruite entro il 1988 ed iscritte al Registro F.M.I., con ben 53 modelli presenti tra cui una Ducati Superbike ex Marco Lucchinelli e una MV Agusta del 1952 (nella foto in basso prima della partenza) premiata dagli organizzatori come esemplare più vecchio tra quelli che hanno partecipato alla rievocazione. Premiata anche la moto più bella, una Laverda 750cc costruita nel 1970 (nella foto in alto).

Tra i centauri impegnati nella salita da Colleferro a Segni, Mario Roscioli, che è stato vice campione italiano 125cc negli anni 80, e un motociclista occasionale come Arduino Giretti, gentleman driver che di solito si dedica alle corse in auto.
La 1a Rievocazione Storica della Colleferro/Segni aveva una doppia validità e intendeva ricordare anche Tommaso Piccirilli, grande protagonista della cronoscalata vera, che vinse, tra l'altro, con una Aermacchi Aletta della Scuderia Cappelletti. 
Era soprannominato "il re di Vallelunga" per le imprese sul circuito romano dove 
fu il primo pilota a girare sotto il minuto sul tracciato "corto" con una Honda CB 500. Il Memorial Piccirilli, organizzato dai familiari del pilota scomparso in un incidente a Imola, era alla terza edizione.

La Colleferro/Segni venne organizzata per la prima volta nel 1957 per iniziativa del Motoclub Nello Antonini e per circa un trentennio ha caratterizzato il panorama motociclistico nazionale e locale.





> credito foto: Lucia Fagnani







Ancora una vittoria e un secondo posto per Nicola Baldan in SEAT Leon Cup Italia


In occasione della quarta tappa sul circuito del Mugello, gli abituali protagonisti del SEAT Leon Cup Italia hanno affrontato in griglia unica i mattatori del trofeo europeo della pepata hatchback spagnola, dando vita ad una spettacolare griglia di partenza con ben 27 piloti al via e a due entusiasmanti gare. Tornato sulla scena europea, Nicola Baldan ha confermato di essere all'altezza dei migliori della classe, con due prestazioni solide e convincenti che hanno portato al veneto la quarta vittoria stagionale e un secondo posto nel campionato italiano, dove il pilota della Pit Lane Competizioni è saldamente al comando della classifica con 23 punti di vantaggio sul rivale Giacon, campione in carica della serie. 

Dopo i due turni di prove libere chiusi nelle prime posizioni, le qualifiche non hanno sorriso a Baldan, trovasi ostacolato dall'abbondante traffico generato dalle 27 vetture in pista nei suoi giri migliori. Nicola si è così dovuto accontentare della quinta fila in griglia, un peccato, perchè il suo ideal time lo posizionava al quarto posto assoluto ad appena un decimo dalla pole, a testimonianza dell'altissimo livello dei partecipanti della gara toscana e dello stato di forma del pilota Pit Lane Competizioni.

La prima corsa del weekend, disputata al sabato, ha visto il pilota veneto impegnato in una battaglia per la sesta posizione per tutto l'arco della gara con Giacon e l'argentino Dalla Motta. Un duello serrato dai tempi ravvicinatissimi dove Baldan ha più volte provato l'affondo decisivo, ma che alla fine si è risolto con una strategica ottava posizione assoluta e seconda nel campionato italiano, importantissima ai fini nella classifica tricolore. La seconda corsa del weekend ha invece visto Baldan scattare alla perfezione dalla seconda posizione sulla griglia e portarsi in testa alla gara già alla staccata della San Donato. Un assetto non perfetto, però, ha presto costretto il veneto a cedere, non senza lottare, alcune posizioni e portare a casa la quinta posizione assoluta e la quarta vittoria stagionale, su sei gare, nella serie nazionale.'

"Per quanto riguarda il campionato italiano, sono contento perchè abbiamo mantenuto praticamente invariato il distacco da Giacon e dopo sei gare possiamo vantare quattro vittorie e due secondi posti, segno dell'ottimo lavoro dei ragazzi della Pit Lane Competizioni sulla mia SEAT Leon. Mi sarebbe piaciuto fare qualcosa in più nell'europeo, soprattutto perchè questa era la nostra pista di casa. In qualifica, traffico a parte, abbiamo dimostrato che avevamo tutte le carte in regola per stare con i migliori, ma nell'arco del weekend non siamo riusciti ad adattare il setup ai cambiamenti della pista, che si è man mano gommata e scaldata." ha commentato Baldan. "Forse ci è mancato quel pizzico di esperienza in più su auto e gomme che invece hanno i protagonisti dell'europeo, ma abbiamo dimostrato di potercela comunque giocare alla pari, anche se dobbiamo lavorare ancora un po' se vogliamo trovare gli ultimi decimi. Questa fantastica esperienza ci è servita molto anche in vista della gara di Barcellona di fine anno, dove tutti i migliori protagonisti dei trofei SEAT Leon saranno presenti in una sorta di mondialino di categoria. Noi vogliamo esserci per vincere e abbiamo tutto il tempo per recuperare il gap che ci manca!", ha concluso il leader di classifica. 

"Sono contento perchè, alla prima uscita internazionale di Pit Lane nell' Euro Cup SEAT Leon, abbiamo dimostrato di poter stare con i primi e ci siamo confermati al top nella serie italiana, ma allo stesso tempo mi sarebbe piaciuto poter portare a casa un risultato migliore sulla nostra pista nella classifica dell'europeo. Il weekend al Mugello ha però confermato che stiamo lavorando nella direzione giusta." ha commentato Roberto Remelli, Team Principal della Pit Lane Competizioni che gestisce la squadra con l'aiuto del figlio Denis e dell'ingegnere di pista Massimiliano Galeazzi. "Per noi è stato comunque un buon weekend, con il secondo podio di Bettera nel TCR, la vittoria e il secondo posto di Baldan e la vittoria di Vescovi con il podio di Fumi nella classifica Gentleman. Tempi alla mano, siamo stati competitivi anche nella serie europea, ma possiamo e dobbiamo fare di meglio e, in questo, la recente aggiunta di Christian Pescatori potrà darci una grossa mano." ha concluso il team manager mantovano che, al giro di boa della stagione del SEAT Leon Cup, può vantare la leadership nella classifica assoluta di Baldan e la doppietta in quella Gentleman di Vescovi e Fumi, oltre alla prima posizione della Pit Lane Competizioni nella classifica a squadre.

Il Campionato SEAT Leon Cup Italia tornerà in pista dopo la pausa estiva il 3 e 4 settembre con due nuove e appassionanti gare in programma all'autodromo romano di Vallelunga.




Salita: Michele Mancin riparte da Čabar

Dopo essersi distinto, nel recente passato, in varie discipline dell'automobilismo sportivo, saltando dal Dolomiti Rally Day alla vittoria nello Slalom dei Colli Euganei con la ritrovata Peugeot 205 Rallye gruppo A, Michele Mancin torna al vero ed incondizionato amore: la salita.

Dopo tre anni di tentativi, non andati a buon fine per via di impegni concomitanti di campionato, il portacolori di Mach 3 Sport riuscirà ad accogliere l'invito degli amici croati che lo hanno voluto fortemente al via della Cronoscalata di Čabar, in programma per il prossimo fine settimana.

“Siamo tanto felici quanto ansiosi di partire per la Croazia” – racconta Mancin – “soprattutto perchè posso finalmente onorare l'invito degli amici organizzatori che da tre anni cercano di farmi essere al via del loro evento. Purtroppo la loro salita non ha mai fatto parte dei campionati che seguivo pertanto non abbiamo mai avuto la reale possibilità di esserci. Grazie a questo anno sabbatico, che stiamo vivendo su partecipazioni spot, abbiamo colto al volo l'occasione e questo fine settimana saremo della partita con la nostra Citroen Saxo gruppo A che è appena stata rimessa a nuovo dai ragazzi di Mach 3 Sport”.

La Cronoscalata di Čabar, nella quale il driver polesano sarà all'esordio, si articola su un percorso di circa cinque chilometri, abbastanza veloci, con tornanti, agevoli solo all'apparenza, a spezzare il ritmo.
Sede dell'evento è la cittadina croata di Čabar, nella regione litoraneo montana, situata a ridosso del confine con la Slovenia la quale, durante la seconda guerra mondiale, sotto occupazione italiana dal 1941 al 1943, venne denominata Concanera.
Con il #59 sulle fiancate della trazione anteriore transalpina Mancin si dovrà scontrare con gli agguerriti locali e con i protagonisti della serie FIA Central European Zone.

“Il percorso è per noi totalmente sconosciuto” – aggiunge Mancin – “ma da quel che abbiamo potuto studiare a tavolino stiamo parlando di un tracciato con una velocità media interessante, frammentato da una serie di tornanti che non vanno sottovalutati. Scorrendo l'elenco iscritti abbiamo individuato nomi che ben conosciamo e dai quali dovremo difenderci con il coltello tra i denti. La validità per la serie FIA Central European Zone porterà sicuramente in Croazia altri pretendenti alla vittoria finale e tutto ciò contribuirà ad alzare l'asticella. Chiaramente, trovandoci nel nostro habitat naturale, cercheremo di fare tutto quanto è possibile per puntare alla vittoria anche se raggiungere questo obiettivo, quando si affronta una gara per la prima volta, non è mai cosa facile. A dire il vero avevamo detto la stessa cosa prima dello Slalom dei Colli Euganei e Città di Este. Speriamo di tornare dalla Croazia con lo stesso risultato”.

> nella foto, Mancin in azione nel Dolomiti Rally Day 2016 (immagine a cura di Fotosport)

mercoledì 20 luglio 2016

F. 4 - Dopo il weekend del Mugello, Marcos Siebert è ancora primo in campionato. Simone Cunati leader del Rookie Trophy, Jenzer Motorsport al top tra i team


Finalmente, dopo che i primi tre weekend dell’Italian F.4 Championship powered by Abarth sono stati condizionati - più o meno pesantemente - dalla pioggia, al Mugello le qualifiche e le tre Gare si sono disputate in condizioni meteo stabili. 
La classifica assoluta e quella dei team non vede avvicendamenti in prima posizione, mentre in quella dei Rookie Simone Cunati (Vincenzo Sospiri Racing) scavalca Kush Maini della BVM Racing.

Marcos Siebert della Jenzer Motorsport è dunque primo con 165 punti. Per lui il weekend del Mugello si è raddrizzato solo in Gara 3, che ha vinto, ma il suo vantaggio sul secondo in classifica - Mick Schumacher del Prema Power Team (126 punti) - si è assottigliato di un solo punto rispetto alla vigilia del weekend toscano, perché Schumacher è riuscito a cogliere punti solo in Gara 1, che ha concluso secondo. Terzo a pari punti con Schumacher, ma con una vittoria in meno in gara, è Raul Guzman della DR Formula, davanti al venezuelano Mauricio Baiz della Kfzteile24 Mücke Motorsport (85: zero punti per lui al Mugello), all'olandese Job Van Uitert della Jenzer Motorsport (84,5), al brasiliano Joao Vieira della Antonelli Motorsport (68), all’altro brasiliano Giuliano Raucci della Diegi Motorsport (64) e al cinese Ye Yifei della Kfzteile24 Mücke Motorsport (63). Chiudono la top ten l’americano Juan Manuel Correa del Prema Power Team (60,5, primo in Gara 1 al Mugello) e il suo compagno, l’estone Juri Vips a quota 60 punti.
Da notare che i primi dieci piloti della classifica assoluta dell'Italian F.4 Championship sono di 9 nazionalità diverse.

Dopo che a Imola l'indiano Kush Maini della BVM Racing aveva superato Simone Cunati al primo posto del Rookie Trophy, al Mugello è l’italiano a tornare primo: 147,5 punti per lui, contro i 131,5 di Maini. Terzo è Juri Vips (128 punti, due volte primo tra i Rookie al Mugello), seguito da Lorenzo Colombo (BVM Racing) e Juan Correa.
Fabienne Wohlwend - Aragon Racing - è prima nel Woman Trophy.

Infine, si conferma al top tra i team la Jenzer Motorsport con 258 punti. Secondo è il Prema Power Team con 238,5, davanti a Kfzteile24 Mücke Motorsport, a quota 178. Seguono DR Formula a 125, Antonelli Motorsport a 86, RB Racing, Vincenzo Sospiri Racing, Diegi Motorsport, Bhaitech e BVM Racing.

Porsche Mobil 1 Supercup: Matteo Cairoli verso l'Hungaroring

Saranno i 4378 metri del circuito dell'Hungaroring ad ospitare, questo weekend, il quinto appuntamento della Porsche Mobil 1 Supercup, che segna anche a tutti gli effetti il giro di boa della stagione. A presentarsi nelle vesti di protagonista, ancora una volta, ci sarà Matteo Cairoli. Il comasco classe 1996, tre volte in pole position quest'anno, con il team Fach Auto Tech ha conquistato la vittoria nei primi due round di Barcellona e Montecarlo ed è reduce dal più recente podio di Silverstone, dove due settimane fa ha concluso terzo. 
Attualmente terzo in campionato, a soli dieci punti dal leader Mathieu Jaminet (bisogna però ricordare che deve essere ancora deciso l'appello per la squalifica del Red Bull Ring, dove aveva messo a segno un quarto posto), Cairoli è assolutamente consapevole di avere le carte in regola per fare di nuovo bene.

"Quella dell'Hungaroring è una pista che per le sue caratteristiche mi piace molto, anche se lo scorso anno qui non è decisamente andata come volevo, avendo dovuto fare i conti con una vettura afflitta da problemi di setup. Anche nei test svolti su questo circuito, non siamo andati affatto bene. Ma adesso c'è tanta voglia di stravolgere il corso le cose… riprendendo il discorso da dove lo avevo interrotto a Montecarlo, magari con un'altra vittoria" - ha commentato Cairoli. 

Il giovane lombardo arriva a questa trasferta direttamente da Spielberg, che lo scorso fine settimana lo ha visto debuttare nell'European Le Mans Series al volante di una delle due Porsche 911 RSR 991 schierate dal team Proton Competition, centrando in quella occasione subito la sua ennesima pole e chiudendo alla fine quarto nella classe LMGTE, ma solo dopo che il suo equipaggio è stato costretto sul finire a effettuare una sosta in più rispetto a quelle previste. 
Sul circuito che sorge alle porte di Budapest, questo weekend, Cairoli cercherà ovviamente di riagganciare la vetta della classifica che deteneva fino alla vigilia della terza tappa del Red Bull Ring. Un'impresa sicuramente possibile.
Domenica la gara prenderà il via alle ore 11.35, a "contorno" del Gran Premio di Formula 1. Sabato la sessione unica di qualifica da mezzora scatterà alle ore 12.25, mentre venerdì si svolgeranno come di consueto le prove libere.

martedì 19 luglio 2016

La consegna del Trofeo Lorenzo Bandini a Max Verstappen: le foto di Daniele Mattei

Brisighella (RA), 17 luglio 2016
© foto di Daniele Mattei
riproduzione riservata - cliccare su una foto per aprire la galleria














Weekend difficile per Solaris Motorsport al Mugello


E' stato un weekend tribolato quello della Solaris Motorsport al Mugello, quarto round del Campionato Italiano GT. La squadra abruzzese ha pagato pegno ad una vettura nuova e senza riferimenti sulla pista toscana quando, nelle prove libere, il meteo inclemente non ha permesso il normale svolgimento del lavoro di affinamento di setup, portando poi a cascata delle qualifiche difficili e due gare in rimonta.


Le prove libere, infatti, sono state caratterizzate da due acquazzoni giunti rispettivamente prima e durante i due turni, rendendo arduo per gli uomini della Solaris Motorsport trovare i giusti riferimenti e le giuste regolazioni ad una vettura che per la prima volta affrontava la pista del Mugello. Con un assetto migliorato giro dopo giro, le qualifiche si sono disputate su fondo completamente asciutto e hanno visto Francesco Sini prendere la quarta fila sullo schieramento di Gara 1, mentre Max Mugelli ha portato la sua Aston Martin in settima fila per la corsa della domenica.


La corsa del sabato si è svolta sotto un sole cocente che ha notevolmente innalzato la temperatura dell'asfalto. La Vantage GT3 italiana ha disputato una buona prima parte di corsa con Francesco Sini, risalendo numerose posizioni anche grazie ad un'azzeccata strategia ai box, che ha portato l'Aston Martin della Solaris Motorsport in quarta posizione al termine della finestra per la sosta obbligatoria. Salito in auto, Max Mugelli è stato abile a tenere la posizione fino alla bandiera a scacchi, contenendo la rimonta prima e rintuzzando gli attacchi poi della Ferrari di Venturi. A fine gara, però, una penalizzazione per un'uscita anticipata dalla pit lane per appena 2,7 secondi ha retrocesso la coupè inglese di casa Solaris al settimo posto finale, non cancellando comunque quanto di buono mostrato in pista.

Con l'esperienza maturata in Gara 1 e grazie ad ulteriori affinamenti di assetto, la seconda corsa del weekend ha visto uno spettacolare start di Mugelli, capace in poche curve di guadagnare 5 posizioni e portarsi in nona piazza con una vettura che stava migliorando giro dopo giro. La rimonta dell'idolo locale è però terminata nel corso del quarto giro, quando un contatto, poi penalizzato con un drive through dalla direzione gara, causato dalla Lamborghini di Venturini ha mandato la Vantage GT3 contro le barriere di protezione alla staccata della veloce S delle Biondetti, costringendo il pilota toscano, uscito incolume dal violento crash grazie alla bontà delle protezioni della sua Aston Martin, al ritiro.

"E' stato probabilmente il nostro peggior weekend da inizio stagione. Abbiamo pagato pegno per la mancanza di riferimenti qui e le libere sul bagnato non hanno aiutato affatto, aumentando il solco con gli altri. Al sabato, nonostante una vettura non al top, abbiamo comunque corso bene, siamo riusciti a guadagnare terreno e ad arrivare a ridosso del podio." ha detto Francesco Sini. "Peccato per la penalizzazione, perchè probabilmente non avrebbe comunque influito sul risultato o al massimo ci sarebbe costata una posizione. Ma abbiamo sbagliato e le regole son regole."


"Sono doppiamente dispiaciuto perchè era la mia gara di casa e ci tenevo a fare bene qui davanti ai miei tifosi. Purtroppo è andata così e dobbiamo guardare avanti, anche al tanto lavoro necessario per ricostruire la nostra Vantage. Non aver potuto disputare i test la scorsa settimana ha dato un bel vantaggio ai nostri diretti avversari e il meteo avverso ha fatto il resto. Siamo andati in qualifica un po' alla ceca, facendo alcuni esperimenti. La gara del sabato l'avevamo raddrizzata, eravamo arrivati quarti sul campo al netto della penalizzazione. Domenica ho fatto una partenza fantastica e stavo aspettando che la macchina andasse a regime per poter attaccare e dare a Francesco l'Aston in buona posizione per puntare a stare di nuovo tra i migliori cinque." ha commentato un amareggiato Mugelli. "Non eravamo al top e dobbiamo capire il perchè in questa pausa estiva, che ci aiuterà anche a caricare le batterie ed essere pronti per Vallelunga."

"E' stato uno di quei classici weekend in cui tutto ciò che poteva andare storto lo ha fatto. Non eravamo al top, eravamo un po' in affanno col setup, sopratutto rispetto a chi aveva più riferimenti di noi su questa pista. Però ho visto la squadra reagire e lavorare sodo, Max e Francesco hanno messo tanto del loro talento per raddrizzare una situazione difficile." è stato il commento di Roberto Sini, team principal della squadra. "Per fortuna c'è tempo a sufficienza per presentarsi a Vallelunga, che è anche la nostra gara di casa, nella condizione migliore e con qualche test sulle spalle per tornare a puntare al podio alto."

- Photo Credits: FotoSpeedy

ACI Milano: dopo 80 anni torna il Circuito di Milano

> 19 luglio 2016 - E’ stata presentata oggi, presso la sede dell’Automobile Club Milano, la rievocazione storica del “Circuito di Milano”, manifestazione riproposta dalla Commissione Sportiva dell’Associazione di corso Venezia a distanza di 80 anni dalla sua prima edizione.

Le caratteristiche, le vetture e i piloti in lizza sono stati illustrati dal presidente dell’AC Milano, Ivan Capelli, dal presidente di Sias Autodromo Nazionale Monza e della Commissione Sportiva AC Milano, Pier Lorenzo Zanchi, e dal componente della Commissione Sportiva AC Milano e organizzatore della manifestazione, Dino Nardiello.

Nel lotto dei partecipanti, che guideranno storiche vetture degli Anni Venti, Trenta e Quaranta, vi sarà lo stesso presidente Capelli che, insieme al vicepresidente AC Milano Marco Coldani, condurrà una Fiat 501 Sport del 1924.



L’edizione 2016 del “Circuito di Milano”, prima rievocazione, si svolgerà domenica 25 settembre con partenza da via Marina e ripercorrerà ampiamente parte dei percorsi che caratterizzarono le tre storiche edizioni che si svolsero nel 1936, nel 1937 e nel 1946 (transitando nei pressi dell’Arena, dell’Arco della Pace e del Castello).


Era il 28 giugno 1936 quando le strade della città di Milano, precisamente i viali adiacenti e interni il Parco Sempione, passando anche dall’Arco della Pace, dall’Arena e dal Castello sforzesco, furono teatro di due appassionanti gare riservate alle vetture fino a 1500 cc. E a quelle oltre 1500. Nella prima si impose Carlo Felice Trossi che precedette Emilio Villoresi, entrambi su Maserati, mentre nella seconda, dove vi fu una griglia con 12 monoposto, si sviluppò un gran duello fra l’Alfa Romeo di Tazio Nuvolari e l’Auto Union di Achille Varzi: vinse il Mantovano Volante ad una media di oltre 97 chilometri all’ora.

Il Circuito di Milano venne riproposto l’anno successivo (anche in considerazione dell’enorme entusiasmo suscitato fra gli appassionati che fecero registrare il tutto esaurito), quando si imposero Eugenio Siena fra le “vetturette” ed ancora Tazio Nuvolari su Alfa Romeo alla media di 103,6 km/h. Dietro di lui altre due vetture del Biscione, condotte dal futuro primo campione mondiale della moderna Formula 1, Giuseppe “Nino” Farina e dallo svizzero Hans Ruesch. Solo quarta l’Auto Union del tedesco Rudolf Hasse.

La terza ed ultima edizione del Circuito di Milano si svolse dopo il secondo conflitto bellico mondiale e si tenne nel 1946 su un tracciato rinnovato. La gara, che prevedeva due batterie e una finale, registrò ancora il predominio dell’Alfa Romeo con tre vittorie conseguite da Achille Varzi, Consalvo Sanesi e Carlo Felice Trossi. Nella gara conclusiva, davanti a circa 100 mila spettatori, si registrò la media più elevata della giornata: quasi 90 km/h.


Anche l’anno successivo si corse sulle strade della città, precisamente nel quartiere Fiera, ma per il primo Gran Premio d’Italia del dopoguerra (l’Autodromo di Monza era ancora inagibile): per la cronaca, fra i 24 partenti si impose Carlo Felice Trossi ancora con una vettura del Biscione.

“Per un giorno, grazie a questa rievocazione, ci tufferemo tutti – io per primo con una storica vettura del ’24 – nell’atmosfera di gare cittadine che erano fondamentali negli Anni Trenta per poter sviluppare le tecnologie e per offrire alle vetture una vetrina per possibili acquirenti”, ha dichiarato il presidente AC Milano, Ivan Capelli. “Tutto era molto diverso rispetto ad oggi: macchine molto pesanti con grandi volanti necessari per sterzare, piloti abbigliati in maniera molto “casual”, spettatori disseminati lungo la pista anche ai limiti delle traiettorie in condizioni di insicurezza oggi impensabili. Un’epoca di grandi piloti – Nuvolari, Varzi, Trossi, Farina, ecc. – che il pubblico amava e seguiva con grande passione e partecipazione”.


“Fra gli obiettivi della Commissione Sportiva AC Milano che abbiamo ricostituito un anno fa”, ha sottolineato il suo presidente Pier Lorenzo Zanchi, “vi era ai primi posti la valorizzazione di AC Milano come organizzatore di gare e di rievocazioni di manifestazioni storiche. Questo Circuito di Milano, di cui ringrazio in particolare Dino Nardiello per l’impegno profuso, è la prima di una nutrita serie di iniziative che offriremo agli appassionati certi di incontrare il loro apprezzamento.”