sabato 16 giugno 2018

Formula Junior, ancora in pista per passione. Andrea Tosetti racconta il rilancio


La Formula Junior è tornata. Domenica scorsa al Cremona Circuit è arrivata la conferma. Il sogno di pochi appassionati si sta realizzando. 

"Tutto nasce in una giornata caldissima al circuito di Cervesina. Forse per un colpo di sole o per passione, ma quel giorno del 2016 seduto nell'abitacolo della mia Junior ho deciso che una vettura tanto divertente, tanto sincera e dai costi contenuti non poteva finire chiusa in garage o relegata a fare da comparsa in sporadiche manifestazioni commemorative in pista. Una storia nata negli anni 60, una grande passione che portava a sfidarsi in pista più piloti e costruttori di qualsiasi altra categoria del motorsport non poteva essere abbandonata".

Parole di Andrea Tosetti, artefice del rilancio della storica Formula nata a Monza a metà degli anni Sessanta da un'idea di Luigi Bertett, presidente dell'Automobile Club Milano, che ne affidò la realizzazione a Romolo Tavoni, grande protagonista del motorsport nazionale e internazionale prima alla Scuderia Ferrari, poi all'Autodromo Nazionale di Monza. Fu un successo clamoroso prima del declino e di poco convinti tentativi di rilancio. Fino alla svolta del Tazio Nuvolari di Cervesina, provincia di Pavia, sessanta chilometri in linea d'aria dall'Autodromo Nazionale.

"Dovevo scegliere se correre con le sport prototipo per l'azienda per cui lavoravo e lavoro o con una Formula Junior.  - prosegue Andrea Tosetti - Non sono un pilota, volevo solo divertirmi e scelsi la monoposto. Feci una scommessa contro i pronostici di tutti quelli che prevedevano scarsa fortuna per una categoria ormai morta. Non conoscevo le Junior, ma se resistono nel ricordo degli appassionati, mi dicevo, nulla è morto e nel 2016 con l'aiuto di Alberto Baglioni, conosciuto proprio in pista a Cervesina sulla sua ABR, abbiamo coinvolto i Fratelli Riponi e Max Galli, i primi e i soli a crederci".

Ma con sei monoposto non è facile organizzare gare e far partire un campionato. Per Tosetti & C questo non vale. Contattano Luca Panizzi, organizzatore delle gare Predator's, che sulla fiducia mette a disposizione posti in griglia e una classifica dedicata. Nel 2016 furono “solo” 4 appuntamenti. 

"Ci divertimmo tutti come bambini. - dice Andrea Tosetti -  Riuscii a contenere i costi di iscrizione al minimo, avevamo anche un po di visibilità sui loro social e tentammo di coinvolgere altre Formula Junior ma rimasero alla finestra. Altri iniziarono invece a chiedere, insomma, qualche cosa si muoveva . Si può fare, pensai, basta impostare tutto in un altro modo, cambiare le aspettative, ribaltare le cose, deve costare poco, regole facili, tutte le auto devono poter correre ma soprattutto bisogna creare un gruppo di amici. Feci regole e ingaggi, diciamo che creai il campionato su misura per me che avevo pochi soldi, tanta voglia di correre e di conoscere nuovi amici con cui passare due giorni di gara come se fossero due giorni di vacanza al parco divertimenti".

Nacque Formula Class Junior Italia. Anche il nome si deve a Tosetti che nella stagione 2017 riuscì a riportare in pista un discreto numero di Junior. L'idea funzionava: le Junior sono di nuovo in pista, tutto continua. 

"Alla fine dell'anno scorso ho deciso di puntare i soldi che non avevo sulla stagione 2018 con più gare, più spazio, più media, con la speranza di un aumento dell'interesse. La disponibilità di tutti, la passione, la gentilezza e l'aggregazione che si era creata hanno fatto il resto. Per contenere i costi generali ho dovuto fare i corsi e gli esami per diventare verificatore e direttore di gara, ora ho più libertà organizzativa ma anche più responsabilità. E sempre tanta passione".

Andrea Tosetti sorride: "I risultati stanno arrivando. La stagione 2018 è partita nel migliore dei modi, già tante vetture in pista dal primo appuntamento di Varano; il divertimento cresce e aumenta l'interesse. I piloti che già corrono fanno loro stessi da PR, come non si vede spesso nelle altre categorie. In pratica si è innescato il passa parola che commercialmente è come avere un fido bancario consistente a interessi zero".

La scommessa è quasi vinta: "I numeri veri non stanno ancora in pista, i numeri veri stanno dietro le quinte, io so quante Junior abbiamo fatto ripristinare, so quanti piloti stanno cercando una Junior, so quante persone hanno modificato il loro pensiero da: 'non correrò più a adesso ci siamo, posso scendere in pista'. Quest'anno non posso correre, manco io in griglia ma ho fatto una scommessa a inizio stagione: riempire 10 file nello schieramento e sono certo che nelle prossime gare festeggerò questo grande successo con tutti i Piloti di Class, ora anche amici. Il merito è più loro di aver creduto in me bipede che mio di aver scommesso su un cavallo dato per morto".

Manca poco. Tra un mese a Cervesina, dove è partita la sfida, l'occasione per festeggiare. Ricordando anche Alberto Baglioni che se n'è andato a ottobre 2016 nella sua ABR, su quella pista lì, quando il sogno stava iniziando a prendere corpo.