lunedì 24 settembre 2018

AutoCorse / Silvio Bossi in pista a Monza nella Caterham 420R Cup


- di Luciano Passoni

Un campionato unico, divertente e appassionante, basato su una vettura che fonde il perfetto compromesso tra potenza e prestazioni; quasi 200 CV del motore Ford Duratec 2.0 L, cambio sequenziale 6 marce e ponte autobloccante sul telaio S3 di circa 500 kg. Nasce così la Caterham 420R CUP,organizzata da Caterham Compètition France del patron M. Christian Bonnal, che mette in calendario il prestigio di Monza quale unica tappa italiana. 
Non poteva esserci occasione migliore per Silvio Bossi, unico concorrente italiano che partecipa, sia pure saltuariamente. Silvio sceglie accuratamente gli appuntamenti di gara, un gentleman-driver deve dare spesso priorità alla professione, questo gli ha permesso comunque, nel corso di questi anni, di aggiungere al suo palmares di esperienze circuiti quali Paul Ricard, Le Mans e Spa in Belgio. In particolare, oltre che per l’assoluto, gareggia nella categoria over 60 con piloti che, a dispetto, o per merito, delle primavere sui documenti, evidenziano coraggio e competenza. Capacità che Silvio cerca di assorbire e che piano piano gli consentono di raggiungere qualche podio di categoria. 


Come campionato monomarca le vetture sono identiche e lo spettacolo in pista non manca, a Monza, le prime 5 sono classificate nell’arco di 0,9 secondi; epiche battaglie, duelli e gioco di scia, caratteristica che rende Monza unica. La classifica assoluta, con 39 vetture al via, lo vede 20esimo in gara 1, posizione da cui era schierato, e 15esimo in gara 2 dopo essere partito 22esimo. Nella Over 60, la “grandeur” francese si inchina però al tricolore italiano ed il gradino più alto del podio brianzolo, “navicella” sospesa tra pista e cielo, lo vede al posto più ambito. E’ poi il racconto a fine gara, più dell’uomo che del pilota, che ci riporta al cuore del fanciullino della poetica pascoliana, a trasmettere l’entusiasmo che si esprime attraverso la purezza della sua passione e delle sue emozioni. 

- foto di Umberto Cantù