domenica 23 aprile 2017

Blancpain GT Series Endurance Cup: Lamborghini davanti a Ferrari e Mercedes nella 3 Ore di Monza



Affermazione della Casa di Sant’Agata Bolognese nella prima gara endurance del campionato Blancpain GT 2017 che si è svolta all’Autodromo Nazionale Monza, concludendo un fine settimana che ha richiamato un folto numero di appassionati (in totale oltre 20mila presenze). Partenza (in pole la Ferrari 488 GT3 numero 50 dell’AF Corse) caratterizzata da vari contatti che innescano una gigantesca carambola che coinvolge numerose vetture di cui una decina escono di pista con danni che impediscono la loro ripartenza. 
Inevitabile bandiera rossa e alla ripartenza, dopo circa un quarto d’ora, in testa è la Ferrari 488 GT3 numero 72 (SMP Racing) guidata dallo spagnolo Miguel Molina, seguita dalla Bentley Continental numero 7 (M-Sport) con il britannico Guy Smith e dalla Lamborghini Huracan numero 63 (GRT Grasser Racing Team) con Mirko Bortolotti. Bortolotti attacca, alla ricerca del secondo posto, ma poi desiste all’annuncio della penalizzazione comminata alla Bentley, ritenuta responsabile dell’incidente iniziale: uno stop and go che Smith non rispetta e che gli vale la bandiera nera. 
Tre italiane al comando, Ferrari e due Lamborghini (terzo Fabrizio Crestani dell’Orange 1 Team Lazarus). Quarta la Nissan Nismo (Motul Team) con il britannico Struan Moore, mentre prodigiosa è la cavalcata della Porsche 911 con il tedesco Alfred Renauer (Herberth Motorsport): partito dalla dodicesima fila risale fino alla quinta posizione. 
Dopo un’ora, cambio e rifornimento ai box. Trascorre un’altra mezz’ora e ai 150 minuti questa è la situazione: in testa la Lamborghini Huracan numero 63 ora guidata da Andrea Caldarelli, che si avvantaggia di una ventina di secondi, seguita dalla Ferrari 72 con il russo Victor Shaytar, dalla Audi R8 LMS numero 75 (ISR) con il ceco Filip Salaquarda e dalla Ferrari 488 GT3 numero 50 con Michele Rugolo. Bel duello fra Salaquarda e Rugolo per la terza posizione e poi fra i due e Shaytar per la seconda. Alla fine dei cambi, conclusi appena oltre la seconda ora, si arriva con in testa la Ferrari 488 numero 55 della Kaspersky Motorsport guidata dal britannico James Calado che cede la guida a Giancarlo Fisichella, che riparte in sesta posizione.

L’ultima frazione di gara, dopo la girandola dei cambi, vede saldamente al comando la Lamborghini numero 63 con il tedesco Christian Engelhart. Grande battaglia sul filo di pochi decimi, alle sue spalle, fra la Ferrari numero 72 con Davide Rigon, l’Audi numero 75 con l’austriaco Clemens Schmid e la Ferrari 50 con Alessandro Pier Guidi. Rigon perde la seconda posizione a causa di una penalizzazione: dopo il drive through, ricevuto per aver compiuto un sorpasso con bandiere gialle, rientra sesto dietro Fisichella. Si scatena, curva dopo curva, la lotta fra Schmid e Pier Guidi. Quarta è la Mercedes AMG numero 84 del team HTP Motorsport con il francese Franck Perera. A sei minuti dalla conclusione l’Audi di Schmid è costretta al ritiro. La Lamborghini Huracan con Engelhart vola indisturbata, forte di un vantaggio di circa 30 secondi, al traguardo e vince, dopo 92 giri, alla media di 158.2 Km/h. Seconda la Ferrari di Pier Guidi e terza la Mercedes di Perera. Al quarto posto giunge Fisichella. Giro più veloce per l’Aston Martin numero 97 con il britannico Jonny Adam alla media di 190.6 Km/h.

- foto Giorgio Aroldi