venerdì 22 dicembre 2017

"Con la Maserati nel cuore", sessant'anni di storia del Tridente


Disponibile in libreria “Con la Maserati nel cuore” scritto da Ermanno Cozza ed edito da Giorgio Nada Editore. Il libro in 500 pagine, corredato da foto a colori e in bianco e nero, è la biografia di un uomo entrato nel 1951 alle Officine Alfieri Maserati, componente del reparto corse Maserati F1 e considerato la memoria storica della Casa automobilistica modenese. Attraverso una narrazione appassionante e ricca di “dietro le quinte” finora inediti, Ermanno Cozza ripercorre oltre 60 anni di vita aziendale vissuta a stretto contatto di grandi campioni, in primis l’argentino Juan Manuel Fangio che nel 1957 conquistò il titolo mondiale F1 con la Maserati 250F. 

La presentazione, presso lo show room Maserati a Modena, è stata introdotta dal Direttore Stampa e Pubbliche Relazioni di Maserati Davide Kluzer e moderata dal giornalista Claudio Ivaldi. Protagonisti insieme all’autore anche Fabio Collina Responsabile Maserati Classiche, l’editore Giorgio Nada e Leonardo Acerbi, responsabile editoriale della Casa editrice. Al tavolo dei relatori Adolfo Orsi e Matteo Panini, noti collezionisti e tra i più autorevoli esperti a livello mondiale di auto d’epoca. Adolfo Orsi, che ha firmato la prefazione del volume, è il nipote dell’omonimo proprietario della Casa del Tridente dal 1937 al 1968. Matteo Panini insieme alla famiglia custodisce, in un museo unico al mondo intitolato a Umberto Panini, la più completa collezione di Maserati d’epoca.

Nel corso della serata Ermanno Cozza ha raccontato alcuni episodi salienti della sua lunga storia in Maserati e gli è stato consegnato un ricordo speciale da Roberto Mossino, After Sales Maserati.

Giorgio Nada con Ermanno Cozza
Spronato dalle domande dei partecipanti, Ermanno Cozza ha spiegato che: «Questo libro nasce da una promessa fatta ad un collezionista italo americano che aveva chiesto via fax al reparto Maserati Classiche una consulenza per restaurare una sua vettura. Qualche anno fa lo incontrai al raduno di Sankt Moritz e nel corso di un pranzo, affascinato dai miei racconti, mi diede l’idea e mi chiese di scrivere il libro. Più che la mia biografia è il racconto di una epopea industriale, di una azienda che da artiginale quale era, seppe dominare il mondo e vincere il titolo di F1 con mezzi enormemente inferiori rispetto alla concorrenza tedesca. Pensate che al reparto ricerca sviluppo noi eravamo 5, mentre i nostri avversari di allora potevano contare su 50 ingegneri. Per darvi l’idea della volontà e dell’ardimento che ci animava, il 25 dicembre 1953 passai la giornata di Natale in fabbrica per deliberare un motore che doveva partire per le corse. A essere sinceri non fu un grande sacrificio, era troppa la passione per questo lavoro. Da tanti maestri del Tridente che ho incontrato qui in fabbrica ho imparato la serietà sul lavoro, la capacità di apprendere, il modo di ascoltare ed aiutare il prossimo. Qualcuno la ha definita quasi come una malattia. Si chiama tridentite».

< Credits: Studio Bergonzini Comunicazione