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giovedì 5 marzo 2020

EuroNASCAR, Gianni Morbidelli pronto al debutto con CAAL Racing


Un’altra icona del motorsport entrerà a far parte della NASCAR europea nel 2020, confermando la NASCAR Whelen Euro Series come il miglior campionato per vetture turismo del vecchio continente. L’ex pilota di Formula 1, WTCC, WTCR e Superstars Series Gianni Morbidelli guiderà al Chevrolet #88 CAAL Racing dando la caccia al titolo EuroNASCAR.
Professionista stimato in ogni campionato a cui ha preso parte, il pilota pesarese ha vinto l’italiano e l’europeo di Formula 3 nel 1989 e poi corso in Formula 1 tra il 1990 e il 1999. Ha guidato per Sauber, Minardi e Footwork Arrows e fatto segnare il suo miglior risultato in Australia nel 1995 con un terzo posto. Durante il suo periodo in Formula 1, Morbidelli è stato anche test driver della Ferrari e ha pilotato la rossa in un gran premio. Dopo aver lasciato le monoposto, ha corso nei più prestigiosi campionati turismo per diversi team ufficiali, vincendo la Superstars Series due volte – nel 2009 e nel 2013 – e mettendo a segno vittorie sia nel WTCC che nella TCR International Series. 

CAAL Racing e Morbidelli si sono incontrati molte volte in passato, sempre come rivali. Per la prima volta scenderanno in pista insieme il 25-26 aprile, in occasione dell’apertura stagionale della NWES al Circuit Ricardo Tormo. Morbidelli dividerà la Chevrolet #88 con il veterano della EuroNASCAR 2 Max Lanza.


“Non vedo l’ora di debuttare nella NASCAR Whelen Euro Series con CAAL Racing e la famiglia Canneori e godermi questa stagione. Siamo sempre stati avversari ma ho sempre avuto molto rispetto per Corrado e  Luca Canneori e il loro team. Condividiamo la stessa passione e sono persone genuine e sono felice che finalmente abbiamo trovato un modo di correre insieme grazie anche agli sforzi dei nostri comuni amici, Gabriele Marotta (pilota di vetture turismo) e Carmelo Scoglio (ingegnere di pista di CAAL Racing),” ha detto Morbidelli. “La EuroNASCAR ha un grande appeal per il pubblico ed esalta il lato umano sia per i piloti che per i fan, che possono vivere gli eventi stando molto vicino ai protagonisti e godersi un’esperienza unica. Questo è qualcosa che spesso manca nel nostro sport ed è bellissimo poterlo ritrovare.”

Il 52enne pesarese ha già preso parte a un primo test a febbraio e il Team Manager di CAAL Racing, Luca Canneori, è fiducioso di poter dare a Morbidelli la miglior auto possibile.

“E’ fantastico poter dare il benvenuto a Gianni in CAAL Racing. E’ decisamente un onore poter lavorare con un pilota dalla carriera così lunga, prestigiosa e continuativa, ma è anche una responsabilità per noi, che faremo del nostro meglio per metterlo in condizione di ottenere i migliori risultati. E’ una sfida che siamo felici di accettare,” ha dichiarato Canneori. “Siamo sicuri del nostro lavoro e il primo shakedown è già stato positivo. Contiamo su un altro paio di giornate di test e sulla sessione pre-stagionale di Valencia per essere pronti fin dall’inizio.”

Morbidelli non si pone obiettivi specifici per la sua prima stagione in NASCAR, concentrandosi soprattutto sul godersi la competizione e accelerare il processo di apprendimento inevitabile quando si debutta in un nuovo campionato.

“Ci vuole sempre del tempo per adattarsi a una nuova vettura e a un nuovo campionato e bisogna sempre adottare un approccio cauto e rispettoso. Non mi pongo mai obiettivi particolari perché non posso vedere il futuro. L’obiettivo principale è divertirsi e lavorare in modo positivo con il team. Poi, spesso e volentieri, quando ci si diverte arrivano anche i risultati,” ha detto Morbidelli. “Anche se sono nel motorsport da 40 anni, ci sono molti piloti forti che hanno un sacco di esperienza specifica con queste vetture e spero che con la mia esperienza potrò velocizzare l’apprendimento. Non vedo l’ora di incontrarli in pista, così come non vedo l’ora di correre con i tanti giovani talenti della NASCAR Whelen Euro Series!”

Crediti foto: Francesco Ippolito, giannimorbidelli.com

lunedì 21 novembre 2016

TCR, Macao da dimenticare per Gianni Morbidelli





Un anno bisestile: non c'è altro modo per definire la stagione di Gianni Morbidelli nel campionato internazionale TCR 2016, conclusosi ieri dopo neanche un giro, quando la Honda Civic del team svedese West Coast Racing è andata contro le barriere dopo una toccata ricevuta dal finlandese Anti Buri. Non che i colleghi di Morbidelli abbiano passato molto più tempo in pista: in una domenica rovinata da incidenti e bandiere rosse, in oltre due ore di gare sono stati soltanto quattro i giri percorsi con bandiera verde. Il che non ha impedito di assegnare per la seconda volta consecutiva il titolo piloti al ticinese Stefano Comini, primo nella gara iniziale.
Malgrado non abbia preso punti in Cina, il pesarese ha concluso il campionato sesto: il pilota Honda meglio piazzato, grazie ad una vittoria e cinque arrivi a podio. Se si pensa che anche ieri una Civic ha finito per vincere, stavolta con Tiago Monteiro per l'occasione compagno di squadra di Morbidelli, restano molti rimpianti sulla diversa piega che la stagione avrebbe potuto prendere.

Gianni Morbidelli su Macao

"Oggi posso dire di essere contento solo ed esclusivamente perché è stata messa la parola fine ad una stagione come questa. La conclusione è stata in tono, purtroppo, ed essere stato spinto verso le barriere alla curva dell'Hotel Mandarin ha avuto grosse conseguenze sulla vettura. Che a gara appena iniziata il pilota della SEAT alle mie spalle abbia pensato bene di darmi una botta al paraurti in una curva da 200 all'ora è al di fuori di ogni logica".

GARA UNO  - 5 giri
1.  S. Comini (Volkswagen Golf)
2.  J.-K. Vernay (Volkswagen Golf)
3.  T. MONTEIRO (Honda Civic)
4.  D. Borkovic (SEAT Léon)
5.  P. Oriola (SEAT Léon)
6.  A. Hui (Citroen Elysée)
GARA DUE - 7 giri
1.  T. MONTEIRO (Honda Civic)
2.  J.-K. Vernay (Volkswagen Golf)
3.  P. Oriola (SEAT Léon)
4.  S. Comini (Volkswagen Golf)
5.  D. Borkovic (SEAT Léon)
6.  J. FILES (Honda Civic)

sabato 1 ottobre 2016

TCR - A Sepang il podio conclude la trasferta "dimezzata" di Gianni Morbidelli





Stavolta la TCR Series ha assicurato ai tifosi della Formula 1 in attesa  del Gran Premio di Malesia un buon spettacolo, malgrado qualche inevitabile safety-car. Purtroppo nello spettacolo di Sepang Gianni Morbidelli ha potuto interpretare il suo ruolo sul palcoscenico solo il sabato, concludendo terzo. Mentre nella gara del venerdì non aveva nemmeno potuto prendere il via per l'ennesimo esasperante problema all'idroguida sulla sua Civic. 
Se per la Honda le cose non sono andate così male a Sepang, con due vittorie assolute per Roberto Colciago e Kevin Gleason, Morbidelli invece non ha avuto tregua nemmeno nella gara che lo ha visto tornare a podio. L'idroguida, nonostante i tentativi del team WestCoast Racing di curare questa "piaga", ha ricominciato a dare segni di malfunzionamento ed il pesarese ha lottato con questo avversario "in casa", ancor prima che con la Golf del campione in carica Stefano Comini e poi con la Léon del leader del campionato TCR Series James Nash, alle cui spalle ha tagliato il traguardo.

Il commento di Gianni Morbidelli:

"C'è chi mi ha fatto notare che oggi sul podio ero l'unico pilota che non sorrideva. E' vero, ma purtroppo sono qui a penare con questo problema all'idroguida dall'inizio dell'anno, e devo sottolineare che non è assolutamente una cosa che imputo al team WestCoast Racing. Sono dispiaciutissimo per l'impegno che ci mettono ogni giorno e sono davvero frustrato oltre ogni limite, come loro. L'unica cosa di cui sono felice è che si avvicina la fine della stagione, ad essere sinceri. Se devi pensare continuamente a cosa ti sta per combinare lo sterzo invece che a guidare non è che la tua performance ne guadagni".

GARA UNO - 11 giri
1. R. COLCIAGO (Honda Civic)
2. S. Comini (Volkswagen Golf)
3. J. Nash (SEAT Léon)
4. P. Oriola (SEAT Léon)
5. J.-K. Vernay (Volkswagen Golf)
6. D. Borkovic (SEAT Léon)
7. A. Tassi (SEAT Léon)
8. K. GLEASON (Honda Civic)
GARA DUE - 10 giri
1. K. GLEASON (Honda Civic)
2. J. Nash (SEAT Léon)
3. G. MORBIDELLI (Honda Civic)
4. D. Borkovic (SEAT Léon)
5. J.-K. Vernay (Volkswagen Golf)
6. L. Hezemans (SEAT Léon)
7. M. Homola (SEAT Léon)
8. S. Afanasiev (SEAT Léon)

domenica 18 settembre 2016

TCR International Series - Cambia la pista ma per la Honda di Gianni Morbidelli non cambia il periodo buio




Due gare, che difficilmente avranno entusiasmato i tifosi della Formula 1 presenti in tribuna a Singapore, si sono concluse per Gianni Morbidelli con un decimo ed un settimo posto. Punti che non cambiano la sua sesta posizione in campionato. 
Al termine della qualifica il pesarese era molto contento della macchina ricostruita dal team WestCoast Racing dopo l'incidente in Thailandia: gli aveva consentito di ottenere la prima fila ed era quindi pieno di aspettative. Ma le penalità inflitte ad oltre una dozzina di piloti, tra cui lo stesso ex-ferrarista, per aver utilizzato con troppa disinvoltura lo spazio delle vie di fuga, hanno comportato la partenza in quarta fila in entrambe le gare su una pista dove è difficilissimo sorpassare: infatti in entrambe le corse chi è partito davanti, ovvero la Golf di Jean-Karl Vernay e la Civic di Michael Grachev, ha finito per vincere con relativa tranquillità. Tranquillità che invece partendo in mezzo al mucchio è mancata alla Honda dell'italiano: in gara uno al primo giro è stato mandato in testacoda dalla SEAT di Dusan Borkovic, dovendo quindi accontentarsi di raccogliere l'ultimo punto disponibile. 
In una gara due, disputata con luce naturale al contrario di quella del sabato e spezzettata da due fasi di safety car, Morbidelli era partito bene dietro alla SEAT del leader del campionato James Nash (poi giunto a podio) ma una toccata da parte di Pepe Oriola lo ha fatto intraversare facendogli perdere posizioni preziose. E non è poi certo servito a fargliele recuperare che allo spagnolo della SEAT sia stato comminato un drive through per aver esagerato.


Il commento 

di Gianni Morbidelli:

"Purtroppo da Imola in poi ogni weekend di gara sembra che ad aspettarmi ci sia solo una sequenza di incidenti e di provvedimenti degli steward che mi mettono a terra. Non c'è molto da dire: forse è più importante essere fortunati che bravi. Qui della macchina in qualifica ero molto contento, i ragazzi del team hanno fatto un eccellente lavoro per rimetterla in perfetta efficienza. La penalità che mi ha fatto retrocedere in griglia in quarta fila invece che in prima, su una pista cittadina come questa è stata un colpo. Già quello, più i due episodi nelle due gare e capirete che non è facile non sentirsi abbattuti".

lunedì 25 maggio 2015

TCR INTERNATIONAL SERIES: PER GIANNI MORBIDELLI UN FINE SETTIMANA PERFETTO A MONZA


Pole position, due vittorie, primato in classifica di campionato. Per Gianni Morbidelli con la Honda Civic del Team West Coast Racing quello appena concluso all'Autodromo di Monza è stato un fine settimana perfetto. 

In Gara 1 Morbidelli è lento al semaforo verde e al comando passa Pepe Oriola (Seat Leon del Team Craft-Bamboo Lukoil) seguito da Andrea Belicchi (Seat Leon del Team Target Competition). In evidenza Stefano Comini (Team Target Competition) che sala in seconda posizione. lo svizzero leader della classifica, che raggiunge con la sua Seat Leon, giro dopo giro, la seconda posizione. Al settimo giro la svolta con Gianni Morbidelli che conquista il primo posto e lo mantiene fino al traguardo. Vittoria alla media di 169,687 Km/h davanti a Oriola e Jordi Gené (Seat Leon del Team Craft-Bamboo Lukoil).

In Gara 2 ai protagonisti Morbidelli, Comini, Gené, Belicchi si unisce un altro spagnolo, Fernando Monje con la Opel Astra OPC del Team Campos Racing. E’ un susseguirsi di cambi di posizione e di colpi di scena dal primo all’ultimo giro, e proprio nel giro finale Morbidelli supera Comini alla fine del rettilineo e prende il comando. Lo svizzero vuole replicare ma, a causa di un contatto, si gira alla prima variante rischiando di toccare Gené. Morbidelli così chiude primo alla media di 168.946 Km/h, precedendo Gené, Monje e Comini.

Molto soddisfatto Morbidelli: “E’ bello vincere a Monza, in casa, è bello soprattutto vincere due gare così combattute dimostrando una grande dose di tenacia e di volontà. Ho lottato sino allafine, sono stato supportato da una squadra che veramente mi dà grandi soddisfazioni: tutti ragazzi con cui sono in piena sintonia e che lavorano, come me, con grande passione”.