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mercoledì 30 novembre 2022

FIA FORMULA E / JAGUAR TCS RACING PRESENTA LA I-TYPE 6 PER IL CAMPIONATO 2023


Londra, 30 novembre 2022 – Jaguar TCS Racing ha presentato oggi la Jaguar I-TYPE 6, la vettura disegnata e progettata per competere ai massimi livelli nell’ABB FIA Formula E World Championship 2023, inaugurando in questo modo l’ingresso nella nuova era Gen3 del Campionato Mondiale riservato alle vetture completamente elettriche.

La Jaguar I-TYPE 6 è l'auto da corsa elettrica Jaguar più avanzata ed efficiente di sempre. È anche il primo veicolo della FIA Formula E a disporre di un sistema di propulsione sia anteriore che posteriore, con l'aggiunta di una capacità rigenerativa di 250 kW all'anteriore e di 350 kW al posteriore, raddoppiando in questo modo la portata di rigenerazione rispetto al modello Gen2 ed eliminando la necessità di freni posteriori convenzionali.

A partire da gennaio 2023, l'era Gen3 della Formula E offrirà gare ancora più competitive ed emozionanti sui circuiti stradali di tutto il mondo. Pioniera di nuove tecnologie all'avanguardia, la terza generazione della monoposto Jaguar per la Formula E stabilirà nuovi parametri di riferimento in termini di prestazioni: 74 kg più leggera e con 100 kW in più di potenza rispetto alla vettura precedente, la I-TYPE 6 è ora in grado di raggiungere una velocità massima di 200 miglia orarie (oltre 320 km/h).

Jaguar TCS Racing si appresta ad iniziare la nuova stagione con una rinnovata e distintiva identità visiva. La nuova livrea dal design asimmetrico della I-TYPE 6 è caratterizzata da una esclusiva palette di cromatica composta ora da colorazioni nero carbonio, bianco satinato e da sofisticati accenti dorati. Le vetture guidate da Mitch Evans e Sam Bird, confermati per la terza stagione consecutiva, sono ora più accattivanti che mai.

Anche la prossima generazione di vetture per la Formula E continuerà a rappresentare un eccellente banco di prova sia per Jaguar TCS Racing e sia per Jaguar Land Rover. Il team proseguirà il suo processo di sviluppo e innovazione in nuove tecnologie all’avanguardia per ottenere sempre più vittorie nel Campionato; al tempo stesso trasferirà sulle vetture stradali tutti gli apprendimenti provenienti dalla pista per quanto concerne le tecnologie di propulsione elettrica, la sostenibilità e la softwaristica avanzata.

L'innovazione e il trasferimento tecnologico proveniente dalla I-TYPE 6 supporteranno la trasformazione di Jaguar in un brand modern luxury interamente elettrificato a partire dal 2025. Parte integrante della sua strategia Reimagine, la partecipazione ad una competizione motoristica a emissioni zero con l'auto da corsa più sostenibile del mondo dimostra tutto l'impegno di Jaguar Land Rover nella mission di azzerare le emissioni di scarico e di raggiungere l'azzeramento delle emissioni di anidride carbonica nella sua filiera di approvvigionamenti, nei suoi prodotti e nei processi operativi entro il 2039.

Jaguar TCS Racing si appresta ad iniziare la nuova stagione 2023 con un prestigioso riconoscimento. Recentemente ha ottenuto la FIA Three-Star Environmental Accreditation, la valutazione più alta assegnabile, che conferma tutto l’impegnativo lavoro svolto dal team nella corretta gestione delle pratiche ambientali, sforzandosi in modo continuativo nel miglioramento dei processi esistenti.

In vista della nuova stagione, il team potrà contare sul supporto proveniente da una nuova partnership: Wolfspeed è stato confermato Official Power Semiconductor Partner. Questa collaborazione si basa in realtà sul rapporto esistente tra Wolfspeed e il team dal 2017, che ha visto l’impiego dell’avanzata tecnologia Silicon Carbide per accelerare l'efficienza e le prestazioni in pista. La partnership con Wolfspeed, recentemente annunciata anche da Jaguar Land Rover, assicurerà la fornitura di semiconduttori al carburo di silicio per la prossima generazione di inverter destinati ai veicoli elettrici. Entrambe le collaborazioni sosterranno il trasferimento tecnologico e gli apprendimenti provenienti dalla pista sulle vetture stradali, con particolare attenzione sull'efficienza.

Dopo due anni di successi con il team, anche Micro Focus rinnova la sua collaborazione in qualità di Official Technical Partner. I suoi avanzati software e servizi, come IDOL e Vertica Analytics Platform, sono perfettamente integrati nelle fasi operative del team, consentendo in questo modo la raccolta e l’elaborazione di una vasta quantità di dati, che generano previsioni più accurate per le decisioni di maggiore importanza da prendere durante le gare. Per la squadra tutto ciò ha portato ad un maggiore ottenimento di punti, podi e vittorie.

Wolfspeed e Micro Focus vanno ad aggiungersi all’attuale portfolio di partner di assoluto livello, tra cui Tata Consultancy Services (TCS), leader mondiale nell’ambito di servizi IT, consulenza e soluzioni aziendali che continua la sua pluriennale sponsorizzazione del team. GKN Automotive, Dow e Castrol così come i fornitori Alpinestars e Uncommon supportano l’incessante ricerca di prestazioni e innovazione per Jaguar TCS Racing.
Per la prima volta in questa nuova stagione Jaguar fornirà la sua tecnologia propulsiva al team britannico Envision Racing, portando di fatto a quattro le vetture di Formula E motorizzate Jaguar sulla griglia di partenza.
Jaguar TCS Racing scenderà nuovamente in strada a Città del Messico il prossimo 14 gennaio 2023 per la prima delle 17 gare in 12 differenti città.

Dopo il più grande bottino di punti ottenuto da Jaguar TCS Racing nella scorsa stagione di Formula E e il secondo posto conquistato da Mitch Evans nel Campionato Mondiale Piloti, il team britannico sta lavorando duramente per essere pronto a lottare ancora una volta per il titolo di Campione del Mondo 2023.

James Barclay, Team Principal di Jaguar TCS Racing: “Il giorno della presentazione è sempre un momento di grande orgoglio ed emozione per Jaguar TCS Racing, quest’anno più che mai visto che stiamo per entrare nell’era Gen3 della Formula E. La Stagione 9 si preannuncia come la più emozionante e competitiva di sempre, con una nuova tipologia di auto da competizione, la Jaguar I-TYPE 6, l’aggiunta di città iconiche al calendario gare e il nuovo design della vettura che il nostro team ha trasformato in un’opera d’arte, in perfetta armonia con la nostra visione modern luxury di Jaguar.
Siamo entusiasti di dare il benvenuto nel nostro team a Wolfspeed in qualità di Official Power Semiconductor Partner. La loro esperienza nella tecnologia Silicon Carbide svolgerà un ruolo fondamentale per le prestazioni dei nostri propulsori.
Con il nostro Title Partner, Tata Consultancy Services, insieme a nuove e attuali realtà, abbiamo un portfolio di partner davvero formidabile, ognuno dei quali supporta il team e applica il proprio expertise per incrementare le tecnologie sostenibili. Mentre ci avviamo ad iniziare la nostra settima stagione in Formula E, ho riflettuto su quanta strada abbiamo percorso come team. Al di là dei successi in pista, Jaguar TCS Racing ha un ruolo di vitale importanza da svolgere e per noi è un privilegio fare la nostra parte a sostegno della trasformazione di Jaguar in un brand interamente elettrificato a partire dal 2025. Sono incredibilmente orgoglioso dei risultati ottenuti nella scorsa stagione, abbiamo conquistato il maggior numero di punti di sempre, ma sappiamo di poter fare meglio e siamo pronti a competere per vincere Il Campionato Mondiale. Crediamo molto nella Jaguar I-TYPE 6 e nella forza del nostro talentuoso team e sono davvero ansioso di vedere cosa ci riserverà questa stagione.”

Mitch Evans, pilota Jaguar TCS Racing #9: “Quella passata è stata la mia migliore stagione, che ho terminato al secondo posto del Campionato Mondiale Piloti, quindi nel 2023 siamo determinati a fare ancora meglio. La nuova Jaguar I-TYPE 6 ci darà tanto di più in termini di potenza e velocità; io e il team abbiamo lavorato instancabilmente per massimizzare questi due aspetti in modo efficace per utilizzarli a nostro vantaggio. La Formula E è una competizione molto impegnativa, ma io già non vedo l’ora che la stagione prenda il via a gennaio per lottare fino alla fine e provare a vincere sia il Campionato Mondiale Piloti che quello a Squadre.”

Sam Bird, pilota Jaguar TCS Racing #10: "Lo scorso anno è stato pieno di alti e bassi per me, e non ho potuto finire la stagione a causa di un infortunio. Ho utilizzato la pausa dalle gare per fare una sorta di reset, per tornare più forte di prima e sono più che mai desideroso di fare bene con la squadra. Abbiamo concentrato tutti i nostri sforzi sulla Jaguar I-TYPE 6 e non vedo l'ora di tornare in pista per la mia terza stagione e mostrare a tutti quello che possiamo fare".

Jay Cameron, Senior Vice President e Power Business General Manager di Wolfspeed: “Siamo orgogliosi di rafforzare il nostro rapporto con Jaguar Land Rover in veste di Official Power Semiconductor Partner per Jaguar TCS Racing. La nostra tecnologia di semiconduttori Silicon Carbide nella Jaguar I-TYPE 6 crea un “Innovation Lab on Wheels” finalizzato alla realizzazione di una migliore efficienza del gruppo propulsivo nei veicoli elettrici ad alte prestazioni. La collaborazione con Jaguar TCS Racing nell’ABB FIA Formula E World Championship sosterrà il nostro comune obiettivo di portare l’innovazione derivante dalla pista sulle strade di tutti i giorni e consentirà a Wolfspeed di supportare Jaguar TCS Racing per la lotta al titolo finale.”

venerdì 1 luglio 2022

TUTTO PRONTO PER LA CONSEGNA DELLA PRIMA JAGUAR C-TYPE CONTINUATION


Jaguar Classic ha portato a termine la costruzione della prima C-type Continuation. Presso lo stabilimento Jaguar Classic Works di Coventry, la produzione di questi modelli rigorosamente a edizione limitata procede senza sosta e, prima della consegna al proprietario, la prima C-type Continuation ha completato una serie di test preliminari.
A seguito di un processo costruttivo che richiede 3.000 ore di tecniche artigianali intensive e altamente qualificate, ogni vettura viene sottoposta ad almeno 250 miglia di test fisici da parte degli ingegneri di Jaguar Classic.

Il primo modello Continuation, rifinito con una colorazione Pastel Green e con sedili in pelle Suede Green, trae ispirazione all’originale Jaguar C-type che vinse il Reims Grand Prix Meeting del 29 giugno 1952, percorrendo 224 miglia e completando tutti i 50 giri previsti dal circuito.
Questa vettura fu la prima C-type equipaggiata con freni a disco a vincere una competizione internazionale. Dopo averla guidata in gara, Stirling Moss convinse Jaguar ad implementare questa pioneristica tecnologia che all’epoca era in fase di sviluppo. La vittoria a Reims fu un’anticipazione del dominio della C-type alla 24 Ore di Le Mans dell’anno successivo, così come della supremazia di Jaguar nelle competizioni sportive degli anni 50.

David Foster, Head of Engineering di Jaguar Land Rover Classic, ha dichiarato: “Per realizzare la nostra prima C-type costruita a mano, abbiamo impiegato disegni originali, moderne tecniche 3D e 3.000 ore di qualificate abilità artigianali, segnando di fatto un momento storico di fondamentale importanza per Jaguar Classic. Le nostre esclusive C-type Continuation presentano le innovazioni e le specifiche tecniche dell’ultima auto vincitrice a Le Mans nel 1953, inclusa la configurazione dei freni a disco Dunlop che contribuì alla vittoria di Reims del 1952. Ogni C-type offre ai clienti un’esperienza di guida davvero unica, a partire dalla distintiva procedura di avviamento dell’auto che il nostro team ha volutamente mantenuto secondo le specifiche originali.”

Realizzati a mano presso la sede Jaguar Classic Works di Coventry, tutti i modelli C-type Continuation saranno costruiti secondo le specifiche delle vetture del 1953. La prima versione completata è stata sottoposta ad una serie di test preliminari ed ora il team di Jaguar Classic non attende altro che consegnare l’auto al suo proprietario.
I clienti hanno la possibilità di scegliere tra 12 diverse colorazioni per la carrozzeria esterna, tra cui il Pastel Green di questa vettura, il British Racing Green e il Pastel Blue con decalcomania a contrasto. Per gli interni sono previste 8 differenti tonalità di pelle.

I modelli Continuation sono omologati dalla FIA e abilitati a partecipare a tutti gli eventi riservati alle auto storiche, compresa la Jaguar Classic Challenge, che si svolge su una serie di circuiti, tra cui Le Mans e Silverstone.





lunedì 10 maggio 2021

Buon Compleanno Jaguar E!


I sessant'anni del modello più famoso della Jaguar sarà festeggiato al National Jaguar Day con il patrocinio del Club ACI Storico. Una due giorni di incontri per celebrare, in Italia, un importante anniversario di un’assoluta icona dell’automobilismo. Un cocktail a Villa Wolkonsky, residenza dell’ambasciatore inglese Jill Morris, nel pomeriggio del 14 maggio. E una giornata in stile british, il giorno dopo, sui prati dell’Acquedotto Romano Polo Club. Sono questi gli appuntamenti che il Jaguar Drivers’ Club d’Italia, rappresentanza ufficiale del più antico e prestigioso sodalizio Jaguar nel Regno Unito, ha organizzato per festeggiare i 60 anni del modello più famoso della casa automobilistica di Coventry, la mitica Jaguar E.
Fu una vettura che rivoluzionò notevolmente i canoni estetici dell’epoca e mise in discussione lo stesso concetto di “auto sportiva”. Telaio monoscocca, quattro freni a disco, sospensioni posteriori indipendenti, velocissima (raggiungeva i 240 km/h), bellissima e aerodinamica: presentata nel marzo ‘61 al salone di Ginevra nella versione coupé, la Jaguar E-Type fu talmente apprezzata che i vertici dell’azienda decisero di affiancarle immediatamente il modello spider (un pilota partì la notte da Coventry e il mattino dopo era a Ginevra).
Il ricevimento in ambasciata festeggerà molti tra i possessori italiani di quel modello così
all’avanguardia da essere preferito da Steve McQueen, Tony Curtis, George Best, George Harrison, Elton John, Rita Pavone (che la volle tutta rosa) e Diabolik, che la preferiva giustamente nera, il colore della notte (Eva Kant, sua complice e compagna, ne possedeva una bianca).
L’incontro all’Acquedotto Romano Polo Club, organizzato in collaborazione con la Scuderia Jaguar Storiche, sarà aperto a tutti gli appassionati delle Jaguar nonché ai possessori di auto e moto inglesi: barbecue, birra, gara di Polo tra le squadre del Jaguar Drivers’ Club Italia e quella della Jaguar E-Type in una tenuta di oltre 80 ettari alle porte di Roma. Sempre nel rispetto delle norme anti-Covid e con una raccolta fondi a favore della fondazione Operation Smile Italia Onlus per curare, in Italia e nel resto del mondo, i bambini nati con malformazioni del volto.

da Club Aci Storico

mercoledì 7 aprile 2021

FORMULA E / I GLADIATORI DI JAGUAR RACING TORNANO AD ELETTRIFICARE LE STRADE DI ROMA


Ultimi preparativi per il team Jaguar Racing in vista dei prossimi due round dell’ABB FIA Formula E World Championship, che si svolgeranno sul circuito cittadino di Roma sabato 10 aprile alle ore 16:00 e domenica 11 aprile alle ore 13:00.
È la prima volta che Jaguar Racing torna a Roma dall’aprile 2019, anno in cui il team britannico aveva potuto festeggiare la sua prima vittoria in Formula E con Mitch Evans e la prima vittoria assoluta di Jaguar nelle competizioni motoristiche dal lontano 1991. Il circuito di Roma, dislocato nel quartiere dell’Eur, rappresenta un terreno di caccia molto prolifico per Sam Bird, che nel 2018 ha vinto l’e-prix italiano.

Attualmente in testa nella classifica del campionato a squadre dopo la doppia gara di Diriyah in Arabia Saudita, il team Jaguar Racing è molto determinato nel voler conquistare ancora più punti e continuare la striscia positiva di risultati ottenuti a Roma, così come nel voler mantenere la sua posizione di leader del campionato.

James Barclay, Team Director di Jaguar Racing: “Abbiamo iniziato l’ABB FIA Formula E World Championship 2021 in modo molto positivo e, dopo le due eccellenti prestazioni di Mitch e Sam in Arabia Saudita, siamo felici di essere in testa nella classifica del campionato a squadre. Per le qualifiche del Group 1, quella di Roma sarà un sfida molto impegnativa per entrambi i piloti e per questo non possiamo riposare sugli allori. La squadra ha lavorato duramente per molti giorni al fine di raggiungere la migliore condizione possible in vista della gara italiana. Dopo aver celebrato la nostra prima vittoria in Formula E all’e-prix di Roma del 2019, la Capitale d’Italia occupa un posto speciale nei nostri cuori e anche per questo cercheremo di far proseguire questo momento molto positivo.”

Sam Bird, pilota Jaguar Racing #10“Non vedo l’ora di gareggiare per la prima volta in Italia con il team Jaguar Racing e di tornare in pista al volante della mia Jaguar I-TYPE 5. Abbiamo iniziato la nostra collaborazione in modo straordinario, ottenendo una fantastica vittoria a Diriyah. In passato Roma mi ha accolto alla grande, tanto che nel 2018 sono arrivato primo. Per le qualifiche del terzo round, io e Mitch siamo entrambi nel Group 1. Anche se non sarà affatto facile, daremo il massimo per consentire alla squadra di mantenere questa posizione di vantaggio.”

Mitch Evans, pilota Jaguar Racing #20: “L’E-Prix di Roma riporta alla mente dei ricordi molto speciali per tutti i componenti del team Jaguar Racing. Per me ha rappresentato la mia prima vittoria in Formula E e quelle fantastiche emozioni le ricorderò sempre per tutta la vita. Anche a Roma dobbiamo sfruttare lo slancio positivo inziato in Arabia Saudita e speriamo che tutto il duro lavoro fatto ci possa assicurare un grande risultato in pista.”

Il weekend di gare sulle strade della Capitale italiana inizierà sabato 10 aprile alle ore 16:00 locali e proseguirà, meno di 24 ore dopo, con la gara di domenica 11 aprile delle ore 13:00 locali.

(Ufficio stampa Jaguar)

martedì 16 marzo 2021

Jaguar E-Type, la sportiva del giaguaro


di Massimo Campi
foto di ©Raul Zacchè/Actualfoto

Il debutto della nuova sportiva Jaguar avviene il 16 marzo 1961 al Salone di Ginevra, con il pubblico che accorre per vedere la coupè inglese. E’ una vettura bassa e slanciata, con un cofano immenso anteriore e diventerà ben presto una delle vetture più iconiche della storia.
La Jaguar E-Type, che verrà prodotta nello stabilimento di Coventry, per quei tempi era un'auto davvero molto avanzata. Tra le principali innovazioni ci sono quattro freni a disco, struttura monoscocca e sospensioni posteriori indipendenti, caratteristiche avanzatissime per le vetture sportive dell’epoca.

La caratteristica che più colpisce il pubblico è la sua linea, affusolata, sinuosa e seducente, disegnata dal "mago dell'aerodinamica" Malcolm Sayer, impossibile non restare affascinati dalla carrozzeria che sarà anche un elemento molto importante per il raggiungimento della notevole velocità massima dichiarata: 150 miglia all'ora, pari a 240 km/h.

Sotto il cofano c’è il sei cilindri in linea di 3,8 litri già montato sulla XK 150 S, con doppio albero a camme in testa, alimentato da tre carburatori SU HD8 e capace di ben 265cv. La sportiva inglese è studiata per avere un brillante comportamento su strada. A Coventry hanno studiato un nuovo sistema di sospensioni posteriori indipendenti, dotate di quattro ammortizzatori e di freni posteriori entrobordo posizionati all'uscita del differenziale posteriore, in modo da ridurre le masse non sospese. Lo sterzo, a cremagliera, si rivela subito un altro elemento importante: grazie al basso rapporto di demoltiplicazione e allo sforzo, ridotto, per l'azionamento. Le nuove soluzioni forniscono alla E-Type una grande efficacia dinamica, con un temperamento, impegnativo, da auto da corsa. non certo compassato e gentile ma impegnativo, da auto da corsa. Al debutto, la nuova Jaguar è disponibile in due varianti di carrozzeria, convertibile (detta OTS - Open Two Seater) e coupè (detta FHC - Fixed Head Coupe).

Una volta messa in strada il pubblico subito apprezza le grandi doti sportive, ma c’è anche qualche neo ancora da mettere a punto. La critiche arrivano dal poco indovinato cambio Moss a quattro rapporti, con la prima non sincronizzata, insieme alla scarsa resistenza dei freni durante la guida sportiva e alla poca capacità dei sedili nel trattenere il corpo del guidatore in curva.

Dopo essere stata una delle regine del Salone di Ginevra, la consacrazione arriva al salone di New York del 1° aprile dello stesso anno, dove la nuova Jaguar riscuote un grandissimo successo, specialmente nella versione scoperta. Le vendite vanno a gonfie vele, e nel 1965 arriva una nuova versione con il sei cilindri portato a 4,2 litri accoppiato ad un nuovo cambio Jaguar a quattro rapporti tutti sincronizzati. Cambiano anche i sedili, con un modello più ergonomico, contenitivo e ribaltabile. Diverso anche il design della plancia dove sparisce il rivestimento in alluminio per lasciare spazio a un nuovo set di interruttori e alla pelle.
Compare in listino anche un nuovo modello 2+2, con un passo maggiorato ed un padiglione più alto, per potere ospitare i due passeggeri in più. Tra gli optional anche un cambio automatico, a tre rapporti, costruito dalla Borg Warner.

il 1° gennaio 1968 vengono introdotte nuove normative in USA per contenimento delle emissioni e della sicurezza per gli occupanti e la Jaguar modifica prontamente il suo modello per il mercato americano. Spariscono le carenature dei fari, vengono modificati gli interruttori della plancia e, cosa più importante, venne modificato pesantemente il motore per le auto destinate al mercato americano: i tre carburatori SU lasciarono spazio a una più modesta coppia di carburatori Strombergs e la potenza viene ridotta a soli 175 cv solo per le vetture spedite oltre oceano.

Nuovi aggiornamenti seguono nel 1969 con la Series 2, proposta da subito nelle versioni OTS, FHC e 2+2. Cambiano diversi particolari estetici, con paraurti più grossi, fanali posteriori più ampi e posti sotto il paraurti anziché sopra ed una presa d'aria maggiorata per migliorare il raffreddamento. Migliorie anche sotto la carrozzeria con un impianto frenante potenziato, un migliore sistema di raffreddamento munito di due ventole, il volante ha il piantone collassabile ed i nuovi sedili sono muniti di poggiatesta. Tra i nuovi optional, il servosterzo e l'aria condizionata.

La terza serie arriva nel 1971, anche per far fronte alle scarse prestazioni garantite dal sei cilindri destinato agli USA. La Series 3, l'ultima versione della E-Type, è dotata di un motore a 12 cilindri a V, con una cilindrata di 5.3 litri interamente in lega leggera.
Il nuovo 12 cilindri nasce dall'accoppiamento di due sei cilindri in linea, disposti a V e con un angolo di 60° con una potenza di ben 272 cv a 5.850 giri. Sparisce dal listino la versione FHC lasciando spazio solamente alla OTS e alla 2+2. Aumenta ulteriormente il passo e la nuova E-Type ha anche sospensioni modificate con carreggiate più ampie, freni con dischi anteriori autoventilanti, servosterzo di serie e di pneumatici più larghi. Il cambio automatico, sempre a tre rapporti, rimane nella lista degli optional.

Dal punto di vista estetico, le modifiche introdotte cambiano ulteriormente la linea della E-Type. I paraurti sono nuovamente sostituiti, la presa d'aria frontale è dotata di una grossa griglia cromata e vengono modificati anche i passaruota.
All'interno il tradizionale volante in legno lascia il posto a uno in pelle e il tunnel centrale viene rivestito con la plastica.

Grazie al nuovo motore migliorano le prestazioni della sportiva Jaguar che vanta uno scatto da 0 a 60 mph in meno di 7", ma a Coventry scelgono di stravolgere il carattere della E-Type che, da quello guizzante e impegnativo di una vera sportiva diventa più flemmatico simile ad una più normale granturismo. Tra le E-Type prodotte ci sono anche delle vetture speciali: Lightweight e Low Drag Coupè, entrambe realizzate come vetture da competizione.
La produzione finisce nel 1974, dopo oltre 72.000 E-Type prodotte, la maggioranza per il mercato americano. Le ultime 50 vetture a uscire dalla fabbrica sono tutte delle convertibili, con carrozzeria nera e dotate di una speciale placca commemorativa.







sabato 13 marzo 2021

Jaguar Classic presenta l'esclusivo modello limited edition E-type 60 Collection


Jaguar Classic ha presentato la sua prima coppia di E-type 60 Collection, svelando i dettagli completi delle 12 auto che sono state progettate e sapientemente restaurate per celebrare i 60 anni della sua iconica sportiva.
La E-type ha fatto il debutto mondiale a Ginevra, in Svizzera, il 15 marzo del 1961. Quando fu mostrata l’unica coupé disponibile per i test drive, la reazione generale fu così sorprendente che Jaguar fece immediatamente arrivare una seconda E-type, una roadster, facendola viaggiare per tutta la notte da Coventry a Ginevra.

Sessant’anni dopo, le E-type 60 Collection rendono omaggio a queste due auto leggendarie: la coupé Opalescent Gunmetal Grey “9600 HP”, guidata “flat out” (a tutto gas) da Bob Berry proprio per il lancio mondiale e la roadster British Racing Green “77 RW”, guidata da Norman Dewis a cui è stato imposto il “drop everything” (mollare tutto) e partire in modo da arrivare a Ginevra il giorno successivo.

Le E-type 60 Collection, che sono vendute in coppia (una E-type 60 Edition coupé e una E-type 60 Edition roadster) sono rispettivamente rifinite con le esclusive colorazioni Flat Out Grey e Drop Everything Green. Queste varianti cromatiche sono ispirate agli originali colori del 1961 e non verranno utilizzate per nessun’altra Jaguar.

Le vetture presentano anche una serie di esclusivi dettagli stilistici E-type 60, sviluppati in collaborazione con Julian Thomson, Jaguar Design Director. Specifici interventi sono stati finalizzati al miglioramento della fruibilità e della guidabilità, come nel caso del cambio manuale a cinque rapporti e del migliorato sistema di raffreddamento. A bordo è disponibile anche il Jaguar Classic Infotainment System con navigatore satellitare integrato e connettività Bluetooth.
L’elemento visivo maggiormente distintivo per ciascuna delle due auto è un’incisione sulle console centrali progettata dall’artista e designer King Nerd, che ripercorre le tappe principali del viaggio intrapreso da Coventry a Ginevra dalle auto originali. Essendo creata a mano, ogni opera d’arte richiede più di 100 ore di lavoro e di consultazione con il proprietario.

Dan Pink, Jaguar Classic Director, ha detto: “Sessant’anni dopo la sua presentazione del marzo 1961 al Motor Show di Ginevra, il talentuoso team di Jaguar Classic si appresta a realizzare un esclusivo regalo di compleanno per la E-type: The E-type 60 Collection. L’attenzione prestata ai dettagli dimostra come questo progetto abbia rappresentato un lavoro fatto con il cuore per tutti i nostri designer, ingegneri, artigiani e partner. Dettagli raffinati, combinati con una maggiore fruibilità consentiranno a queste E-type di essere ambite e apprezzate per i decenni a venire, dai loro esigenti proprietari. Questi ultimi, nell’estate 2022 avranno la possibilità di vivere un’esperienza davvero unica, viaggiando con i loro ospiti in una sorta di percorso rievocativo da Coventry a Ginevra.”

Restaurate e perfezionate a Coventry dagli esperti di Jaguar Classic, le E-type 60 Collection combinano un’impeccabile qualità ed un eccezionale know-how ingegneristico.
L’implementazione meccanica più significativa è rappresentata dall’adozione di un cambio manuale a cinque marce appositamente sviluppato, caratterizzato da una sincronizzazione su tutti i rapporti, ingranaggi a taglio elicoidale e un involucro in alluminio pressofuso rinforzato per una maggiore affidabilità e una maggiore durata, nonché da rapporti di trasmissione più ravvicinati e cambi più fluidi.

Il motore XK 3,8 litri sei cilindri da 265 CV beneficia di un autentico radiatore di lega in stile 1961, con ventola di raffreddamento elettrica e accensione elettronica per una maggiore fruibilità quotidiana, oltre ad un sistema di scarico in acciaio inossidabile lucidato. Questo nuovo sistema è dimensionalmente identico a quello standard in acciaio dolce, ma produce una sonorità più profonda e offre una maggiore durata.

L’elemento di implementazione visiva più prezioso è un’esclusiva porzione di metallo inciso, creato dall’artista di fama mondiale King Nerd. Johnny “King Nerd” Dowell ha personalizzato le console centrali in acciaio inossidabile delle 12 auto con una specifica incisione per ciascuna delle E-type 60 Edition.

Tutte le coupé, i cui interni sono rivestiti in pelle Smooth Black, presentano una mappa stilizzata con le tappe principali del percorso effettuato da Bob Berry, abbinata ad uno schizzo della E-type e la frase “Pensavo che non saresti mai arrivato qui”, che ricorda la reazione di Sir William Lyons, fondatore del marchio Jaguar, all’arrivo di Bob, pochi minuti prima della presentazione.

Per le sei roadster rifinite in pelle Suede Green, l’incisione raffigura il percorso intrapreso da Dewis durante il suo viaggio dell’ultimo minuto verso la Svizzera. Anche in questo caso è presente uno schizzo della vettura con un’altra celebre frase di Lyons, questa volta con le istruzioni per Norman: “Molla tutto e porta altrove il tetto scoperto della E-type”.

Johnny Dowell, in arte “King Nerd”, artista e designer, ha dichiarato: “Per me, questa è stata una fantastica opportunità, che mi ha permesso di progettare e incidere all’interno di queste iconiche vetture, i racconti di due epici viaggi intrapresi da due leggendarie Jaguar.
Sarà un ricordo permanente del loro anniversario e, ovunque saranno le E-type, la memoria di Bob Berry e Norman Dewis viaggerà con loro.”

Oltre alla console centrale, il badge sul cofano, il quadrante dell’orologio all’interno del contagiri, il tappo del serbatoio e le piastre del telaio sono rifiniti con il logo commemorativo E-type 60, creato da Jaguar Design che riporta la dicitura degli anni “1961-2021”.

Nella postazione di guida è presente un volante in faggio chiaro come quello montato sulle vetture del 1961, che per l’occasione è stato rifinito con un pulsante del clacson in oro a 24 carati.

Nell’estate del 2022, i sei proprietari e i rispettivi passeggeri prenderanno parte ad un esclusivo tour rievocativo targato E-type; un’esperienza di guida che li porterà da Coventry a Ginevra con le proprie auto e con le quali creeranno le proprie memorie a bordo della loro E-type. Faranno tutto questo godendosi scenari mozzafiato, strade epiche, inclusi gli iconici passi alpini, dimore esclusive e raffinate prelibatezze gastronomiche durante tutto il viaggio.

Credits: Media Jaguar

mercoledì 24 febbraio 2021

JAGUAR RACING VERSO LA SETTIMA STAGIONE DI FORMULA E. IL DEBUTTO SOTTO I RIFLETTORI DELL’ARABIA SAUDITA


> 24 Febbraio 2021 - Attesa febbrile per il team britannico Jaguar Racing, che si appresta a prendere parte alla nuova stagione del Campionato ABB FIA Formula E World Championship. La settima stagione delle competizioni cittadine riservate alle auto elettriche, inizierà con un doppio turno di gare in notturna a Diriyah, in Arabia Saudita. Partenza alle 20:00 ore locali del 26 febbraio e seconda gara esattamente 24 ore dopo.

Sam Bird e Mitch Evans, una delle coppie di piloti più forti sulla griglia di partenza, guideranno la I-TYPE 5, la nuova vettura del team Jaguar Racing. Per il neozelandese Evans quella che sta per iniziare è la quinta stagione alla guida di una Jaguar, mentre il britannico Sam Bird, che ha vinto gare in ogni annata Formula E, si è unito alla squadra solo di recente. Entrambi i piloti hanno già esperienze sul tracciato cittadino saudita: Evans ha conquistato punti preziosi per il proseguo del Campionato, mentre Bird ha vinto la gara inaugurale di Diriyah nell’edizione 2019.
All’E-Prix in Arabia Saudita sarà presente anche Sacha Fenestraz, 21 enne pilota di riserva franco-argentino, che non del tutto estraneo al team britannico avendo già guidato una Jaguar da corsa durante i rookie test dello scorso anno a Marrakesh, in cui impressionò tutti grazie alle sue performance al volante della I-TYPE.

Dall’ultima competizione dell’agosto 2020, lo sviluppo della Jaguar I-TYPE 5 è stato incentrato su un nuovo propulsore, nuove sospensioni e un innovativo invertitore che utilizza oro a 24 carati. Tutti questi rinnovati elementi sono stati sviluppati direttamente dai tecnici e dagli ingegneri Jaguar.

James Barclay, Team Director Jaguar Racing: “C’è ancora più motivazione ed entusiasmo nell’iniziare la nostra quinta stagione in Formula E, perché la competizione ora è un Campionato Mondiale. Stiamo partendo per questa nuova avventura con l’obiettivo e la determinazione di conquistare più punti, più podi e più vittorie possibili e, grazie alla nostra nuova coppia di piloti, il nostro potenziale è il migliore di sempre. Abbiamo lavorato molti mesi sull’evoluzione della Jaguar I-TYPE 5 e non vediamo l’ora di scendere in pista a Diriyah per le due gare inaugurali che si svolgeranno in notturna. Nelle passate competizioni, su questo tracciato, ci siamo molto divertiti e abbiamo imparato tanto, per questo vogliamo iniziare alla grande questa nuova stagione del Campionato del Mondo.”

Sam Bird, pilota Jaguar Racing #10: “Per me la Formula E è un ambiente molto familiare, ma essendo entrato da poco a far parte del team Jaguar, sono molto motivato ad ottenere i migliori risultati possibili e ad iniziare la settima stagione con uno slancio positivo. Negli ultimi mesi ho trascorso molto tempo con i miei ingegneri ed è stato fantastico salire a bordo della Jaguar I-TYPE 5 per alcuni test preliminari. Grazie al nuovo team ho ritrovato il vigore per gareggiare al meglio in pista. Non vedo l’ora di prendere parte alla doppia gara di Diriyah e di provare a conquistare i miei primi punti con Jaguar Racing. Su questo tracciato ho già vinto non molto tempo fa e spero quindi di ripetermi.”

Mitch Evans, pilota Jaguar Racing #20: “Nelle ultime cinque stagioni siamo davvero cresciuti molto come squadra, ottenendo diversi podi fino all’ultima vittoria a Città del Messico nel 2020. Questi ricordi aumentano la nostra determinazione nel voler fare ancora meglio nella nuova stagione che sta per iniziare. Sono ansioso di gareggiare a Diriyah, in cui l’ultima volta ho fatto registrare il giro più veloce, prima di perdere purtroppo un posto sul podio nel corso della seconda gara. Ho fame di successi e con la squadra siamo molto determinati nell’iniziare al meglio questa nuova stagione.”

Sacha Fenestraz, la cui entrata nel team è stata annunciata oggi: “Lo scorso anno a Marrakesh mi sono divertito moltissimo. Ora, essere il pilota di riserva di questo iconico marchio ed essere compagno di squadra di due piloti così forti è davvero fantastico. La Formula E rappresenta una fida molto diversa da quelle che ho dovuto affrontare sino ad ora e non vedo l’ora di poter dare il mio contributo alla squadra.”

Il prossimo 26 febbraio le luci del semaforo diventeranno verdi alle 20:00, ore locali, per la prima gara della nuova stagione di Formula E. Sabato 27 febbraio sempre alle 20:00 ore locali, si correrà la seconda gara del’E-Prix di Diriyah.

giovedì 28 gennaio 2021

CELEBRAZIONE DEI 70 ANNI: LA JAGUAR C-TYPE ENTRA NELLA FAMIGLIA CLASSIC CONTINUATION


Jaguar Classic celebra il 70° anniversario della leggendaria sportiva C-type con una produzione rigorosamente limitata di nuovi modelli C-type Continuation, che saranno costruiti a mano presso lo stabilimento Jaguar Land Rover Classic Works di Coventry.
Il programma C-type Continuation, consentirà agli appassionati delle competizioni di auto storiche, di poter acquistare per la prima volta un esemplare nuovo di fabbrica dell’iconica vettura del 1953, che sarà equipaggiata con freni a disco “originali”.

La C-type, originariamente prodotta tra il 1951 e il 1953, era famosa per la sua forma eccezionalmente fluida sviluppata da Malcom Sayer, designer, esperto di aerodinamica e artista di Jaguar Cars. Al suo debutto nel 1951, la C-type vinse l’estenuante 24 Ore di Le Mans, facendo registrare la prima delle sette vittorie assolute di Jaguar nella gara di durata francese.
Dal 1952, la C-type è stata la vera pioniera nell’adozione dell’innovativa tecnologia dei freni a disco nelle competizioni motoristiche. Grazie ad un rivoluzionario sistema sviluppato da Jaguar e Dunlop, la C-type guidata da Stirling Moss ha ottenuto la prima vittoria per una vettura con freni a disco al Gran Prix di Reims in Francia, gareggiando successivamente alla Mille Miglia in Italia.
Nel 1953 la C-type vinse nuovamente la 24 Ore di Le Mans, sempre con un sistema di freni a disco. Altri successi arrivarono grazie ad alcuni proprietari privati, che contribuirono a consacrare Jaguar vicecampione nell’inaugurale World Sportscar Championship.

Dan Pink, Jaguar Classic Director, ha dichiarato: “Guidata da alcuni dei più ammirati piloti sportivi della storia, la C-type ha gettato le basi per il successo di Jaguar nelle competizioni di lunga durata e da sempre è sinonimo di design e innovazione ingegneristica. Settant’anni dopo, Jaguar Classic è orgogliosa di poter utilizzare le più recenti e innovative tecnologie di produzione, abbinate alle sue ineguagliabili abilità artigianali e alla sua esperienza senza tempo, per produrre nuovamente questa leggendaria auto del passato destinata ad una nuova generazione di appassionati.”

Delle 53 Jaguar C-type costruite negli anni 50, 43 furono vendute a proprietari privati. In linea con i modelli costruiti in quegli anni, le specifiche tecniche di produzione dell’auto prevedevano freni a tamburo, doppi carburatori SU e 200 CV di potenza.
Per un evento celebrativo di matrice sportiva del 2022, verranno costruiti otto nuovi esemplari di C-type Continuation. Ogni vettura rispecchierà le specifiche tecniche stabilite dal team ufficiale vincitore a Le Mans nel 1953, che includono il propulsore sei cilindri in linea da 3,4 litri da 220 CV con triplo carburatore Weber 40DCO3 e freni a disco.

Basandosi sull’esperienza acquisita con i precedenti programmi Jaguar Classic Continuation, sviluppati per le Lightweight E-type, XKSS e D-type, gli ingegneri di Jaguar Classic hanno focalizzato la loro attenzione sugli archivi Jaguar, incrociando successivamente i dati di riferimento di una C-type originale con la più recente tecnologia CAD, per dare vita ad una nuova C-type più autentica possibile.
L’accesso esclusivo ai disegni tecnici originali e a tutta la documentazione redatta dal team di tecnici che hanno sviluppato la C-type, compreso Malcolm Sayer, Responsabile competizioni della Lofty England, e gli ingegneri William Heynes, Bob Knight e Norman Dewis, assicura l’accurato mantenimento delle autentiche specifiche tecniche del 1953.

Credits: Ufficio Stampa Jaguar

martedì 6 marzo 2018

Jaguar crea una esclusiva XJ “Greatest Hits” per il batterista degli Iron Maiden Nicko McBrain


6 marzo – Jaguar Classic ha presentato al Motor Show di Ginevra la Jaguar XJ “Greatest Hits” personalizzata per il batterista degli Iron Maiden, Nicko McBrain, con cui iniziano anche le celebrazioni per i festeggiamenti del 50° anniversario della XJ.

Questa speciale commessa nasce dalla collaborazione tra Nicko, gli ingegneri e i maestri artigiani del Jaguar Land Rover Classic Works di Coventry e Wayne Burgess, Jaguar Design Studio Director. Per completare il progetto sono state necessarie più di 3.500 ore di lavoro, con oltre 4.000 componenti ridisegnate, rifinite e riposizionate. Diversamente da qualsiasi altra XJ antecedente al 1984, questa vettura dispone di sostanziali modifiche agli esterni, agli interni, alla trasmissione e alle sospensioni, in modo da soddisfare tutte le richieste e i desideri di Nicko.

Tim Hannig, Jaguar Land Rover Classic Director, ha dichiarato: “Dare vita alla XJ “Greatest Hits”, così come all’intero processo per la realizzazione del sogno automobilistico di qualcuno, è qualcosa di straordinariamente gratificante per il team di Jaguar Classic. Lavorare con Nicko è stato un vero piacere e siamo ansiosi di vedere le reazioni a questo progetto.”

Nicko McBrain, batterista degli Iron Maiden, ha dichiarato: “Questa è la mia terza XJ che ho chiamato affettuosamente “Johnny 3”. Quello con Jaguar Classic è stato un lavoro svolto con pura passione. Sono davvero entusiasta del risultato finale e soprattutto di poterla mostrare al Motor Show di Ginevra. Questa vettura è realmente una versione Greatest Hits e per me esprime tutta l’essenza della XJ. Un grande merito per la sua riuscita va al team Jaguar Classic. Siamo riusciti a terminare appena in tempo per l’inizio dei festeggiamenti del 50° anniversario della XJ, che rimane la mia favorita tra tutte le Jaguar.”

lunedì 16 novembre 2015

A Silverstone la nuova Jaguar XJR incontra la XJR9-lm e Andy Wallace, vincitore della 24h di Le Mans



Andy Wallace, leggendario pilota e vincitore della 24 Ore di Le Mans, rivive la sua vittoria del 1988 tornando sul circuito di Silverstone in una sessione di prove, diurna e notturna, per guidare la XJR9-LM e la nuova Jaguar XJR da 550 CV, con motore 5,0 litri V8 sovralimentato. Wallace parla della sua esperienza alla guida della XJR9-LM e della nuova XJR in un video disponibile a questo link: https://youtu.be/IgMxSkJb058

Guidare di notte sul circuito di Silverstone ha dato a Wallace l’opportunità di testare i nuovi fari della XJ interamente a LED, presenti per la prima volta su una Jaguar. 

“Nel 1988 guidare di notte a Le Mans è stato davvero difficile,” ha affermato Wallace “Viaggiavamo a circa 385 km/h ed era quasi impossibile vedere la strada da percorrere. Per orientarci, utilizzavamo soprattutto le luci degli scorci del paesaggio come punti di riferimento.”


“Oggi le moderne automobili hanno sistemi d’illuminazione incredibili. La tecnologia LED ci consente di vedere il triplo della distanza rispetto al passato e al tempo stesso lo sterzo attivo indirizza le luci adeguandosi alla guida. “Come guidatore, sia che si viaggi in strada o che ci si trovi a guidare l’auto ad alta velocità in pista, un simile livello di visibilità consente di avere una maggiore confidenza con la vettura, migliorando la sicurezza, le prestazioni e la precisione di guida. Avrei voluto avere queste luci sulla XJR9-LM.”


Ian Hoban, XJ Vehicle Line Director, ha affermato: “La XJ è più distintiva e dinamica che mai e le elevate prestazioni della XJR sul circuito di Silverstone sono un’eccellente dimostrazione di come i nuovi fari a LED che equipaggiano la vettura siano un vero vantaggio per il guidatore. 
I nuovi fari a LED sono solo una delle nuove caratteristiche presenti sulla nostra ammiraglia. Oltre ad offrire un livello ancora più elevato in termini di lusso e prestazioni, la nuova XJ è equipaggiata con l’innovativo sistema di infotainment ed è caratterizzata da materiali e finiture per gli interni sempre più su misura del cliente."



Il design esterno della XJ MY 2016 è stato completamente rivisitato e i fari interamente a LED, con le esclusive due luci diurne “J-Blade”, rappresentano delle novità chiave oltre che elementi unici all’interno della gamma Jaguar.

I nuovi fari LED, rispetto alle lampade Bi-Xenon che hanno sostituito, offrono una temperatura di colore molto più vicina a quella della luce diurna, migliorando la visibilità, il comfort per il guidatore e l’efficienza energetica.

Questi fari sono i più avanzati mai visti su un veicolo Jaguar o Land Rover, in grado di valorizzare anche il design “quad lamp” caratteristico delle berline sportive Jaguar e anche della XJR9-LM.


venerdì 29 maggio 2015

RIFLESSI DELLA MILLE MIGLIA: IL FILM DEL #JAGUARMILLE TEAM 2015



Dopo il grande successo alla Mille Miglia 2015, il Jaguar Heritage ha realizzato un film sulla competizione di quest’anno, per dare agli appassionati una visione più approfondita di quella che è stata definita come la “Corsa più bella del mondo”.

Nell’anno in cui Jaguar celebra il suo 80° anniversario, il team ufficiale Jaguar Heritage si è schierato alla partenza di Brescia con tre C-type, tre D-type, due XK120 e una XK140 guidate da volti noti del mondo delle competizioni motoristiche, della TV e della musica. Al seguito del corteo del Jaguar Heritage, c’era un gruppo di giornalisti ospiti alla guida della nuova Jaguar XE e dell’ultima generazione della sportiva F-TYPE.

Supportate da un esperto staff di tecnici del Jaguar Heritage, le nove Jaguar inscritte si sono ben comportate durante i quattro estenuanti giorni dell’evento. Guidate da personaggi del calibro del modello di fama mondiale David Gandy, della top model e presentatrice TV Jodie Kidd e del musicista Elliot Gleave, più noto con il nome di Example, il team Jaguar Heritage si è ben piazzato anche nella classifica delle gare di regolarità della Mille Miglia.

Ian Callum, Jaguar Design Director, che era alla guida di una D-type Ecurie Ecosse ha detto: "É un grande privilegio far parte della storia di quella vettura, ora ancora di più avendo partecipato alla Mille Miglia. Quest’anno guidare è stato per me molto esaltante e divertente. Questo evento è fantastico perché ti fa comprendere appieno la vettura e mette esattamente in evidenza tutto ciò che il marchio Jaguar rappresenta.”

Lo chef televisivo e collezionista di auto James Martin, che ha guidato una D-type ufficiale del Jaguar Heritage affiancato dall’avventuriero Charley Boorman, ha detto dell’evento: “Alla fine ci si sente euforici ed è la sensazione più incredibile. Ho vinto l’agitazione e l’angoscia di non portare a termine la Mille Miglia e di non essere in grado di superare quella linea… Sono un contadino dello Yorkshire, ma avevo le lacrime agli occhi una volta arrivato al traguardo.”


- Per guardare e condividere il film: 

venerdì 22 maggio 2015

JAGUAR CELEBRA UN ALTRO SUCCESSO ALLA MILLE MIGLIA




Jaguar festeggia un eccellente risultato di squadra ottenuto alla Mille Miglia 2015, che ha visto tutte le nove vetture portare a termine le impegnative 1.000 miglia del percorso attraverso l’Italia, con due auto nella top list delle prime 200 finaliste. 

Nell’anno in cui Jaguar celebra il suo 80° anniversario, il Jaguar Heritage si è presentato alla partenza a Brescia con tre C-type, tre D-type, due XK120 e una XK140 guidate da volti noti provenienti dal mondo delle competizioni automobilistiche, della TV e della musica. 

In totale, oltre 400 vetture hanno preso parte alla dura competizione di quattro giorni, con partenza da Brescia in direzione di Rimini sul litorale orientale, prima di scendere verso Roma e poi risalire in direzione di Parma, passando per le storiche Siena e Pisa, per ritornare infine a Brescia. 
Supportate da un team di tecnici esperti del Jaguar Heritage, le nove Jaguar non hanno mai perso un colpo, consentendo ad ogni coppia di piloti di concentrarsi sugli obiettivi fondamentali della Mille Miglia, ovvero percorrere i lunghi spostamenti quotidiani e portare a termine le tappe cronometrate di regolarità.
É stata la “NDU 289”, la Jaguar C-type di Mike Cross, Jaguar Vehicle Integrity Chief Engineer, e del giornalista del Telegraph Mikey Harvey, ad arrivare prima nella classifica del team Jaguar, posizionandosi al 153° posto assoluto; una grande prestazione tenendo conto che nei primi 100 posti sono arrivati tutti piloti esperti nelle prove cronometrate di regolarità.
“Abbiamo percorso 1.000 miglia per quattro lunghi giorni e la C-type è stata superba in tutto,” ha detto Mike Cross, a capo di un team incaricato di confermare le ineguagliabili qualità di guida delle vetture Jaguar. “C’è sicuramente un evidente meccanismo di causa-effetto: più si va veloce e migliore è il comportamento della C-type. Diventa più precisa, più stabile e più confortevole e questo è il DNA che si ritrova nelle Jaguar moderne.”
Poco dietro, al 171° posto, sono arrivati la modella e presentatrice TV Jodie Kidd e il modello, nonché editorialista di GQ.com David Gandy, alla guida di “OOF 748”, una Jaguar XK120 roadster. Questa era la seconda volta per Kidd alla guida di questa vettura, chiamata affettuosamente “Betsey”, alla Mille Miglia: “È stato molto divertente unirsi nuovamente a Betsey,” ha detto. “Ho davvero imparato a guidarla e ad ottenere il meglio da lei. Come sempre, le strade e la folla di persone lungo il percorso sono state davvero sensazionali. Desidero ringraziare fortemente il team di supporto Jaguar che ha compiuto uno sforzo immane per mantenerci motivati e in gara.”
L’altro pilota, David Gandy, ha aggiunto: “É stato un vero privilegio e un’esperienza incredibile. La cosa più entusiasmante per me è stata come io e Jodie abbiamo lavorato in team. I nostri stili di guida sono molto simili, siamo entrambi concentrati solo sulla strada.”
Il rapper e musicista Elliot Gleave, più conosciuto come Example, ha guidato con suo padre, Michael Gleave. Questa è la seconda partecipazione di Elliot alla Mille Miglia, stavolta alla guida della “TAC 740”, una XK140. “Quest’anno è stato persino meglio della volta precedente. Sono stato realmente alle prese con l’auto, i route books e le prove a tempo. È stata una fantastica esperienza, anche se ora sono esausto. Mi sento come se avessi fatto 20 giorni consecutivi di tour. Fare questa esperienza con mio padre è stato bellissimo. Vive in Australia e lo vedo una o due volte l’anno. La partecipazione insieme alla Mille Miglia ci ha permesso di consolidare il nostro legame, per questo è stato speciale.”
Alla guida della sua Jaguar C-type “PUG 676”, Ben Cussons, Royal Automobile Club Motoring Committee Chairman, affiancato dal giornalista Alex Goy, ha commentato: “É stato un grande evento, con un’organizzazione perfetta in tutto, un caloroso benvenuto da parte degli altri piloti e un tempo ottimo con solo qualche goccia di pioggia. La C-type si è comportata in modo superlativo ed è stata supportata da un fantastico team Jaguar. Le vetture Jaguar sono sempre molto apprezzate dagli italiani, che hanno sempre applaudito quando vedevano passare le C-type e le D-type.”

L’evento ha sicuramente lasciato un ottimo ricordo nello chef televisivo James Martin, che ha guidato la “393 RW”, una D-type long-nose. “Alla fine ci si sente euforici ed è la sensazione più incredibile. Ho superato l’agitazione e l’ansia di non portare a termine la Mille Miglia e di non essere in grado di superare quella linea…Sono un contadino dello Yorkshire ma avevo le lacrime agli occhi. La D-type long nose era l’auto più veloce ed è stata superba da guidare. C’è stato un momento incredibile in cui ci ha raggiunti un’altra D-type ufficiale e abbiamo avuto una fantastica battaglia con una Ferrari TR per oltre 100 miglia sulle montagne.”
Ricordando la vittoria di Stirling Moss alla Mille Miglia del 1955 durante la quale fece registrare una velocità media di quasi 160 km/h, Martin ha detto: “Se penso che abbiamo rifatto appena lo 0,1 percento di ciò che fece Stirling Moss, rispetto quest’uomo ancora di più. Per lui fare ciò che fece all’epoca alla 1.000 miglia è stato semplicemente incredibile. Sarebbe un eufemismo dire che voglio tornare l’anno prossimo. Sono stati i quattro giorni migliori della mia vita e ringrazio Jaguar per questo.” 
Il copilota di Martin, l’avventuriero Charley Boorman, era altrettanto intimorito dall’esperienza: “Non sapevo bene cosa mi aspettasse. Quando ho fatto la Dakar, c’era una sensazione d’incertezza simile. Ma James e io abbiamo riso dall’inizio alla fine; eravamo come due bambini in un negozio di dolci nel circuito di Monza!“ 
“Non riesco a credere che siamo arrivati al traguardo. Visto il numero di abbandoni e le difficoltà sia per i piloti che per la macchina, sono davvero entusiasta di aver superato quella linea. La D-type è stata fantastica; è stata spietata. Ho una gran voglia di farlo di nuovo. Un immenso grazie a Jaguar e a tutti coloro che ci hanno sostenuto per permetterci di andare avanti. Hanno dormito molto poco e sono stati fantastici.“ 
Al volante della “RSF 303”, l’inestimabile Jaguar D-type ‘Long Nose’ Ecurie Ecosse dell’uomo d’affari e grande appassionato di auto d’epoca Clive Beecham, c’era Ian Callum, Jaguar Director of Design. “Questa è stata la mia terza Mille Miglia,” ha detto. “Mi è stata offerta la possibilità di partecipare all’evento di quest’anno a bordo di una D-type, in particolare su una D-type Ecurie Ecosse. Non potevo rifiutare, soprattutto perchè mi ricordo di aver visto questa vettura sulla pista di Ingliston in Scozia quando avevo circa sette o otto anni”. 
“É un grande privilegio far parte della storia di quella vettura, una storia arricchita ancora di più ora dall’aver partecipato alla Mille Miglia. Quest’anno guidare è stato per me molto esaltante e divertente. Questo evento è fantastico perchè ti fa comprendere appieno la vettura e mette esattamente in evidenza tutto ciò che il marchio Jaguar rappresenta.”

L’arrivo del team al traguardo è stato completato da altre leggendarie vetture come la C-type “KSF 182”, guidata da Derek Bell e dal collezionista d’arte Adam Lindemann, o come la XK120 roadster “220 BPE”, guidata dal Ralph Speth, CEO Jaguar Land Rover, e da Tony O’Keeffe, e come la D-type “NVC260” guidata dal suo proprietario e grande esperto di vetture d’epoca Simon Kidston affiancato dal giornalista Jason Barlow.