martedì 15 novembre 2016

Cinemobile, il camion per il cinema all'aperto


Cinemobile, il camion Fiat 618 del 1936 attrezzato per la proiezione all’aperto di pellicole cinematografiche, è stato consegnato da Regione Lombardia al C.M.A.E. e alla Fondazione Cineteca italiana di Milano, che lo hanno fatto "debuttare" al M.I.C., il Museo Interattivo del Cinema di viale Fulvio Testi 121 a Milano, dove è stato proiettato il film Fast and Furios - Il centauro alato del 1927 di Melville W. Brown.

Il C.M.A.E., che lo avrà in custodia per cinque anni assieme alla Cineteca Italiana, lo valorizzerà mostrandolo al pubblico in occasione di eventi e di fiere di importanza internazionale, come Auto Moto d’Epoca di Padova (nella foto) e Autoclassica di Milano.



Il Cinemobile nasce nel 1936 su telaio e meccanica del camion Fiat 618 con motore a benzina di due litri di cilindrata e viene costruito dalla Carrozzeria Viberti su disegno di Revelli di Beaumont. Al suo interno ci sono un proiettore per pellicole da 35 mm e degli altoparlanti per poter portare il cinema nelle piazze italiane. Davanti al paraurti anteriore viene montato lo schermo, fissato ai parafanghi. Immatricolato il 25 maggio del 1936 con targa Roma 50679, il Cinemobile è successivamente utilizzato dalla Repubblica di Salò per poi continuare le proiezioni fino a tutti gli anni Cinquanta. Nel 1964 il mezzo viene abbandonato in un cimitero di auto alla periferia di Roma dove sarà recuperato soltanto diversi anni dopo da un collezionista di veicoli d’epoca.



Nel 1996 viene acquistato dalla Regione Lombardia che, nel 2000, ne inizia il restauro completo nel pieno rispetto delle caratteristiche d’origine. Tornato al suo originale splendore nel 2002, il Cinemobile, per ovvie ragioni pratiche, è ora dotato di moderne apparecchiature di proiezione digitale e di adeguato impianto sonoro amplificato, ma al suo interno esiste ancora l’arredamento originale con tanto di proiettore della Cinemeccanica. Sulle fiancate, un tempo, il Cinemobile portava lo stemma sabaudo e i fasci littori, poi, dopo la guerra, le scritte sono cambiate in “Presidenza del Consiglio dei ministri – Servizio informazioni – Istituto Nazionale Luce”, scritte che sono state riprese durante il ripristino del mezzo e che sono presenti tuttora.